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Pubblicato il 28 febbraio 2016

Il raddoppio non compromette i progetti di decongestione

Il risanamento della galleria del San Gottardo e l’eliminazione dei problemi di capacità sulla rete delle strade nazionali vanno di pari passo: il progetto del San Gottardo, infatti, non impedirà lo svolgimento dei progetti di decongestione previsti dalla Confederazione fino al 2030.

Su diversi tratti stradali dell’Altopiano e della Svizzera romanda si verificano di continuo congestionamenti di traffico. La Confederazione si impegna per eliminare questi problemi. Attualmente i progetti si svolgono tramite il messaggio programmatico per l’eliminazione dei problemi di capacità sulla rete delle strade nazionali e, presumibilmente a partire dal 2018, tramite il fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Nel suo messaggio, il Consiglio federale prevede di stanziare ogni anno, fino al 2030, circa 890 milioni di franchi per i tratti della rete ancora da realizzare e per gli ampliamenti di capacità. Tra i progetti finanziati figurano le tratte Perly–Bernex, Bernex–Ginevra Aeroporto, Le Vengeron–Coppet, Crissier (fase 2), circonvallazione di Winterthur, Wankdorf–Schönbühl, Zurigo Nord–Zurigo Aeroporto, galleria sotto il Reno (Basilea) e galleria del Rosenberg. Il Consiglio federale ha inoltre deciso di integrare nel progetto FOSTRA i nuovi elementi viari nelle aree di Morges e dell’autostrada della Glatttal, presso Zurigo.

I lavori al San Gottardo rappresentano un classico progetto di risanamento. Non si tratta pertanto di un caso unico: anche alla galleria del Belchen, infatti, verrà costruita una terza canna prima del risanamento delle due esistenti.

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