In Svizzera la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico è importante sia per l'economia che per la popolazione. Il potenziale delle fonti energetiche rinnovabili è sufficientemente grande da coprire il fabbisogno energetico della Svizzera. Il Consiglio federale vuole sfruttare questo potenziale e promuovere la produzione interna di elettricità per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento.

- Legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili
- Acceleramento delle procedure
- Tavola rotonda sull’energia idroelettrica
- Due tipi di riserve di energia per affrontare eccezionali difficoltà di approvvigionamento
- Sicurezza dell'approvvigionamento nel contesto internazionale
- Piano di salvataggio per le aziende elettriche di rilevanza sistemica
Esso il Consiglio federale ha quindi avviato diverse misure per un rapido incremento della produzione energetica e un suo impiego efficiente. In questo modo vuole creare buone condizioni quadro per la popolazione, l'economia e le imprese di approvvigionamento energetico.
Grafico «Panoramica della politica energetica e climatica» (PDF, 48 kB, 16.02.2022)PDF con link agli ultimi comunicati stampa del Consiglio federale sui temi energia, clima e accelerazione delle procedure
Legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili
Il Consiglio federale vuole incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili indigene e rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico. Propone di potenziare le centrali idroelettriche ad accumulazione e istituire un'assicurazione per la produzione di elettricità nel periodo invernale: le aziende di approvvigionamento energetico devono essere indennizzate se trattengono una riserva di acqua nei propri bacini artificiali. Per poter attuare questa soluzione già il prossimo inverno, il Consiglio federale prevede di porre in vigore la corrispondente modifica di ordinanza già nel corso di quest'anno.
Obiettivi: in futuro la legge sull’energia comprenderà obiettivi vincolanti per gli anni 2035 e 2050. Gli obiettivi definiscono l’auspicato potenziamento della forza idrica e delle altre energie rinnovabili nonché la riduzione del consumo di energia ed elettricità pro capite. In tal modo la legge risulterà maggiormente orientata agli obiettivi della sicurezza di approvvigionamento e della politica climatica, creando la necessaria sicurezza pianificatoria per gli investimenti.
Strumenti di promozione: gli attuali strumenti di promozione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili giungono a termine alla fine del 2022 e nel 2030. Con questo progetto di legge, gli strumenti di promozione sono prorogati fino al 2035, in linea con l’obiettivo del 2035 fissato nella legge, e strutturati in modo più aderente al mercato. Ad esempio i grandi impianti fotovoltaici saranno sostenuti attraverso gare pubbliche. Il sistema di rimunerazione per l’immissione di elettricità giunge a termine, come previsto, e viene sostituito da contributi d’investimento. Ciò consentirà di ridurre l’onere amministrativo e di incrementare la produzione per ogni franco investito. Per i grandi impianti idroelettrici saranno a disposizione più mezzi finanziari. Il finanziamento degli strumenti di promozione si baserà anche in futuro su un supplemento rete pari a 2,3 centesimi/chilowattora. Il supplemento rimane invariato ma, proporzionalmente, verrà riscosso per un periodo più lungo.
Sicurezza di approvvigionamento a più lungo termine in inverno: anche dopo l’abbandono del nucleare deve essere garantita l’autosufficienza dell’approvvigionamento in Svizzera. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario oltre all'aumento mirato della produzione di elettricità rinnovabile (valore da raggiungere entro il 2050: 39 TWh) già entro il 2040 anche un incremento di 2 TWh della produzione di elettricità neutrale sotto il profilo climatico, a cui si possa fare capo in modo sicuro anche in inverno. Il Consiglio federale intende finanziare questi tipi di impianti, in via prioritaria i grandi impianti ad accumulazione, attraverso un «supplemento invernale». Nella legge sull’approvvigionamento elettrico tale supplemento è già contemplato e serve a prevenire eventuali lacune nella sicurezza di approvvigionamento. A questo riguardo verrà riscosso dai consumatori un importo massimo di 0,2 centesimi/chilowattora. Inoltre verrà istituita una riserva strategica che, in aggiunta ai meccanismi del mercato elettrico, garantirà sufficiente disponibilità di energia anche verso la fine dell’inverno. Oltre a ciò, anche il rapido incremento delle energie rinnovabili contribuirà in misura crescente alla sicurezza di approvvigionamento a lungo termine anche nei mesi invernali.
