Ucraina: il Consiglio federale adotta il messaggio sul piano di salvataggio per il settore dell'energia elettrica

Berna, 18.05.2022 - Nella sua seduta del 18 maggio 2022 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio concernente una legge federale urgente relativa ad aiuti finanziari concessi a titolo sussidiario per salvare le imprese del settore dell’energia elettrica. Questo piano di salvataggio è uno strumento preventivo che mira a garantire la continuità dell'approvvigionamento elettrico in Svizzera anche nel caso in cui ulteriori forti aumenti dei prezzi nel commercio internazionale di energia elettrica dovessero provocare una reazione a catena nel settore che potrebbe portare a un collasso del sistema. Le aziende elettriche svizzere di rilevanza sistemica devono poter essere in grado di ottenere mutui dalla Confederazione per colmare eventuali carenze di liquidità in caso di sviluppi eccezionali del mercato. Con il suo modo di procedere, il Consiglio federale vuole garantire che il Parlamento sia coinvolto per tempo e che si possa evitare il ricorso al diritto di necessità.

Negli ultimi mesi i mercati energetici europei hanno registrato forti aumenti dei prezzi, che si sono ulteriormente acuiti con la guerra. Sebbene le aziende elettriche svizzere siano solide, nel peggiore dei casi questa situazione potrebbe portare a una reazione a catena incontrollabile che metterebbe a rischio la liquidità di aziende elettriche di rilevanza sistemica e, di conseguenza, anche l'approvvigionamento elettrico svizzero. Il motivo è da ricercare nelle regole del mercato dell'energia elettrica, che impongono il deposito di garanzie per le transazioni di compravendita; con l'aumento dei prezzi dell'elettricità anche l'entità delle garanzie da depositare sta aumentando rapidamente.

Le conseguenze di un blackout prolungato sarebbero devastanti. Con il piano di salvataggio per le imprese di rilevanza sistemica, il Consiglio federale intende evitare questo scenario «worst case». Dai risultati della consultazione emerge che la maggioranza dei partecipanti vede la necessità di intervenire, ma auspica diverse modifiche del progetto di legge. Nel suo messaggio al Parlamento, il Consiglio federale ha tenuto conto di diverse critiche e ha adattato il progetto di legge di conseguenza.

Modalità del piano di salvataggio

- Il sostegno da parte della Confederazione è di natura prettamente sussidiaria: le imprese assoggettate al piano di salvataggio, insieme ai loro finanziatori (banche, obbligazionisti, ecc.) e ai loro proprietari (Cantoni, Comuni, privati), devono adottare con continuità tutti i provvedimenti atti a garantire la propria liquidità.

- Il Consiglio federale è pronto a concedere mutui fino a 10 miliardi di franchi per fornire un sostegno temporaneo in termini di liquidità alle aziende elettriche di rilevanza sistemica, in situazioni di mercato straordinarie. In cambio, le imprese sono soggette a determinati obblighi di informazione, che sono stati attenuati rispetto al progetto messo in consultazione.

- Le imprese assoggettate pagano inoltre un importo forfettario annuale a copertura perlomeno parziale dei costi per la messa a disposizione temporanea della liquidità.

- I mutui fruttano interessi in linea con il mercato. La Confederazione riscuote un supplemento di rischio compreso tra il 4 e il 10 per cento a seconda del rischio. Questo considerevole supplemento ha lo scopo di evitare che si creino disincentivi e di stimolare le aziende a fare tutto il possibile per ottenere finanziamenti dai loro proprietari e dalle banche, in modo da ricorrere a mutui della Confederazione solo in casi di estrema emergenza.

- I Cantoni rimborsano alla Confederazione la metà delle eventuali perdite sui mutui. In cambio, ricevono il 50 per cento delle entrate generate dal supplemento di rischio.

- Il Consiglio federale non può accogliere la richiesta di rendere il piano di salvataggio accessibile a tutte le imprese. In questo modo si creerebbe di fatto un istituto statale di credito agevolato per il settore energetico. La responsabilità del sostegno alle imprese non di rilevanza sistemica continua ad essere dei rispettivi proprietari.

- Il Consiglio federale non ritiene che un assoggettamento puramente volontario delle imprese di rilevanza sistemica sia un'opzione praticabile, perché potrebbero verificarsi situazioni in cui tali imprese non sono più in grado di raccogliere da sole in tempo utile la liquidità necessaria e il loro fallimento potrebbe portare a reazioni a catena e persino a un collasso del sistema che metterebbe in pericolo l'approvvigionamento elettrico in Svizzera. Il Governo propone tuttavia che un'impresa di rilevanza sistemica possa in larga misura essere esclusa dal campo di applicazione della legge se può contare, in termini di liquidità, su un sostegno cantonale equivalente a quello previsto dalla norma federale.

La legge rimarrà in vigore sino alla fine del 2026. In seguito, dovrà essere sostituita da altre regole che includeranno prescrizioni per garantire in ogni momento la continuità di funzioni importanti come la produzione di elettricità (Business Continuity Management), una legge sull'integrità e la trasparenza del commercio all'ingrosso di elettricità e gas, così come eventuali requisiti sulla liquidità e la capitalizzazione.

Per il Consiglio federale è importante che il Parlamento sia coinvolto per tempo. Durante la pandemia di coronavirus, quest'ultimo ha espresso l'auspicio che il Governo eviti il più possibile di ricorrere al diritto di necessità e segua la via legislativa ordinaria. Trasmettendo al Parlamento la legge federale urgente, il Consiglio federale risponde a questa preoccupazione.


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