Trasferimento del traffico

© HUPAC

La politica dei trasporti svizzera ha come obiettivo il trasferimento del traffico merci pesante transalpino dalla strada alla ferrovia. Tale obiettivo gode di ampio consenso ed è stato confermato a più riprese dall'elettorato svizzero: nel 1992 con l'approvazione della nuova ferrovia transalpina (NFTA), nel 1994 con l'adozione dell'articolo costituzionale per la protezione delle Alpi e nel 1998 con il sì alla tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e al progetto per il finanziamento dei grandi progetti ferroviari.

Traffico merci transalpino

L’articolo sulla protezione delle Alpi prescrive che il traffico merci transalpino da confine a confine si svolga sulla rotaia e che le capacità degli assi stradali di transito nelle regioni alpine non aumentino. Il Parlamento ha concretizzato questi principi nella legge concernente il trasferimento dalla strada alla ferrovia del traffico merci pesante attraverso le Alpi, fissando il numero massimo di autocarri in transito attraverso le Alpi svizzere a 650 000 entro due anni (2018) dall’apertura della galleria di base del San Gottardo. Questo obiettivo non è stato raggiunto.  

Ad oggi i transiti di mezzi pesanti attraverso i valichi alpini svizzeri risultano diminuiti di oltre un terzo rispetto al 2000, anno di riferimento della legge sul trasferimento del traffico merci.
Evoluzione del traffico merci transalpino su strada dal 1981 al 2022
© UFT

Grazie all'introduzione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e all'attuazione di altre misure, negli ultimi anni la ferrovia è riuscita ad aumentare la sua quota di mercato rispetto alla strada, raggiungendo circa il 75 per cento. Dall'introduzione della TTPCP (2001) il numero di transiti di autocarri è diminuito considerevolmente, passando da circa 1,4 milioni a 880 000 (2022).

Strumenti e misure della politica di trasferimento del traffico

La politica svizzera di trasferimento del traffico punta soprattutto sui seguenti strumenti e misure:

  • Nuova ferrovia transalpina (NFTA/Alptransit) e corridoio di quattro metri
  • Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP)
  • Potenziamento delle capacità dei terminali
     

Nuova ferrovia transalpina (NFTA/Alptransit) e corridoio di quattro metri

La NFTA ha consentito di modernizzare l'infrastruttura ferroviaria sull'asse transalpino nord-sud. Gli elementi principali di questo progetto del secolo sono le gallerie di base attraverso il Lötschberg, il San Gottardo e il Monte Ceneri, che hanno permesso di creare maggiori capacità e, grazie alla riduzione di salite e discese, di ridurre i tempi di percorrenza e agevolare il transito dei treni più pesanti. La galleria di base del Lötschberg è stata messa in funzione nel 2007, mentre quella del San Gottardo nel 2016. La nuova ferrovia pianeggiante attraverso le Alpi svizzere è stata completata con la galleria di base del Monte Ceneri, aperta nel 2020.

Oltre alla costruzione della NFTA, la Svizzera ha potenziato il corridoio ferroviario nord-sud attraverso il San Gottardo anche per il trasporto di semirimorchi con altezza agli angoli di quattro metri, un tipo di trasporto sempre più richiesto nel traffico combinato. La Svizzera sostiene inoltre anche gli ampliamenti dei corridoi a quattro metri nell'Italia settentrionale.

Il corridoio da quattro metri | 175 anni della ferrovia in Svizzera

La NFTA è parte integrante del corridoio ferroviario europeo per il trasporto merci tra Rotterdam e Genova (v. sotto). È quindi importante che anche i Paesi confinanti facciano la loro parte, migliorando le tratte di accesso. L'Italia è al passo. La Germania, invece, è in ritardo con l'ampliamento della tratta della valle del Reno, ma si è impegnata ad aumentare le capacità di trasporto merci ferroviario e a realizzare l’ampliamento a quattro binari attraverso l’adozione di ulteriori misure. A tal proposito, nel maggio 2019 la Svizzera e la Germania hanno concluso una dichiarazione ministeriale.

Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP)

Dal 2001 gli autocarri e altri veicoli con un peso totale superiore a 3,5 tonnellate che circolano sulle strade svizzere sono soggetti al pagamento della TTPCP. La tariffa è commisurata al peso, alle emissioni di sostanze inquinanti e ai chilometri percorsi. La TTPCP si basa sul principio di causalità e copre i costi esterni (inquinamento atmosferico, inquinamento fonico, ecc.). La Confederazione impiega la sua quota di introiti della TTPCP perlopiù per finanziare la manutenzione e l'ulteriore potenziamento della ferrovia.

Nel Rapporto sul trasferimento del traffico 2021 il Consiglio federale ha deciso di procedere gradualmente a un ulteriore sviluppo della TTPCP e nel rapporto del 2023 di adeguare la TTPCP al rincaro a partire dal 1.1.2025.

Terminali

Gli impianti di trasbordo (terminali) sono un elemento importante della catena di trasferimento del traffico combinato. Per questo motivo la Confederazione sostiene da tempo la costruzione di terminali, anche all'estero (se utili a promuovere la politica di trasferimento del traffico svizzera).

Al fine di rendere il trasporto ferroviario ancora più attrattivo, il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso ulteriori misure, tra cui i contributi di gestione per il traffico combinato.

Raccordo alla rete dei trasporti europea

Nel quadro del programma Rete transeuropea di trasporto (TEN-T), l'UE ha definito le vie di trasporto strategicamente più importanti. La rete centrale comprende nove corridoi di trasporto per una lunghezza totale di 15 000 chilometri. Due di questi assi centrali attraversano la Svizzera:

  • corridoio Reno - Alpi (Rotterdam - Genova)
  • corridoio Mare del Nord - Mediterraneo (Anversa - Lione/Basilea)

La NFTA, il corridoio di quattro metri e il potenziamento delle capacità dei terminali facilitano il traffico merci europeo transfrontaliero e rafforzano le capacità disponibili.

Traffico merci in termini di superficie

Nel traffico interno e in quello d’importazione e d’esportazione, un quarto di tutte le merci viene trasportato su rotaia. In Svizzera la ferrovia riveste quindi grande importanza per l'approvvigionamento interno e per gli scambi con l'estero.

A differenza del traffico transalpino, per quello interno, d’importazione e d’esportazione, la legge non prevede un esplicito mandato di trasferimento dei trasporti dalla strada alla rotaia. Tuttavia, sarà necessario garantire la sicurezza di approvvigionamento in tutte le regioni della Svizzera. La Confederazione si pone pertanto l’obiettivo di elaborare buone condizioni quadro per il trasporto merci su rotaia.  

10.01.2024

Migliori condizioni quadro per il traffico merci del futuro

Il Consiglio federale intende potenziare il traffico merci ferroviario sull’intero territorio nazionale e il trasporto merci con battelli. Per un periodo transitorio inoltre sosterrà finanziariamente il trasporto in carri completi isolati. L’obiettivo è rendere più efficiente l’intero sistema di trasporto merci e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento in tutte le regioni. Nella sua seduta del 10 gennaio 2024 ha trasmesso al Parlamento il messaggio relativo alla legge sul trasporto di merci.

Media

Comunicati stampa

Per visualizzare i comunicati stampa occorre Java Script.

Uffici federali competenti

Ufficio federale dei trasporti UFT
Tema Traffico merci

Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE
Tema Traffico merci

Ufficio federale delle strade USTRA
Tema Trasporto internazionale di merci attraverso le Alpi

https://www.uvek.admin.ch/content/uvek/it/home/trasporti/trasferimento-del-traffico.html