Coronavirus: la Svizzera concorda con Germania, Austria e Francia l’apertura dei confini

Berna, 13.05.2020 - Se l’andamento epidemiologico lo permette, le frontiere con Germania, Austria e Francia saranno riaperte completamente il 15 giugno 2020. Questo è quanto la consigliera federale Keller-Sutter ha concordato con i ministri dell’interno dei tre Paesi confinanti. Durante la seduta del 13 maggio 2020 ne ha informato il Consiglio federale.

Il 29 aprile il Consiglio federale aveva deciso di attenuare progressivamente le restrizioni d’entrata dovute al coronavirus in parallelo alla ripresa graduale dell’economia. I primi allentamenti sono entrati in vigore l’11 maggio 2020. Per un ulteriore passo in tale direzione, la consigliera federale Keller-Sutter ha avuto negli ultimi giorni diversi colloqui con il ministro dell’interno tedesco Horst Seehofer, il ministro dell’interno francese Christophe Castaner e il ministro dell’interno austriaco Karl Nehammer. Come la Svizzera, tutti e tre questi Paesi si trovano attualmente in una fase di transizione e la loro situazione epidemiologica è simile a quella del nostro Paese.

Colloqui con i Paesi limitrofi

Nel quadro di colloqui bilaterali i ministri hanno concordato di riaprire completamente i confini il più rapidamente possibile e di ripristinare la libera circolazione delle persone. Situazione epidemiologica permettendo, ciò avverrà il 15 giugno prossimo.

Nel frattempo vanno anche elaborate in tempi rapidi soluzioni specifiche e reciproche per le coppie binazionali non sposate ed eventualmente per altre categorie di persone. Non appena trovate, queste soluzioni verranno comunicate alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM).

Nella seduta del 13 maggio 2020, la consigliera federale Keller-Sutter ha informato il Consiglio federale dell’allentamento delle restrizioni alle frontiere con questi tre Stati. Il Collegio esecutivo discuterà ancora i dettagli nella sua seduta del 27 maggio 2020 insieme agli altri allentamenti delle restrizioni d’entrata e di soggiorno. D’intesa con il DFAE e il DFI, il DFGP ha facoltà di stralciare determinati Stati dall’elenco dei Paesi a rischio. Ovviamente questa ulteriore distensione presuppone che la situazione epidemiologica segua un’evoluzione positiva, il che richiede il sistematico rispetto della distanza e delle regole igieniche.


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