L'essenziale in breve

La revisione della legge sulla pianificazione del territorio ribadisce il principio secondo cui le zone edificabili devono soddisfare il fabbisogno prevedibile per 15 anni; l'estensione delle zone edificabili sovradimensionate dev'essere ridotta. Nelle regioni in cui si prevede una crescita della popolazione e l'insediamento di nuove imprese possono essere create nuove zone edificabili. È importante definire le zone edificabili con moderazione, in quanto la presenza di riserve sovradimensionate favorisce la dispersione degli insediamenti. Ciò fa aumentare il consumo di suolo, danneggia il paesaggio e provoca notevoli costi per raccordare questi terreni alla rete viaria e alle condotte d'acqua, di energia elettrica e d'evacuazione delle acque di scarico.

In Svizzera si costruisce senza sosta. Anno dopo anno molte superfici coltive vanno perdute. Vengono dunque a mancare terreni per uso agricolo e per il tempo libero. L'attività edilizia è stimolata dall'incremento della popolazione, dal crescente fabbisogno di superfici abitative, commerciali e infrastrutturali nonché dalle nuove abitudini di vita. Dagli anni Sessanta la superficie abitativa pro capite è quasi raddoppiata, raggiungendo i 50 m². Ogni anno in Svizzera viene edificata complessivamente una superficie pari al lago di Morat o di Walen, che in un decennio raggiunge le dimensioni del Cantone di Zugo. Il suolo non è un bene illimitato; occorre dunque utilizzarlo con parsimonia.

Attualmente in Svizzera le zone edificabili occupano circa 230 000 ettari, di cui quasi un quinto non sono edificati. Tendenzialmente, nelle regioni rurali e turistiche le riserve di terreni edificabili sono maggiori rispetto alle zone urbane, come emerge dalla seguente cartina:

Zone edificabili non edificate nel 2012 per Cantone

Il progetto in dettaglio

Grazie alla revisione della legge sulla pianificazione del territorio, il Consiglio federale e il Parlamento intendono contenere il consumo poco oculato del suolo e la dispersione degli insediamenti, eliminando le carenze a livello di esecuzione. La revisione si prefigge uno sviluppo più compatto degli insediamenti, un migliore utilizzo delle aree dismesse presenti nelle zone edificabili e una riduzione dell'estensione delle zone edificabili sovradimensionate. Le dimensioni delle zone edificabili devono basarsi sul fabbisogno prevedibile per 15 anni; in numerosi comuni esse sono molto più vaste del necessario. Laddove in passato sono state definite zone edificabili troppo grandi, la revisione della legge sulla pianificazione del territorio prevede delle riconversioni.

La revisione della legge prevede dunque l'obbligo di definire le zone edificabili in modo tale da soddisfare il fabbisogno prevedibile per 15 anni e di ridurre l'estensione delle zone edificabili sovradimensionate.

È importante dar prova di moderazione nel definire le zone edificabili, poiché le riserve di terreni edificabili sovradimensionate favoriscono insediamenti più sparsi. Questo sviluppo aumenta l'utilizzazione del suolo e danneggia il paesaggio compromettendo la sua attrattiva per il turismo e l'agricoltura. Questa evoluzione provoca pure maggiori oneri finanziari per raccordare questi terreni alla rete viaria e alle condotte d'acqua, d'energia e d'evacuazione delle acque di scarico.

Utilizzare meglio i terreni edificabili disponibilii

La revisione consentirà inoltre di migliorare la disponibilità dei terreni edificabili già azzonati. I terreni edificabili non devono essere tesaurizzati negli anni, bensì utilizzati opportunamente. Ciò può avvenire per esempio con una ricomposizione particellare: i terreni edificabili sono permutati per creare particelle contigue idonee all'edificazione. Eccezionalmente e come ultima soluzione, i Cantoni possono anche obbligare i proprietari fondiari a edificare i loro terreni entro un termine ragionevole. Un provvedimento del genere è possibile solamente se l'interesse pubblico alla costruzione prevale, in particolare per impedire una tesaurizzazione speculativa del suolo.
I provvedimenti volti a un migliore utilizzo dei terreni edificabili sono adottati dai Cantoni, d'intesa con i Comuni, e adattati alle esigenze locali.

