Coronavirus: l'esercito garantisce l'impiego sussidiario per un periodo prolungato

Berna, 26.03.2020 - Per garantire la prontezza all'impiego e la capacità di resistenza dell'esercito nell'appoggio a favore delle autorità civili, si impongono misure organizzative. Le scuole reclute per militari in ferma continuata vengono prolungate almeno fino a fine maggio. Vengono invece in gran parte annullati i corsi di ripetizione non previsti per il servizio d'appoggio.

Sin dalla decisione del 16 marzo del Consiglio federale, l'esercito ha chiamato in servizio d'appoggio mediante mobilitazione circa 3000 militari per sgravare la sanità pubblica civile. Quattro giorni dopo l'allarme, i militari erano in impiego equipaggiati e istruiti, e da allora appoggiano le autorità civili in tutta la Svizzera.

Una conclusione della diffusione del coronavirus non è prevedibile, per cui le autorità civili potrebbero dover fare affidamento per un periodo prolungato sull'aiuto dell'esercito e della protezione civile. Per garantire la prontezza all'impiego e la capacità di resistenza delle truppe, l'esercito ha adottato diverse misure che hanno conseguenze sui militari.

Altre chiamate in servizio

Quali mezzi di primo intervento sono già impiegate le scuole reclute per militari in ferma continuata e i quadri di professione. Determinate formazioni di milizia in prontezza elevata sono mobilitate e anch'esse in impiego. Poiché la durata delle prestazioni a favore delle autorità civili nell'ambito del servizio d'appoggio supererà probabilmente la durata consueta di un corso di ripetizione di tre settimane, tali servizi saranno prolungati.

Saranno inoltre chiamate in servizio ulteriori formazioni. Poiché per il servizio d'appoggio occorrono forze supplementari, l'esercito chiamerà in servizio le formazioni necessarie fondandosi sulla decisione del 16 marzo 2020 del Consiglio federale.

Prolungamento di singole scuole reclute per militari in ferma continuata

I militari in ferma continuata prestano il loro servizio in un unico periodo della durata di un anno. In tal modo dispongono di grande esperienza e di un elevato livello d'istruzione. Perciò sono pronti all'impiego per numerosi compiti. Le scuole per militari in ferma continuata in corso si concluderebbero il 10 aprile 2020. Visti i nuovi compiti a favore delle autorità civili, i relativi servizi saranno tuttavia prolungati come segue.

Tutti i militari in ferma continuata della fanteria, della polizia militare e della logistica continueranno a prestare servizio presumibilmente fino al 29 maggio 2020. Il servizio dei militari in ferma continuata della scuola sanitaria viene prolungato fino al 30 giugno 2020. Le indicazioni dettagliate sono disponibili sul sito www.esercito.ch/corona.

Annullati i CR senza compiti specifici all'impiego

Vengono annullati i corsi di ripetizione previsti nel primo semestre dell'anno di formazioni che non sono necessarie per sgravare le autorità civili o per garantire le prestazioni dell'esercito. In tal modo, da un lato viene sgravato il sistema logistico fortemente sollecitato e, dall'altro, si evita di provocare spostamenti non necessari di persone.

I corsi di ripetizione annullati dall'esercito non determinano alcun versamento della tassa d'esenzione dall'obbligo militare. Il servizio verrà prestato negli anni successivi come previsto e nelle date ordinarie.

Garantire l'istruzione e la prontezza all'impiego anche per gli anni successivi

La legge militare prevede che spetta al Consiglio federale definire quanti giorni di servizio prestati dalla truppa devono essere computati sull'obbligo di prestare servizio d'istruzione. Dato che l'impiego potrà estendersi su un periodo prolungato, il Consiglio federale ha deciso che solo una parte verrà computata sull'obbligo di prestare servizio d'istruzione. Concretamente verranno computati solo i giorni di servizio che i militari avrebbero comunque dovuto prestare quest'anno, per esempio nell'ambito di un corso di ripetizione ordinario.

Se venissero computati tutti i giorni di servizio, i militari concluderebbero rapidamente il loro obbligo di prestare servizio militare senza continuare la loro istruzione nei sei corsi di ripetizione usuali e quindi senza mantenere la loro prontezza all'impiego. Ne conseguirebbe che per svariati anni l'esercito non disporrebbe più di un numero sufficiente di unità sanitarie pronte all'impiego e istruite.


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Daniel Reist
Portavoce dell'esercito
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