Le Ministre dell'ambiente dei Paesi germanofoni a favore di investimenti rispettosi del clima

Berna, 30.04.2019 - Durante il loro tradizionale incontro annuale, tenutosi quest'anno a Münster (Germania), le Ministre dell'ambiente dei Paesi germanofoni hanno discusso soprattutto di politica climatica, promozione della biodiversità e gestione dei prodotti chimici. La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha sottolineato l’importante ruolo del settore finanziario per la tutela del clima. L'obiettivo, ha affermato il Capo del DATEC, deve essere che le banche e le assicurazioni investano rispettando maggiormente criteri ecologici.

L'invito all'incontro è pervenuto da Svenja Schulze, ministra tedesca dell'ambiente, della protezione della natura e della sicurezza nucleare. La Svizzera è stata rappresentata da Simonetta Sommaruga. Vi hanno preso parte anche Carole Dieschbourg, ministra lussemburghese dell'ambiente, del clima e dello sviluppo sostenibile, Elisabeth Köstinger, ministra austriaca della sostenibilità e del turismo e Dominique Hasler, ministra dell'interno, della formazione e dell'ambiente del Liechtenstein.

La consigliera federale Sommaruga chiede maggiore sostenibilità dei flussi finanziari

Le Ministre hanno discusso dettagliatamente della politica climatica internazionale, in particolare in vista della Conferenza dell’ONU sul clima, che si terrà in Cile (COP25) a dicembre 2019. La Svizzera si impegna per un'attuazione efficace dell'Accordo di Parigi sul clima. La consigliera federale Sommaruga ritiene indispensabile fissare rapidamente e su scala mondiale regole vincolanti. Alla COP25 si parlerà, ad esempio, di come trasferire le riduzioni di emissioni ottenute all'estero e conteggiarle a favore del raggiungimento degli obiettivi nazionali. È importante a questo riguardo impedire il doppio conteggio. Le Ministre hanno inoltre discusso dell'importanza di flussi finanziari sostenibili per la politica climatica. L'obiettivo, ha affermato la Consigliera federale Sommaruga, è fare in modo che banche e assicurazioni investano rispettando maggiormente criteri ecologici, come voluto dall'Accordo di Parigi. Occorre, ad esempio, promuovere maggiormente le tecnologie senza emissioni di CO2; a questo proposito la Confederazione ha aperto un dialogo intenso con il settore finanziario. Il Capo del DATEC ha sottolineato che è nell'interesse della Svizzera improntare orientare la propria piazza finanziaria alla sostenibilità e che nel medio termine tutti i flussi finanziari dovranno essere rispettosi del clima.

All'ordine del giorno anche il tema della biodiversità. Le Ministre hanno discusso sulle misure contro l’estinzione di fauna, flora e habitat. Tutte hanno riconosciuto la necessità di adoperarsi maggiormente a favore della tutela della biodiversità e di inasprire la Convenzione sulla biodiversità. Gli Stati membri della Convenzione decideranno a questo riguardo nel 2020, in occasione del loro prossimo incontro in Cina. La Svizzera è a favore di obiettivi misurabili e verificabili.

Regole più severe per la gestione dei prodotti chimici

Si è parlato anche di gestione dei prodotti chimici che possono minacciare la salute dell’uomo e l'ambiente. La Svizzera si impegnerà affinché la strategia globale per la gestione delle sostanze chimiche del 2006 contenga in futuro obiettivi più severi, ha affermato la consigliera federale Sommaruga. Lo Stato e le imprese private dovranno assumersi le proprie responsabilità. Servono inoltre standard internazionali, ha continuato il Capo del DATEC, ad esempio per l'impiego di prodotti chimici nell’industria tessile.

Infine, le Ministre hanno rafforzato il loro proposito di provvedere, insieme alla Francia, per una migrazione dei pesci senza ostacoli nel Reno. Hanno inoltre discusso di misure di risanamento e rinaturalizzazione delle acque.


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