Stagnazione delle domande per lavori di risanamento energetico nel 2024: 528 milioni di franchi erogati dal Programma Edifici
Berna, 26.08.2025 — La domanda di sovvenzioni per i risanamenti energetici rimane elevata, ma per la prima volta dal 2016 i pagamenti del Programma Edifici della Confederazione e dei Cantoni mostrano una fase di stallo: nel 2024, come già nel 2023, sono stati erogati circa 528 milioni di franchi. Gli impegni assunti sono tornati ai livelli degli anni precedenti la crisi. Grazie alle sovvenzioni concesse fino al 2024 è stato possibile realizzare interventi che hanno ridotto il consumo energetico degli edifici svizzeri di 12 miliardi di chilowattora e le emissioni di CO₂ di circa 3,5 milioni di tonnellate.
Nel 2024 sono stati versati circa 228 milioni di franchi agli impianti tecnici degli edifici: ciò rappresenta un incremento del 5% rispetto all’anno scorso (2023: 216 milioni di franchi) e l’area più consistente delle incentivazioni. In totale sono stati sostituiti 25’633 impianti di riscaldamento a olio, a gas o elettrici (2023: 26'560), nell’84% dei casi con pompe di calore a basso impatto climatico).
Per progetti di isolamento termico sono stati impiegati 131 milioni di franchi (2023: 139 milioni), per ristrutturazioni di sistemi 86 milioni (2023: 98 milioni) e per progetti di teleriscaldamento 23 milioni (2023: 30,7 milioni).
Sono stati inoltre investiti 17 milioni di franchi in progetti di informazione, formazione e garanzia della qualità (2023: 19,2 milioni). Oltre due terzi di queste risorse sono state destinate alla creazione di certificati energetici cantonali con rapporto di consulenza (CECE Plus).
Per nuove costruzioni particolarmente efficienti dal punto di vista energetico secondo lo standard Minergie-P o CECE-A/A sono stati erogati 43 milioni di franchi, con un aumento del 76% rispetto all’anno precedente (2023: 24,6 milioni). Complessivamente sono state finanziate 499 nuove costruzioni (2023: 389).
Lieve calo delle richieste di finanziamento
Nell’anno in esame, i temi della sicurezza dell’approvvigionamento e del risparmio energetico si sono confermati oggetto di dibattito nella società e nell’opinione pubblica. I prezzi dell’energia continuano a mantenersi nettamente al di sopra dei livelli precedenti al 2022. Inoltre, i Cantoni hanno aumentato i loro budget per le attività di promozione e, in alcuni casi, anche i contributi di promozione. Tale contesto ha fatto aumentare le domande di sovvenzioni per i risanamenti energetici. Dopo questi anni eccezionali, si registra ora un ritorno alla tendenza precedente, con un aumento annuale costante delle domande, che si mantiene a livelli elevati.
Nel 2024, gli impegni per le sovvenzioni destinate a interventi energetici hanno raggiunto circa 542,5 milioni di franchi, circa 40 milioni in meno rispetto agli anni 2022 e 2023. Si tratta di quasi l’intero ammontare dei fondi disponibili di tutti Cantoni.
190 milioni di franchi, ossia la quota di gran lunga maggiore degli impegni, sono stati destinati a progetti di tecnologia edile (2023: CHF 235 mio.). Questi progetti saranno attuati nei prossimi anni e, parallelamente, verranno corrisposte le sovvenzioni a essi destinate. Tali fondi permetteranno di sostituire ben 19’300 impianti di riscaldamento. Per i risanamenti sistemici sono stati impegnati 123 milioni di franchi. Nell’ambito di questi progetti, oltre al risanamento dell’involucro degli edifici, è prevista anche la sostituzione di quasi 1700 impianti di riscaldamento.