Apertura del mercato elettrico: l’apertura totale del mercato elettrico rafforza la produzione di elettricità a partire dalle fonti rinnovabili. Essa consente modelli commerciali innovativi (a es. comunità energetiche), vietati nell’attuale regime di monopolio, integrando così meglio l’elettricità rinnovabile nel mercato. I consumatori finali che producono la propria elettricità (cosiddetti prosumer), i produttori e i fornitori di energia elettrica ottengono così delle libertà importanti sotto il profilo economico. Al fine di proteggere i piccoli consumatori, come le economie domestiche, da abusi di prezzo, anche in futuro verrà mantenuto il regime del servizio universale. In esso sarà offerto un prodotto elettrico composto esclusivamente da energia rinnovabile indigena.
Regolazione delle reti, dati e metrologia: l’utilizzazione e il potenziamento delle reti elettriche deve diventare più efficiente sotto il profilo dei costi. A riguardo, il Consiglio federale crea le basi legali affinché i consumatori finali e i gestori di impianti di stoccaggio possano sfruttare la propria flessibilità al servizio del sistema, e provvede a un sistema tariffario basato sul principio di causalità. Vengono inoltre creati un quadro normativo per lo scambio e la protezione dei dati e un’infrastruttura nazionale dei dati energetici comprendente un data hub. Infine nel settore della metrologia vengono chiarite le responsabilità e le libertà di scelta previste dalla legge.
Acceleramento delle procedure
Oggi le procedure per la costruzione di grandi impianti idroelettrici ed eolici richiedono spesso molto tempo. Siccome tali progetti sono molto importanti per la produzione elettrica svizzera, il Consiglio federale vorrebbe accelerare queste procedure. A tale scopo propone di semplificare e snellire le procedure di pianificazione e di autorizzazione per gli impianti idroelettrici ed eolici più importanti, senza compromettere il diritto in materia di protezione della natura, dell'ambiente e dei monumenti storici. Inoltre il Consiglio federale è intenzionato a portare avanti lo sviluppo del fotovoltaico, proponendo di installare in futuro sistematicamente impianti fotovoltaici sulle nuove costruzioni idonee e di introdurre la possibilità di deduzioni fiscali. Nella sua seduta del 2 febbraio 2022 il Consiglio federale ha posto in consultazione un progetto con tali finalità.
Tavola rotonda sull’energia idroelettrica
I rappresentanti dei principali operatori del settore idroelettrico si sono riuniti in una tavola rotonda per la firma di una dichiarazione congiunta. Tale dichiarazione contiene un elenco dei 15 progetti più promettenti per gli impianti ad accumulazione. Con la realizzazione di questi progetti si potrebbe incrementare di 2 TWh la produzione delle centrali idroelettriche ad accumulazione entro il 2040.
Due tipi di riserve di energia per affrontare eccezionali difficoltà di approvvigionamento
Nella sua seduta del 16 febbraio 2022 il Consiglio federale ha deciso una serie di misure volte a rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico. Ha incaricato il DATEC di elaborare le disposizioni necessarie per la costruzione e l'esercizio di centrali a gas destinate a far fronte ai picchi di carico. Le centrali a gas dovranno essere disponibili in caso di situazioni straordinarie di carenza e dovranno operare in modo neutro sotto il profilo climatico. Il Consiglio federale prevede inoltre di creare una riserva di energia idroelettrica già nell'inverno 2022/23. Queste riserve potranno rafforzare la produzione di energia elettrica in particolare durante i mesi invernali. Nelle sue decisioni odierne, il Consiglio federale si basa sul piano per fronteggiare i picchi di carico con centrali a gas elaborato dalla Commissione federale dell'energia elettrica ElCom, che prevede, come misura atta a integrare la riserva di energia idroelettrica, la costruzione di due o tre centrali a gas.
Il Consiglio federale non intende tuttavia puntare solo sulla produzione, sta infatti preparando anche misure volte a garantire un impiego più efficiente dell'energia elettrica. Il Governo, tra l'altro, vuole mettere a disposizione degli incentivi supplementari affinché i riscaldamenti elettrici inefficienti siano sostituiti rapidamente con sistemi di riscaldamento efficienti e rispettosi del clima. Questa misura deve essere concretizzata con i Cantoni. Infine, sarà necessario inasprire i requisiti minimi di efficienza per gli apparecchi elettrici.
Sicurezza dell'approvvigionamento nel contesto internazionale
Forum pentalaterale dell'energia
A dicembre 2021 la Svizzera, insieme a 6 Paesi dell'UE (Forum pentalaterale dell'energia), tra cui Germania, Francia e Austria, ha firmato una dichiarazione d'intenti comune per la prevenzione delle crisi nel settore dell'elettricità. L'accordo punta a una stretta collaborazione.
