Infrastrutture digitali: il motore di una Svizzera moderna

Berna, 06.11.2015 - Prosperità, buone condizioni sociali ed elevata qualità di vita in un contesto di sicurezza: ecco gli obiettivi da perseguire nel cammino verso una società digitale. In occasione della quarta Giornata delle infrastrutture del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), la Consigliera federale Doris Leuthard si è impegnata a favore del potenziamento della digitalizzazione e dell'interconnessione digitale di infrastrutture, economia e società. A suo avviso, lo sviluppo di una politica dei dati svizzera, attuabile anche sul piano internazionale, è una grande sfida per lavoro, formazione, ricerca e vita «intelligenti». Il Commissario europeo Günther H. Oettinger ha sottolineato l'importanza della connessione internazionale, promuovendo la strategia dell'Unione europea per un mercato interno digitale.

In collaborazione con il Chair Management of Network Industries MIR del PF di Losanna, il DATEC ha dedicato la Giornata delle infrastrutture del 2015 alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) che costituiscono un'infrastruttura fondamentale del ventunesimo secolo. Come ha spiegato la Consigliera federale Leuthard, le TIC devono essere potenziate e applicate in modo intersettoriale e interconnesso. Oltre alla promozione delle infrastrutture TIC, un ruolo centrale per il mercato occupazionale svizzero è svolto anche dall'interconnessione digitale di politica, economia e società, nonché dall'aumento del valore e dell'efficienza. La Strategia del Consiglio federale per una società dell'informazione in Svizzera dovrà essere sviluppata ulteriormente fino a diventare una vera e propria strategia per la digitalizzazione. Solo convertendosi in un'economia e in una società digitale, la Svizzera rimarrà competitiva. In vari settori, come in quelli della sanità o della mobilità, ci sono ancora molti ritardi da colmare. Per quanto ben dotato sul piano delle infrastrutture, il nostro Paese deve agire più rapidamente. «Dobbiamo essere tra i migliori».

Il Commissario europeo Günther H. Oettinger ha sottolineato che sia l'Unione europea che il resto del mondo stanno vivendo una rivoluzione digitale caratterizzata, tra l'altro, dalla crescita esponenziale del volume dei dati. Urgono pertanto progressi e investimenti nell'ambito di queste tecnologie e occorrono condizioni quadro che favoriscano gli investimenti, anche in materia di sicurezza dei dati. Quest'ultima deve diventare il marchio di fabbrica dell'Europa. L'UE deve definire le norme e gli standard e gestire i processi, ma solo in ambito europeo. La frammentazione in 28 sistemi nazionali di stoccaggio deve essere superata da un approccio europeo uniforme. Un mercato interno europeo è dunque indispensabile per evitare che l'Europa si ritrovi schiacciata tra gli Stati Uniti e la Cina. Un'infrastruttura uniforme per tutto il continente europeo rientra anche tra gli interessi della Svizzera. Prendendo come esempio un viaggio tra Stoccarda e la Lombardia, il Commissario europeo Oettinger ha dimostrato che in Europa si è ancora lontani dal disporre di un'unica rete interconnessa: certo, l'euro si utilizza ovunque e non ci sono più controlli alle frontiere, ma ogni qualvolta si passa da uno Stato a un altro la trasmissione dei dati si interrompe brevemente per il passaggio da un operatore di rete nazionale a un altro.

Il professor Jürg Leuthold (Dipartimento di tecnologia dell'informazione e di elettrotecnica del PF di Zurigo) si è chiesto quando la tecnica e la fisica porranno chiari limiti alla continua crescita della comunicazione e quali soluzioni dovranno essere adottate per farvi fronte. Il dottor Samuel Rutz, quadro di Avenir Suisse, ha illustrato le sfide che la digitalizzazione comporterà per l'economia e per la società, specificando chi ci guadagnerà e chi ci perderà.

Philipp Metzger, Direttore dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), ha richiamato l'attenzione sul contesto sempre più complesso che richiede nuove forme di collaborazione tra lo Stato e gli stakeholder. Ha inoltre sottolineato che è giunto il momento di aggiornare la legge sulle telecomunicazioni e di creare nuove condizioni quadro per la comunicazione mobile.

Alla tavola rotonda hanno partecipato il dott. Dieter Bambauer, membro di Direzione della Posta Svizzera, Yves Zumwald, CEO di Swissgrid ad interim, Ruedi Noser, Consigliere nazionale PLR/ZH e il dott. Ivo Furrer, CEO di SwissLife Svizzera. Al termine del dibattito, si è giunti alla conclusione che la digitalizzazione deve essere sfruttata a favore della piazza economica svizzera e della popolazione del nostro Paese, creando una struttura di rete accessibile a tutti, sicura e competitiva a livello internazionale e istituendo nuove cooperazioni interdisciplinari.


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