Iniziativa biodiversità: il Consiglio federale vuole elaborare un controprogetto indiretto

Berna, 04.12.2020 - Nella sua seduta del 4 dicembre 2020, il Consiglio federale si è occupato dell’iniziativa popolare «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)». Come i promotori dell’iniziativa, anche il Consiglio federale vuole proteggere maggiormente la diversità biologica. Tuttavia, è dell’avviso che l’iniziativa si spinga troppo oltre. Ha pertanto deciso di contrapporvi un controprogetto indiretto. In questo modo, il Consiglio federale intende garantire che in tutta la Svizzera vengano create aree protette sufficienti per arrestare la perdita di specie animali e vegetali. Nella primavera del 2021 il DATEC presenterà al Consiglio federale una corrispondente modifica della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN).

L’iniziativa popolare «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)» depositata l’8 settembre 2020 dall’associazione promotrice «Sì alla natura, al paesaggio e al patrimonio edilizio» chiede una maggiore protezione della biodiversità e del paesaggio. Con una modifica della Costituzione federale, l’iniziativa intende obbligare la Confederazione e ora anche i Cantoni a proteggere la biodiversità e il paesaggio e a farne un uso parsimonioso. A tal fine, chiede che vengano messi a disposizione più fondi pubblici.

Per la popolazione e per la natura

Una natura diversificata riveste un’importanza fondamentale per la nostra società e la nostra economia. Tuttavia, la biodiversità in Svizzera è in cattivo stato. Quasi la metà dei tipi di ambienti naturali e circa un terzo di tutte le specie vegetali, animali e fungine conosciute sono minacciate. E il calo di biodiversità continua nonostante le misure finora adottate. Per il Consiglio federale è chiaro che la diversità biologica e paesaggistica deve essere tutelata e promossa in modo più incisivo (cfr. anche riquadro). È tuttavia dell’avviso che l’iniziativa si spinga troppo oltre, in quanto limiterebbe in modo eccessivo il margine d’azione dei Cantoni nel settore del paesaggio. La maggiore protezione richiesta dall’iniziativa, in particolare nel caso delle aree protette più piccole, sarebbe troppo restrittiva per l’economia e per altri ambiti politici come la politica energetica.

ll Consiglio federale intende pertanto contrapporre un controprogetto indiretto all’iniziativa. L’obiettivo principale è quello di delimitare il 17 per cento del territorio nazionale come area protetta per la biodiversità. Il Consiglio federale si era già orientato a questo obiettivo nel 2012 nella sua Strategia Biodiversità Svizzera. Attualmente la quota di queste aree protette in Svizzera è pari al 13,4 per cento. Ora il Consiglio federale vuole sancire l’obiettivo nella legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN). Questo obiettivo può essere raggiunto, ad esempio, integrando e ampliando i biotopi regionali e locali, estendendo le riserve forestali – una misura già avviata – o rivitalizzando corpi idrici.

Oltre all’obiettivo di superficie, il controprogetto indiretto contiene i seguenti punti chiave:

  • La protezione delle specie deve essere rafforzata nelle aree urbane e negli agglomerati. Ciò può essere realizzato, ad esempio, attraverso la creazione di zone seminaturali come aree verdi e spazi riservati alle acque, boschi urbani o tetti verdi. In questo modo è possibile utilizzare il potenziale esistente nelle superfici insediative delle città e degli agglomerati urbani a favore della biodiversità.
  • I biotopi d’importanza nazionale esistenti vanno ripristinati. Ciò include, ad esempio, la rivitalizzazione di zone golenali volta a prevenirne l’erosione.
  • Gli habitat della fauna selvatica sono meglio protetti e interconnessi e le riserve di uccelli acquatici e migratori ricevono un sostegno finanziario. Queste misure costituivano gli aspetti indiscussi della legge sulla caccia riveduta, respinta in votazione popolare lo scorso 27 settembre.
  • Nell’ambito della cultura edilizia va sancito per legge che i Cantoni devono tenere conto degli inventari federali nelle loro pianificazioni. Questa disposizione è già prevista a livello di ordinanza. Per la Confederazione e i Cantoni non vengono quindi create ulteriori competenze o obblighi.

Nella sua seduta del 4 dicembre 2020 il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di presentargli, nella primavera del 2021, un progetto di modifica della LPN in questo senso.

Il Consiglio federale si impegna da tempo a favore della biodiversità: nel 2012 ha adottato la Strategia Biodiversità Svizzera con l’obiettivo di preservare la diversità biologica a lungo termine e di rafforzarla di fronte ai cambiamenti climatici. Questa strategia è concretizzata nel piano d’azione Biodiversità Svizzera dal 2017. Ciò dovrebbe consentire alle generazioni future di beneficiare dei servizi che la natura fornisce all’economia e alla società.


Indirizzo cui rivolgere domande

Signor Hans Romang, capo della divisione Biodiversità e paesaggio, Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), tel. +41 58 469 07 60



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