Inaugurazione della galleria del CENERI

Berna, 04.09.2020 - Simonetta Sommaruga, presidente della Confederazione

(Fa fede la versione orale) 

Signor consigliere federale, caro Ignazio,

signor presidente del Consiglio di Stato,

signor presidente del Consiglio degli Stati,

egregio signor Schwank, egregio signor Ducrot,

stimati rappresentanti della Deputazione ticinese,  

cari ospiti,

Da piccola trascorrevo quasi sempre le mie vacanze in Ticino. Più precisamente a Bellinzona, quindi nel Sopraceneri, anche se il luogo di origine della mia famiglia è il Sottoceneri, a Lugano.

Non che non mi piacesse Lugano, anzi. Ancora oggi so molto bene come arrivare al Lido! Il viaggio però sembrava non finire mai. Si oltrepassava una montagna, il Monte Ceneri, che per lungo tempo ha diviso anche molte persone qui in Ticino, non solo dal punto di vista geografico, ma anche sociale.

Ora il nord e il sud si avvicinano. Invece di passare sopra la montagna, si passa attraverso la montagna. Grazie al Ceneri, ora il Ticino dispone di una rete regionale attrattiva. Per andare da Bellinzona a Lugano ci vogliono solo più 15 minuti. Meno di quanto ci metto io da casa in ufficio…

D'ora in poi i pendolari in Ticino si sposteranno facilmente e comodamente, grazie a un'interessante rete regionale. La galleria del Ceneri rafforza i trasporti pubblici, e rafforza il Ticino.

Collega diverse regioni e i loro abitanti, e unisce ancora di più la Svizzera.

All'inizio degli anni Novanta, il popolo svizzero ha preso una decisione coraggiosa e lungimirante. E, con l'Iniziativa delle Alpi, ha confermato ancora una volta questo principio: il traffico merci transalpino deve svolgersi sulla rotaia. Solo così possiamo proteggere un bene meraviglioso e prezioso: le nostre Alpi.

È stato questo lo spunto per una politica di trasferimento del traffico intelligente, della quale ancora oggi possiamo andare fieri. Molti Stati ci invidiano per questo. E siccome siamo anche previdenti, abbiamo già deciso misure supplementari. Il processo di trasferimento del traffico merci, infatti, non è ancora concluso. Possiamo fare di più e lo stiamo facendo.

Oggi però festeggiamo. Festeggiamo il Ceneri. Insieme al Gottardo e al Lötschberg, è il fulcro del più importante corridoio ferroviario tra il Mare del Nord e il Mediterraneo.

Se mi guardo intorno, in questo luogo, c'è ancora qualcosa di speciale da vedere. È stato un ticinese a farmelo notare: uno dei tanti piloni del ponte ferroviario viene chiamato «la ballerina». A prima vista, ci si chiede: ma perché?

In realtà, questo pilone è un po' più sottile degli altri e gira leggermente. Il motivo è questo: «la ballerina» è girata in modo che le future generazioni possano costruire un altro accesso al Ceneri. Intelligente, lungimirante, previdente: così vogliamo che sia la nostra politica di trasferimento del traffico. Come abbiamo fatto con AlpTransit.

Signore e signori,

la galleria del Ceneri è la dimostrazione di cosa sappiamo fare insieme!

Negli ultimi anni, tante persone hanno collaborato alla realizzazione dell'opera. Le ringrazio di cuore.

Due persone hanno perso la vita durante i lavori. Oggi le vogliamo ricordare, e siamo vicini ai loro familiari.

In nome del Consiglio federale, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato alla costruzione di questa galleria, in modo particolare i miei tre predecessori. Tutti loro hanno fatto tanto – per il Ticino, per il nostro Paese, per la popolazione e per l'ambiente.

AlpTransit è la nostra opera del secolo.

Ci rende fieri e rende forte il nostro Paese.

Viva il treno, viva il Ticino, viva la Svizzera! 


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