La candidatura della Svizzera al Consiglio di sicurezza dell’ONU entra nella fase finale

Berna, 30.10.2020 - La Svizzera si candida per un seggio come membro non permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Le elezioni per l’adesione nel periodo 2023/2024 si svolgeranno nel giugno 2022. Con un evento virtuale tenutosi a New York, al quale la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e il consigliere federale Ignazio Cassis hanno partecipato con un discorso ciascuno, la candidatura è entrata nella fase finale.

La candidatura della Svizzera al Consiglio di sicurezza dell’ONU è stata presentata ufficialmente già nel 2011. Dopo l’elezione del suo predecessore diretto in seno al gruppo regionale Western European and Others Group (WEOG) per il periodo 2021/2022, ha ora inizio per la Svizzera la fase finale della candidatura che, con lo slogan «Un più per la pace»  (A Plus for Peace), è stata presentata virtualmente ai rappresentanti di tutte le missioni ONU la sera del 29 ottobre a New York (ora locale). Venerdì 30 ottobre la presidente della Confederazione e il consigliere federale Cassis hanno informato i media a Berna in merito all’evento e allo stato di attuazione della candidatura. Un seggio nel Consiglio di sicurezza consentirà alla Svizzera di impegnarsi per i suoi obiettivi di politica estera e di dare prova delle sue capacità a favore della pace e della sicurezza.

Impegno per la pace e la sicurezza


La presidente della Confederazione Sommaruga e il consigliere federale Cassis avevano pianificato in origine un viaggio a New York. A causa delle misure restrittive in materia di entrata dovute alla pandemia di COVID-19, l’evento si è svolto esclusivamente in maniera virtuale. Nel suo videodiscorso la presidente della Confederazione ha evidenziato i punti di forza del sistema politico svizzero: «Cerchiamo soluzioni consensuali sia nella nostra politica interna sia in quella estera. L’unica via per creare consenso è il dialogo». Il consigliere federale Cassis ha sottolineato il contributo positivo che la Svizzera vorrebbe dare nel Consiglio di sicurezza: «Abbiamo la fama di essere partner affidabili, con una lunga tradizione di promozione della pace». Ha inoltre ribadito l’impegno della Svizzera a favore dello Stato di diritto, della democrazia, della pace e della sicurezza.

Quando si tratta di candidarsi a organi importanti delle Nazioni Unite, è consuetudine che gli Stati candidati si presentino in modo adeguato all’organo elettore. L’evento è stato organizzato dalla Missione permanente della Svizzera presso l’ONU a New York.

La candidatura si basa sulla Strategia di politica estera

Oltre al lavoro che la Svizzera svolge a favore della pace («A Plus for Peace»), fanno parte degli elementi della candidatura svizzera presentati a New York anche il suo impegno per il diritto internazionale umanitario, l’aiuto umanitario e i diritti umani («A Plus for Humanity»), gli sforzi intrapresi per attuare l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile («A Plus for Sustainable Development»), l’importanza della Ginevra internazionale («A Plus for Multilateralism») e il ruolo rilevante della Svizzera nell’ambito degli sviluppi concernenti l’innovazione e la digitalizzazione («A Plus for Innovation»). La pagina web www.aplusforpeace.ch lanciata contemporaneamente all’evento contribuisce ad aumentare la notorietà della candidatura svizzera a livello internazionale. I temi prescelti derivano dalla Strategia di politica estera 2020–2023 del Consiglio federale.


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