Il Consiglio federale respinge l’«Iniziativa per la protezione delle foreste» e l’«Iniziativa per la protezione dei Comuni»
Berna, 22.10.2025 — Il 22 ottobre 2025 il Consiglio federale ha discusso le due iniziative popolari «Contro la distruzione delle nostre foreste a causa degli impianti eolici (Iniziativa per la protezione delle foreste)» e «Per la protezione della democrazia diretta in relazione ai parchi eolici (Iniziativa per la protezione dei Comuni)», respingendole entrambe senza controprogetto. Gli obiettivi principali delle due iniziative, per la protezione delle foreste e dei Comuni, sono già contemplati nella legislazione vigente e saranno rafforzati dall’atto sull’accelerazione adottato dal Parlamento nell’autunno 2025. Il DATEC presenterà al Consiglio federale i messaggi relativi alle due iniziative a maggio 2026.
Le due iniziative popolari federali sono formalmente riuscite il 25 settembre 2025. L’Iniziativa per la protezione delle foreste propone di inserire nella Costituzione federale il divieto di costruire impianti eolici nelle foreste e a 150 metri di distanza dalle foreste e dai pascoli boschivi nonché l’obbligo di demolire simili impianti realizzati dopo il 1° maggio 2024. L’Iniziativa per la protezione dei Comuni intende invece sancire a livello costituzionale che ogni progetto eolico sia subordinato all’approvazione dei Comuni di ubicazione e dei Comuni limitrofi particolarmente interessati e che. gli impianti realizzati dopo il 1° maggio 2024 necessitano del consenso successivo da parte del Popolo.
Le iniziative indeboliscono la sicurezza dell’approvvigionamento
La produzione di energia elettrica indigena deve essere potenziata, poiché nei prossimi anni il consumo di elettricità aumenterà notevolmente a causa della decarbonizzazione necessaria per raggiungere l’obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050 e della crescita demografica. La legge federale sull’energia contiene gli obiettivi atti a incrementare la produzione indigena di elettricità generata da fonti rinnovabili. Secondo la legge sull’approvvigionamento elettrico, in inverno la sicurezza dell’approvvigionamento deve essere rafforzata mediante centrali idroelettriche ad accumulazione e impianti solari ed eolici di interesse nazionale. Queste disposizioni sono state confermate dal Popolo nel 2024, in occasione della votazione sulla legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Un’eventuale accettazione delle iniziative limiterebbe fortemente lo sviluppo dell’energia eolica in Svizzera, che genera due terzi dell’elettricità nazionale nel semestre invernale. Ciò comprometterebbe un pilastro della sicurezza dell’approvvigionamento invernale, rendendo necessario compensare con altre tecnologie di produzione o importazioni.
Iniziativa per la protezione dei Comuni
Nella stragrande maggioranza dei Cantoni, a oggi i progetti eolici richiedono un piano di utilizzazione comunale, e quindi anche l’approvazione del Comune di ubicazione. Fanno eccezione i Cantoni di Lucerna, San Gallo, Sciaffusa, Neuchâtel e Giura, dove le procedure di pianificazione e autorizzazione per i progetti eolici sono disciplinate a livello cantonale. Nel Cantone di Zurigo è al vaglio una modifica della legge cantonale sull’energia in tal senso. A livello federale, l’atto sull’accelerazione adottato dal Parlamento nel settembre 2025 prevede una procedura di approvazione dei piani accentrata per la costruzione di impianti solari e di impianti eolici di interesse nazionale. A tal fine, i Comuni interessati devono dare il loro consenso esplicito, salvo diversa disposizione prevista dal diritto cantonale. L’atto sull’accelerazione rafforza quindi la posizione dei Comuni, rispondendo all’obiettivo principale dell’iniziativa per la protezione dei Comuni. L’introduzione nella Costituzione di un diritto di veto dei Comuni interessati e di quelli limitrofi rappresenterebbe un’interferenza significativa nella competenza costituzionale dei Cantoni in materia di regolamentazione edilizia e pianificatoria, nonché nella legislazione cantonale vigente.
Iniziativa per la protezione delle foreste
Ai sensi della legge forestale (votazione del 2024), gli impianti eolici di interesse nazionale sono considerati fondamentalmente d’ubicazione vincolata e possono essere costruiti all’interno della foresta previa autorizzazione per il dissodamento. Tuttavia, le disposizioni di diritto federale contenute nella legge forestale, nella legge sulla protezione della natura e del paesaggio e nella legge sulla protezione dell’ambiente devono essere pienamente rispettate. Ai sensi della legge federale sull’energia, i Cantoni individuano nei loro piani direttori i territori adeguati per lo sfruttamento dell’energia eolica, tenendo conto dei diversi interessi di protezione, quali paesaggio, biotopi, conservazione della foresta, agricoltura ecc. Per gli impianti eolici di altezza complessiva superiore a 30 metri, i Cantoni devono sempre effettuare un esame dell’impatto sull’ambiente per ponderare gli interessi, in modo da tutelare per tempo le zone boschive potenzialmente interessate. Gli interessi di protezione della foresta sono quindi già adeguatamente considerati nella legislazione vigente.
Gran parte dei comprensori che negli ultimi anni i Cantoni hanno destinato all’energia eolica si trovano comunque in prossimità di boschi. L’iniziativa per la protezione delle foreste interesserebbe almeno 100 progetti con 3-9 impianti e cinque progetti con 12-19 impianti. La distanza di 150 metri richiesta dall’iniziativa escluderebbe quasi la metà del territorio nazionale svizzero, limitando drasticamente il margine di manovra dei Cantoni nella definizione di comprensori idonei per gli impianti eolici. La clausola di distanza di 150 metri equivale quindi a un divieto tecnologico, che viola pure il requisito costituzionale di un approvvigionamento energetico diversificato. Si stima che ne sarebbe interessato il 75 percento di tutti i progetti già in fase avanzata. Diversi progetti, che dispongono già di un piano di utilizzazione ratificato dal Comune, potrebbero non essere realizzati o dovrebbero essere demoliti.
Iniziative per garantire la certezza del diritto: urge voto popolare
L’approvazione delle iniziative avrebbe gravi ripercussioni sullo sviluppo dell’energia eolica in Svizzera, che producendo elettricità soprattutto in inverno non potrebbe quindi contribuire adeguatamente alla sicurezza dell’approvvigionamento. Peraltro, le disposizioni transitorie (demolizione degli impianti realizzati dopo il 1° maggio 2024) creano una notevole incertezza giuridica. Il Consiglio federale intende quindi chiarire rapidamente l'esito di queste iniziative e sottoporle al Parlamento il prima possibile. Il DATEC presenterà al Consiglio federale i messaggi relativi alle due iniziative entro maggio 2026.