Tassa sul plusvalore immobiliare

Un fondo che viene azzonato come terreno edificabile acquisisce notevole valore. La revisione prevede che in futuro i Cantoni e i Comuni ricevano almeno il 20 per cento di questo plusvalore. Il pagamento non è tuttavia esigibile immediatamente, ma soltanto quando il fondo azzonato è venduto o edificato e il proprietario ha realizzato il guadagno. I Cantoni e i Comuni utilizzano il denaro per risarcire i proprietari che hanno maturato il diritto a un indennizzo perché, non essendo più edificabile in seguito a un dezonamento, il loro fondo ha perso valore. La tassa sul plusvalore prevista dalla modifica della legge sulla pianificazione del territorio ricalca una prassi consolidata in diversi Cantoni: Basilea Città, Ginevra, Neuchâtel e Turgovia prevedono già questo tipo di compensazione. Nei Cantoni di Berna, Glarona, Obvaldo e dei Grigioni, i Comuni possono assicurarsi parte del valore aggiunto stipulando contratti con i proprietari.

Attuazione graduale della revisione

La revisione non sarà applicata dall'oggi al domani: è prima necessario adeguare i piani direttori cantonali. A tal fine i Cantoni dispongono di un termine di cinque anni. In seguito, occorre armonizzare i piani di utilizzazione dei Comuni ai rispettivi piani direttori cantonali. Soltanto dopo aver ultimato queste due fasi si potrà procedere alla vera e propria ridefinizione delle zone edificabili. Quanto più complessa è la situazione di un Cantone, tanto più tempo occorrerà per portare a compimento le necessarie riconversioni. Non è da escludere che la ridefinizione delle zone edificabili possa protrarsi fino a circa 20 anni. La modifica di legge non mette in discussione la ripartizione federalista dei compiti tra Confederazione, Cantoni e Comuni. La pianificazione del territorio continua a essere in primo luogo di competenza cantonale e comunale.

Controprogetto indiretto all'«Iniziativa per il paesaggio»

La revisione della legge sulla pianificazione del territorio è un controprogetto indiretto all'iniziativa popolare «Spazio per l'uomo e la natura (Iniziativa per il paesaggio)». L'iniziativa chiede che per 20 anni non sia aumentata la superficie totale delle zone edificabili in Svizzera. Dopo l'adozione da parte del Parlamento della revisione della legge sulla pianificazione del territorio, l'iniziativa per il paesaggio è stata ritirata a condizione che la revisione entri in vigore. In caso contrario, come previsto dalla legge, l'iniziativa per il paesaggio sarà sottoposta al voto popolare.

Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono che l'iniziativa sia troppo rigida poiché complicherebbe notevolmente anche gli azzonamenti opportuni. Il Consiglio federale raccomanda di accettare la modifica della legge sulla pianificazione del territorio.

Conclusioni

La revisione della legge sulla pianificazione del territorio frena il consumo eccessivo del suolo e lotta contro la speculazione fondiaria: le zone edificabili sovradimensionate vengono ridotte e le riserve esistenti utilizzate meglio. In questo modo si garantisce uno sviluppo più compatto degli insediamenti, si preserva il paesaggio e si mantiene l'attrattiva della Svizzera come luogo di domicilio e di lavoro.

Le modifiche proposte nel testo in votazione garantiscono uno sviluppo prospero della Svizzera: dove si prevede una crescita della popolazione e l'insediamento di nuove aziende, possono essere definite nuove zone edificabili. Laddove il fabbisogno è limitato, le zone edificabili verranno ridotte.

https://www.uvek.admin.ch/content/uvek/it/home/uvek/abstimmungen/abstimmung-raumplanungsgesetz/wichtigste-punkte.html