Domande frequenti sull'«affare AutoPostale»

I controlli della Confederazione hanno tutti fallito?

No. È stato l’UFT a portare alla luce i fatti, a scoprire la prassi illegale e a illustrarla nell’ambito di un rapporto di revisione pubblicato il 6.2.2018.

Comunicato stampa e rapporto di revisione AutoPostale, UFT 06.02.2018

L’utilizzazione corretta delle indennità viene verificata dall’UFT, che esercita un controllo complementare a quello spettante ai competenti organi delle imprese di trasporto (servizio di revisione interno, direzione, consiglio di amministrazione). Gli organi della Posta hanno sempre convalidato i conti dell’azienda giudicandoli corretti. L’UFT non ha ritenuto che vi fosse ragione di dubitarne e, in un primo tempo, si è quindi astenuto dall’intraprendere ulteriori iniziative.

Da una serie di accertamenti, è emerso che la documentazione presentata dalla Posta all’UFT per la verifica sotto il profilo del diritto in materia di sussidi non era corretta in relazione agli utili conseguiti nel traffico regionale.
A posteriori, si può affermare che l’UFT avrebbe dovuto seguire con maggiore determinazione le indicazioni del Sorvegliante dei prezzi. L’UFT e il proprietario (SG-DATEC/DFF) avevano tuttavia ribadito esplicitamente alla Posta che per il traffico regionale beneficiario di indennità la redditività deve essere pari a zero.

Sta di fatto che AutoPostale Svizzera SA ha mascherato i trasferimenti. È stato l’UFT che, nonostante tutto, ha scoperto questa pratica.  

La Confederazione ha fissato obiettivi di redditività per il settore AutoPostale?

No. Gli obiettivi strategici fissati per la Posta fanno riferimento a una «redditività abituale» per tutti i settori di attività. Questi obiettivi tengono conto delle condizioni di mercato molto diverse dei tre settori di attività della Posta (logistica, servizi finanziari, traffico viaggiatori). Per quanto riguarda il traffico regionale beneficiario di indennità, è sempre stato chiaro che la redditività deve essere pari a zero. Ciò è stato comunicato chiaramente alla Posta nel 2012 e figura a verbale.

Chi ha portato alla luce il caso AutoPostale? È stato esaminato anche il periodo successivo alla nomina di Urs Schwaller a presidente del consiglio di amministrazione della Posta?

La pratica illegale è stata scoperta dall'UFT che l'ha illustrata nel rapporto di revisione e l'ha resa pubblica il 6 febbraio 2018.

Per andare a fondo della questione, anche la Posta e il proprietario hanno commissionato delle inchieste, che sono state affidate a organismi esterni. Gli esperti contabili di EY hanno visionato e valutato migliaia di documenti, che sono stati poi messi in relazione fra loro dallo studio legale Kellerhals Carrard. Kellerhals Carrard ha stilato due rapporti: 

  • Rapporto per il periodo 2007-2015. Questo rapporto è stato stilato da Kellerhals Carrard su mandato del consiglio di amministrazione della Posta. Al riguardo è disponibile anche una perizia di esperti indipendenti.
  • Rapporto supplementare per il periodo 2016-2018. Il rapporto supplementare è stato stilato da Kellerhals Carrard per la taskforce DATEC/DFF ed è destinato al proprietario. È stato quindi esaminato anche il periodo successivo alla nomina di Urs Schwaller a presidente del consiglio di amministrazione della Posta.

Il rapporto supplementare è servito al proprietario come base per le decisioni prese in vista dell'assemblea generale della Posta (26 giugno 2018). A questo riguardo il Consiglio federale si è basato su una valutazione complessiva comprendente anche il settore di attività e un colloquio con le persone coinvolte. 

Le indicazioni presentate nei rapporti si basano esclusivamente sull’esame degli atti. Poiché la procedura penale amministrativa dell’Ufficio federale di Polizia (fedpol) ha per principio la priorità su tutte le altre indagini o verifiche in corso, non è stato possibile interrogare le persone coinvolte. Le considerazioni formulate nei rapporti devono essere valutate alla luce di queste restrizioni procedurali. I due rapporti sono stati pubblicati l'11 giugno 2018.

Quali misure sono state adottate dalla Confederazione in seguito al caso AutoPostale?

In vista dell'assemblea generale della Posta del 2018 sono state prese numerose decisioni, fra le quali:

