Violenza domestica durante la pandemia di coronavirus: situazione stabile nella maggior parte dei Cantoni

Berna, 04.06.2020 - Nella maggior parte dei Cantoni il numero di casi di violenza domestica segnalati durante la pandemia di coronavirus è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È quanto risulta dall’ultima analisi della situazione della task force contro la violenza domestica. Dalla metà di maggio, tuttavia, alcuni Cantoni registrano un aumento delle richieste di consulenza per violenza domestica. L’informazione della popolazione sulle offerte di aiuto resta una priorità per Confederazione e Cantoni.

Stando alle rilevazioni della polizia, dall'entrata in vigore, a metà marzo, dei provvedimenti contro il coronavirus, in alcune zone il numero delle segnalazioni di violenza domestica è oscillato nel tempo, ma non vi è stato un aumento generale a livello nazionale. Anche la maggior parte dei consultori cantonali non ha registrato alcun aumento delle consulenze per violenza domestica. Dopo i primi allentamenti dell'11 maggio, tuttavia, nei Cantoni di Basilea Città, Basilea Campagna, Argovia e Soletta il numero di consulenze per violenza domestica ha preso a crescere. Un confronto definitivo con le cifre dell'anno scorso sarà però possibile soltanto con la statistica criminale e la statistica degli aiuti alle vittime di reati.

Ampliate le capacità dell'aiuto alle vittime
In previsione di un eventuale aumento della violenza domestica, diversi Cantoni avevano ampliato le capacità dell'aiuto alle vittime e allestito ulteriori alloggi protetti già nelle prime settimane di lockdown. Durante la pandemia, per le vittime di violenza domestica la possibilità di fruire di una consulenza o trovare rifugio in un alloggio protetto era garantita in ogni momento. Nelle ultime settimane, il tasso di occupazione di alcune case di accoglienza per donne è aumentato. In caso di necessità, donne e bambini bisognosi di assistenza e protezione possono essere collocati in altri alloggi protetti.

Iniziativa d'affissioni in 13 lingue
Per informare le vittime di violenza sulle offerte di aiuto disponibili, negli ultimi mesi Confederazione e Cantoni hanno adottato diversi provvedimenti. Tra questi, l'iniziativa di affissioni della task force, cui hanno aderito oltre 20 organizzazioni. Il manifesto è disponibile in 13 lingue e incoraggia le vittime di violenza domestica a chiedere aiuto - o ai consultori cantonali o, in caso di grave minaccia, alla polizia.

Campagna sui social media
È attualmente in corso una campagna della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali CDOS che rende attenti all'offerta di Aiuto alle vittime di reati in Svizzera. La campagna è specificamente destinata anche a giovani vittime di violenza domestica. Per rispondere all'aumento della domanda durante la pandemia di coronavirus, la Confederazione ha accordato maggiori aiuti finanziari al telefono amico 143, al servizio di consulenza per bambini e giovani «Consulenza + aiuto 147» di Pro Juventute e al servizio di consulenza telefonica di Pro Mente Sana.

All'inizio della pandemia, le esperte e gli esperti temevano che le restrizioni alla libertà di movimento potessero acuire il problema della violenza domestica. Per essere preparati all'eventualità, Confederazione e Cantoni hanno istituito la task force contro la violenza domestica, che ha monitorato la situazione durante la situazione straordinaria. Il monitoraggio è stato svolto tramite i consultori cantonali e la polizia. La lotta alla violenza domestica resta comunque una priorità di Confederazione e Cantoni. La task force mantiene la sua funzione di interfaccia tra le autorità anche durante la terza fase di allentamento.

La task force è composta da rappresentanti dei competenti uffici federali (Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo UFU, Ufficio federale di giustizia UFG e Ufficio federale delle assicurazioni sociali UFAS) e delle competenti conferenze intercantonali (Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali CDOS, Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia CDDGP e Conferenza svizzera contro la violenza domestica CSVD).


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