Mobility pricing: il Consiglio federale vuole consentire lo svolgimento di progetti pilota

Berna, 03.02.2021 - Nella seduta del 3 febbraio 2021, il Consiglio federale ha deciso di porre in consultazione una legge volta a legittimare lo svolgimento di progetti pilota relativi al mobility pricing e consentirne il sovvenzionamento. A seconda dell’impostazione progettuale, la responsabilità spetterà a Cantoni e Comuni o a organizzazioni interessate. Diverse regioni hanno già comunicato l’intenzione di aderire all’iniziativa.

Il mobility pricing può contribuire a risolvere i problemi di traffico: è quanto emerso da un’analisi teorica degli effetti basata sui dati del Cantone di Zugo. La base giuridica necessaria per testare lo strumento in condizioni reali è costituita da una nuova legge, elaborata dal Consiglio federale e ora posta in consultazione.

La nuova legge federale, di durata limitata a dieci anni, consentirà a Cantoni e Comuni di sperimentare sistemi di tariffazione innovativi con cui influenzare la domanda di trasporto e il comportamento degli utenti, tanto nel traffico motorizzato privato quanto nel settore dei trasporti pubblici. Si creeranno inoltre le premesse per poter erogare contributi federali ai test, dal momento che i riscontri ottenuti, tra cui per esempio il grado di apprezzamento fra l’utenza, possono essere di interesse nazionale.

Responsabilità di Cantoni, Comuni e organizzazioni

La legge distingue due tipologie di progetti: a pagamento di una tassa e a partecipazione volontaria. I primi sono di pertinenza esecutiva cantonale e comunale; richiedono l’approvazione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) nonché l’autorizzazione del Cantone che ospita il progetto sperimentale. I secondi, invece, possono essere condotti anche da organizzazioni interessate.

Diverse regioni hanno manifestato il loro interesse al riguardo. Il DATEC è attualmente impegnato a mettere a punto e concretizzare le idee pervenute insieme ai Cantoni, città e Comuni aderenti. Alcune di queste ipotesi saranno oggetto di studi di fattibilità, con l’obiettivo di individuare le proposte realizzabili.

Suddetti studi, che dovrebbero essere pronti entro il 2022, sono condotti in parallelo all’iter legislativo, in modo da poter avviare i progetti pilota non appena la nuova legge entrerà in vigore: allo stato attuale, si prevede l’inizio del 2024.

La consultazione si svolgerà dal 4 febbraio al 17 maggio 2021.

Forte interesse per i progetti pilota

A febbraio 2020 la Confederazione aveva contattato Cantoni e città per sondare l’interesse concreto verso lo svolgimento di test, ricevendo idee o ipotesi di progetto. Hanno risposto all’appello i Cantoni Argovia, Basilea Città, Berna, Ginevra, Giura, Turgovia (Frauenfeld), Vallese e Zugo, le città di Berna, Bienne, Delémont e Zurigo. Lo scorso autunno gli enti interessati sono stati invitati a precisare le loro proposte in previsione di un eventuale approfondimento nell’ambito di uno studio di fattibilità.


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