La sostituzione degli impianti di riscaldamento ha effetti record sull’impatto energetico e sulle emissioni di CO2
Gli interventi sovvenzionati nell’anno in esame consentono di risparmiare lungo l’intero ciclo di vita 12 miliardi di kWh e 3,5 milioni di tonnellate di CO2. L’effetto ottenuto per ogni franco finanziato è pari a CHF 147/t CO2 ed è leggermente migliorato rispetto all’anno precedente (2023: CHF 152/t CO2). Ciò è dovuto principalmente al leggero calo dei pagamenti erogati per progetti di risanamento rispetto al 2023 (-6%). Particolarmente efficace si è rivelata la sostituzione degli impianti di riscaldamento fossili e degli impianti elettrici esistenti.
Nel 2024, il Programma Edifici ha inoltre avuto un impatto positivo sull’occupazione, con 3400 equivalenti a tempo pieno e una creazione di valore aggiunto sul territorio nazionale pari a circa 193 milioni di franchi.
Budget per le attività di promozione di Confederazione e Cantoni per il 2025
Oltre ai fondi cantonali per un ammontare di 275 milioni di franchi (271 nel 2023), nel 2025 la Confederazione ha erogato ai Cantoni circa 247 milioni di franchi sotto forma di contributi globali provenienti dallo stanziamento parziale della tassa sul CO2. Ciò significa che sono stati utilizzati tutti i fondi disponibili dello stanziamento parziale. Nel 2026 sono quindi disponibili complessivamente circa 607 milioni di franchi per misure volte a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2.
Con l’approvazione della legge sul clima e sull’innovazione del 18 giugno 2023, la Svizzera si è impegnata a raggiungere l’impatto climatico zero entro il 2050. La legge prevede un Programma d’impulso per sostituire grandi impianti di produzione di calore e per realizzare interventi nel campo dell’efficienza energetica. Questo rafforza il Programma Edifici, nel quale è stato integrato. Per la sua attuazione sono previsti 2 miliardi di franchi in dieci anni. Nel 2025, oltre ai contributi globali sopra menzionati, sono stati così erogati ai Cantoni ulteriori 127 milioni di franchi.
Alla luce dei disavanzi annunciati nelle finanze federali, nel gennaio 2025 il Consiglio federale ha inviato in consultazione un pacchetto di misure volto a ridurre le spese. Tra le misure interessate dal programma di sgravio 2027 figura anche il Programma Edifici. Su richiesta dei Cantoni e in collaborazione con la Conferenza dei direttori cantonali dell’energia, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni sta attualmente valutando, se e in che modo i vari programmi di promozione (ad es. il Programma d’impulso) possano essere rielaborati per andare incontro ai Cantoni che si oppongono all’eliminazione del Programma Edifici.
Il Programma Edifici
Gli edifici sono responsabili del 40% circa del consumo energetico e di circa un quarto delle emissioni di CO2 della Svizzera. Più di un milione di case non sono isolate o sono scarsamente isolate e pertanto necessitano urgentemente di un risanamento energetico. Inoltre, più della metà degli edifici svizzeri viene ancora riscaldato con impianti elettrici o a combustibili fossili. Con il Programma Edifici, in essere dal 2010, la Confederazione e i Cantoni intendono ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2 del parco immobiliare svizzero. Il Programma Edifici è quindi un pilastro importante della politica energetica e climatica svizzera.
Il Programma Edifici viene finanziato tramite fondi a destinazione parzialmente vincolata della tassa sul CO2 nonché mediante sovvenzioni cantonali. Vengono promossi gli interventi volti alla riduzione del consumo energetico o delle emissioni di CO2 degli immobili. Le sovvenzioni sono disponibili, ad esempio, per l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio, la sostituzione di impianti di riscaldamento a combustibili fossili o elettrici con sistemi di riscaldamento alimentati da energie rinnovabili, i risanamenti energetici globali completi e le nuove costruzioni conformi agli standard Minergie-P e CECE A/A.
Compete ai Cantoni stabilire singolarmente quali interventi sostenere e a quali condizioni. Alla pagina www.ilprogrammaedifici.ch sono illustrati gli interventi sovvenzionati per ciascun Cantone. La base per i programmi di promozione cantonali è costituita dal modello d’incentivazione armonizzato dei Cantoni (HFM 2015).