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Comunicato stampaPubblicato il 12 novembre 2025

Il Consiglio federale approva accordi sul clima con lo Zambia, la Mongolia e l’Uganda

Berna, 12.11.2025 — Il 12 novembre 2025 il Consiglio federale ha approvato altri accordi bilaterali sul clima. Gli accordi con lo Zambia, la Mongolia e l’Uganda creano le condizioni quadro per progetti di riduzione delle emissioni di gas serra. Le riduzioni delle emissioni ottenute possono essere computate all’obiettivo di riduzione della Svizzera.

Nel quadro dell’Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera si è impegnata a dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La Svizzera intende raggiungere questo obiettivo soprattutto realizzando misure sul territorio nazionale. Tuttavia, l’Accordo di Parigi consente ai Paesi di raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni anche attraverso progetti realizzati all’estero. La Svizzera può infatti computare al proprio obiettivo nazionale le riduzioni delle emissioni ottenute nei Paesi partner.

Nel 2020 la Svizzera ha stipulato con il Perù il primo accordo di questo genere a livello mondiale, cui sono seguiti accordi simili con il Ghana, il Senegal, la Georgia, le Vanuatu, la Dominica, la Thailandia, l’Ucraina, il Marocco, il Malawi, l’Uruguay, il Cile, il Kenya e la Tunisia.

Con questi accordi, la Svizzera ha introdotto uno standard per progetti internazionali in ambito climatico che soddisfa requisiti severi per la protezione dell’ambiente e rispetta le norme internazionali per la tutela dei diritti umani. Gli accordi garantiscono inoltre di prevenire il doppio conteggio (nel Paese donatore e nel Paese ricevente) delle riduzioni delle emissioni ottenute. È prevista una verifica continua per vigilare che i progetti soddisfino i criteri stabiliti e che le emissioni vengano effettivamente ridotte.