  • il Consiglio federale non ha dato completamente scarico al consiglio di amministrazione della Posta per l'esercizio 2017, non sgravandolo quindi interamente delle proprie responsabilità e riservandosi così la possibilità di promuovere eventuali azioni di responsabilità nel caso in cui dalle indagini nell'ambito della procedura penale amministrativa e del diritto dei sussidi dovessero emergere violazioni degli obblighi a livello del consiglio di amministrazione;
  • la KPMG AG è stata nominata organo di revisione della Posta anche per l’esercizio 2018; la Posta ha avviato una procedura per la messa a concorso del mandato di revisione per l’esercizio 2019;
  • in considerazione di quanto avvenuto negli ultimi mesi (caso AutoPostale, ciberspionaggio contro la RUAG, furto di dati personali a Swisscom), il Consiglio federale ha inoltre deciso di sottoporre i principi e le linee guida per il controllo delle imprese parastatali (governo d’impresa) a una verifica esterna entro la fine del 2018;
  • a seguito del caso AutoPostale, il DATEC ha inoltre deciso di incaricare una società esterna di effettuare un audit sulle verifiche svolte dall’UFT in materia di diritto dei sussidi. Tale società aveva il mandato di presentare al DATEC, entro fine 2018, un rapporto sulla vigilanza dell'UFT in materia di diritto dei sussidi per quanto concerne l'organizzazione, la metodologia e le risorse e di presentare delle raccomandazioni d'intervento. Nel frattempo il rapporto è stato pubblicato. L'UFT ha deciso di dare un'impostazione fondamentalmente nuova al proprio sistema di vigilanza, andando così oltre le raccomandazioni del rapporto di audit.

La modalità con cui il proprietario esercita il controllo sulla Posta sono ancora attuali oppure è necessario introdurre modifiche alla luce di quanto emerso dal caso AutoPostale?

La Confederazione controlla l'operato delle imprese parastatali attraverso la nomina del consiglio di amministrazione, la fissazione degli obiettivi strategici e l'approvazione del rapporto di gestione e del conto annuale. Gli aspetti operativi sono di competenza dell’impresa (consiglio di amministrazione / direzione del gruppo).

Questa divisione dei ruoli corrisponde alle disposizioni di legge e, nel complesso, si è dimostrata valida. Anche la Commissione della gestione del Consiglio nazionale, nel suo rapporto del 2012, giunge alla conclusione che il «modello di pilotaggio» della Confederazione ha dato nel complesso buoni risultati.

In considerazione di diversi avvenimenti (caso AutoPostale, ciberspionaggio contro la RUAG, furto di dati personali a Swisscom), il Consiglio federale ha deciso di sottoporre le modalità di controllo delle imprese parastatali (governo d’impresa) a una verifica esterna. Ha quindi incaricato il DFF di commissionare, insieme al DATEC e al DDPS, un esame in tal senso. Il rapporto è stato pubblicato il 26 giugno 2019. Sulla base di tale rapporto, il Consiglio federale ha adottato diverse misure.

Le indennità in eccesso versate nel periodo 2007-2015 per il traffico regionale devono essere rimborsate ai Cantoni. Tale rimborso è stato effettuato?

La Confederazione, i Cantoni e la Posta si sono accordati sull'importo e sulla gestione dei sussidi illeciti e indebitamente percepiti. La Posta ha rimborsato alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni complessivamente 188,1 milioni di franchi, di cui una metà è andata alla Confederazione e ai Cantoni e l'altra ai Comuni. A questo proposito, il 21 settembre 2018, è stato firmato un accordo quadro che concerne anche i sussidi percepiti in eccesso per gli anni 2016-2018, le operazioni contabili illecite nel traffico su mandato e locale, nonché i pagamenti di interessi sanciti per legge.

Dall’inizio del 2016 AutoPostale ha una nuova struttura organizzativa (subholding). L’UFT ipotizza che anche con questa nuova struttura, nel periodo 2016-2018, siano state autorizzate indennità eccessive. A che punto è l’esame di tale questione?

Nel 2016 AutoPostale ha introdotto un modello di subholding nel quale gli utili vengono suddivisi fra diverse società affiliate tramite prezzi di trasferimento. L’ammontare degli utili illeciti percepiti da quel momento è stato valutato mediante un calcolo comparativo e modelli di simulazione. Anche il rimborso dei sussidi percepiti in eccesso nel periodo 2016-2018 è disciplinato nell'accordo quadro firmato dall'UFT, dai Cantoni e dalla Posta che concerne anche le operazioni contabili illecite nel traffico su mandato e locale, nonché i pagamenti di interessi sanciti per legge. I pagamenti sono stati effettuati.

Perché l’organo di revisione è stato sostituito?

La KPMG AG è stata nominata organo di revisione della Posta anche per l’esercizio 2018. Successivamente, la collaborazione con tale società non è più stata portata avanti, per garantire una ripartenza su basi nuove. La Posta ha messo a concorso il mandato di revisione per l’esercizio 2019. Il mandato è stato attribuito a EY.

Qual è lo scopo dell’auspicata riforma del traffico regionale viaggiatori (TRV)?

Il settore del traffico regionale viaggiatori necessita di una riforma. Il 17 aprile 2019 il Consiglio federale ha avviato la consultazione sulla riforma del traffico regionale viaggiatori. Il progetto si propone di rendere il finanziamento più affidabile e più efficiente a lungo termine e di semplificare la procedura di ordinazione, verificare le competenze della Confederazione e dei Cantoni e chiarire gli incentivi finanziari e la responsabilità delle imprese di trasporto. Nella sua seduta del 12 giugno 2020 il Consiglio federale, preso atto dei risultati della procedura di consultazione sulla riforma del sistema di ordinazione nel traffico regionale viaggiatori (TRV), ha deciso di approfondire la variante che prevede l'ottimizzazione del sistema esistente in alcuni suoi punti. Il DATEC è stato incaricato di elaborare il relativo messaggio entro marzo 2021.

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