Allocuzione ufficiale in occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping

Berna, 15.01.2017 - Allocuzione ufficiale della Presidente della Confederazione Doris Leuthard del 15 gennaio 2017

(Fa fede la versione orale)

Signor Presidente della Repubblica popolare cinese

Signora Peng

Signori ministri

Eccellenze

Signore e signori

È un grande onore e una gioia, signor Presidente, averla qui oggi nostro ospite! Con la Sua visita dimostra di apprezzare le relazioni costruttive e pluriennali tra la Svizzera e la Cina. Oggi, in un periodo difficile per la comunità internazionale, attribuiamo particolare importanza ai colloqui condotti con Lei. La Cina si accolla sempre più responsabilità nel mondo: un fatto che accogliamo con favore e di cui siamo grati al Suo Paese.

  • La Svizzera, un’economia aperta, ritiene importante che anche la Cina garantisca una concorrenza leale e un commercio libero, non soltanto a livello bilaterale, ma anche regionale e globale. Proprio in considerazione delle tendenze protezionistiche che si stanno delineando a livello globale, contiamo che la Cina svolga un ruolo di precursore.
  • Le ripercussioni del cambiamento climatico si possono osservare e percepire in tutto il mondo. In Svizzera si sciolgono i ghiacciai, le alluvioni, come in Cina, sono in aumento. Per la conclusione dell’accordo di Parigi sul clima, il ruolo della Cina è stato fondamentale e noi confidiamo che il Suo Paese continui a impegnarsi per la sua attuazione e per ulterioni misure di riduzione delle energie fossili.
  • Apprezziamo inoltre l’impegno della Cina in seno all’ONU, in particolare i contributi alle azioni di mantenimento della pace. La Svizzera è molto attiva sul fronte della pace, della stabilità e dello Stato di diritto e noi incoraggiamo una cooperazione ancora più intensa a livello di politica multilaterale.

Il mondo si trova di fronte a sfide che possiamo affrontare e superare soltanto assieme, cooperando. Le relazioni tra la Svizzera e la Cina sono dinamiche e erano già servite più volte da modello per i contatti tra la Cina e tutta l’Europa.

Dal 1950, anno in cui la Svizzera – fra i primi Paesi occidentali – ha riconosciuto diplomaticamente la Repubblica popolare cinese, abbiamo percorso un lungo tratto di strada assieme, abbiamo imparato a conoscerci e a comprenderci sempre meglio. Oggi le nostre relazioni sono più strette che mai.

Abbiamo condotto oltre 20 colloqui bilaterali nei settori più svariati: dall’economia alle questioni finanziarie, dai diritti umani alla migrazione, dal diritto del lavoro alla proprietà intellettuale. Ma anche la sanità e l’ambiente sono ambiti importanti per la cooperazione. Ricordo pure la nostra collaborazione pluriennale nel settore dell’economia idrica.

In occasione della visita del mio predecessore a Pechino nell’aprile dell’anno scorso abbiamo consolidato l’amicizia che unisce i nostri due Paesi e abbiamo deciso di definire le nostre relazioni un «partenariato strategico innovativo».

Questo significa che la Cina e la Svizzera intendono approfondire ulteriormente la cooperazione. Ne sono espressione concreta le firme previste per domani in ulteriori settori di scambio e i contatti regolari ad alto livello.

Un partenariato presuppone un dialogo rispettoso anche in presenza di divergenze e altre opinioni. Una stretta cooperazione è necessaria e possibile nonostante sistemi e modelli societari diversi: i buoni rapporti esistenti tra la Svizzera e la Cina ne sono la prova.

L’apertura, la libertà di pensiero e lo scambio di idee contribuiscono a fare della Svizzera uno dei Paesi più innovativi del mondo. Risultiamo essere in testa alla lista di molti rating dei Paesi del mondo. Questo è il frutto di un lavoro di lungo respiro e siamo mossi dal costante desiderio di migliorarci e di integrare nel nostro sistema novità come la digitalizzazione dell'economia e della società. È questo il potenziale che possiamo apportare in un partenariato che va ben oltre i reciproci interessi economici.

Durante la mia visita nell’agosto dell’anno scorso abbiamo potuto discutere di cambiamenti climatici, acqua, energia, trasporti ed economia verde. Sono rimasta impressionata dall’impegno profuso dalla Cina per raggiungere una maggiore sostenibilità e una crescita generata dall’innovazione. Sono degni di plauso anche i piani della Cina di introdurre un commercio a livello nazionale dei diritti di emissione di CO2. Si tratterebbe del maggiore mercato al mondo, come accade già nel settore delle energie rinnovabili dove la Cina è leader mondiale. Oltre a tutto questo seguiamo con interesse anche altri sviluppi:

  • siamo lieti di poter discutere del ruolo dei nostri due Paesi nelle questioni globali nell’ambito del dialogo bilaterale strategico appena avviato, e di collaborare più strettamente in importanti organi internazionali;
  • seguiamo con interesse l’iniziativa cinese „One Belt, One Road“; dopo che la Svizzera con la costruzione del tunnel ferroviario più lungo del mondo ha sottolineato l'importanza delle infrastrutture per il commercio e la popolazione in Europa, seguiamo ora con grande interesse i futuri sviluppi in Asia; 
  • l’anno del turismo sottolinea che i contatti interpersonali tra i nostri Paesi diventano sempre più importanti; la Svizzera è un Paese sicuro ed è felice di accogliere numerosi visitatori cinesi. Ne risultano rinforzati anche gli scambi culturali con il vostro Paese, che con la sua storia, lunga e avvincente, è la culla di una delle grandi culture dell'umanità;
  • e inoltre vorrei congratularmi con la Cina che ospiterà i Giochi olimpici invernali nel 2022. È notevole che, per la prima volta, sia la stessa città a organizzare sia i Giochi estivi che quelli invernali. Offriamo volentieri, se richiesta, la nostra esperienza per i Giochi di Pechino.

Ci troviamo nel periodo festivo compreso tra il nostro Capodanno e il Capodanno cinese. Presto, il 28 gennaio per essere precisi, avrà inizio l’anno del Gallo le cui caratteristiche sono l’affidabilità, l’onestà e la comunicazione. La Cina trova nella Svizzera un partner affidabile e onesto che apprezza particolarmente lo scambio: proprio nello spirito delle caratteristiche positive del Gallo.

Le relazioni tra i nostri due Paesi sono eccellenti. Da parte mia mi rallegro di poter riflettere su come possiamo continuare ad approfondirle. In tal senso dò ancora una volta a Lei, signor Presidente, alla Sua consorte e a tutta la delegazione del Suo Paese il mio caloroso benvenuto in Svizzera!


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