Trattative tecniche tra i gestori di rete
Una rete stabile è importante per un approvvigionamento elettrico sicuro. La società nazionale di rete Swissgrid assicura l'esercizio sicuro della rete di trasporto della Svizzera. La rete elettrica svizzera è strettamente collegata a quella europea. È quindi importante che la Svizzera venga inclusa nei calcoli delle capacità per il commercio transfrontaliero di elettricità. Ciò non è più garantito dalla nuova normativa UE. Nel dicembre 2021 Swissgrid è riuscita ad assicurare una maggiore sicurezza della rete elettrica svizzera sul confine meridionale del Paese, grazie alla firma di un accordo tecnico, vale a dire un contratto di diritto privato con l'importante zona di calcolo della capacità «Italy North», che dovrà però essere riapprovato ogni anno dai regolatori dei Paesi UE.
Rapporti di ElCom e Swissgrid sul tema della sicurezza dell'approvvigionamento elettrico
Su incarico del Consiglio federale, la ElCom e la società nazionale di rete Swissgrid hanno analizzato gli effetti del mancato accordo con l'UE nel settore elettrico e hanno elaborato alcune misure che potrebbero essere attuate a breve e medio termine per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e la stabilità della rete. Sullo sfondo di queste analisi il Consiglio federale porta avanti la pianificazione delle misure preventive volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico.
Piano di salvataggio per le aziende elettriche di rilevanza sistemica
La guerra in Ucraina sta causando forti aumenti dei prezzi. Le aziende elettriche hanno pertanto bisogno di maggiori mezzi finanziari per assicurare le prestazioni di garanzia nel commercio di energia elettrica. Aumenta di conseguenza il loro fabbisogno di liquidità. In caso di insolvenza incontrollata di una grande azienda, la sicurezza dell’approvvigionamento in Svizzera potrebbe essere a rischio e si innescherebbe una reazione a catena. Il Consiglio federale vuole impedire che un tale scenario si avveri. Ha quindi deciso di mettere a punto un piano di salvataggio per le aziende elettriche di rilevanza sistemica.
Qual è lo scopo del piano di salvataggio?
Dalla fine del 2021 i prezzi sui mercati dell'energia sono notevolmente aumentati. La guerra in Ucraina ha inasprito questa tendenza. Di conseguenza, aumenta considerevolmente il fabbisogno di liquidità delle aziende attive nel commercio di energia elettrica. Sebbene le aziende elettriche svizzere siano solide, nel peggiore dei casi potrebbe verificarsi una reazione a catena incontrollabile che metterebbe a rischio la liquidità di aziende elettriche di rilevanza sistemica e, di conseguenza, anche l'approvvigionamento elettrico svizzero. Le conseguenze di un blackout prolungato sarebbero devastanti. Con il piano di salvataggio per le imprese di rilevanza sistemica, il Consiglio federale intende evitare questo scenario «worst case». Un approvvigionamento elettrico sicuro e di buona qualità è essenziale per la nostra popolazione e la nostra economia.
Che cosa può innescare una reazione a catena?
Le impennate straordinarie dei prezzi sui mercati europei dell'energia comportano rischi notevolmente più elevati per i crediti e le prestazioni di garanzia delle aziende elettriche svizzere e quindi per la loro liquidità. Nel caso di un brusco incremento dei prezzi, ad esempio a seguito del blocco delle forniture di gas da parte della Russia, della rinuncia dell'Europa a questa materia prima o di una grave penuria delle forniture materiali di gas, il fabbisogno di liquidità della aziende elettriche può aumentare in breve tempo fino al punto che esse non possono più assicurare tempestivamente sufficienti garanzie. Questo può avere come conseguenza un'insolvenza incontrollata di un'azienda di rilevanza sistemica.
La legge federale urgente concernente un piano di salvataggio offre una soluzione per far fronte allo scenario peggiore. Durante altre crisi il Consiglio federale è dovuto intervenire con il diritto di necessità, una decisione che intende ora evitare per quanto possibile. La legge federale urgente garantisce che il Parlamento possa essere coinvolto, contribuendo quindi anche a definire le condizioni di sostegno. Inoltre la Confederazione rende trasparenti le condizioni per la concessione degli aiuti statali.
Quali sono gli elementi principali del piano di salvataggio?
- Vengono sostenute soltanto le aziende elettriche di rilevanza sistemica.
- Il sostegno da parte della Confederazione è sussidiario; in primo luogo sono chiamati ad agire le aziende stesse e gli investitori che forniscono capitale proprio e di terzi.
- Si applicano condizioni severe, tra cui prescrizioni sulla trasparenza, una rimunerazione a condizioni di mercato dei mutui più un supplemento di rischio e il divieto di distribuzione di dividendi.
- Sono previsti mutui diretti della Confederazione per un importo massimo di 10 miliardi di franchi.
Quali sono le aziende elettriche considerate di rilevanza sistemica?
Si tratta di imprese svizzere che rappresentano una quota significativa nel parco degli impianti di produzione e nella commercializzazione dell'elettricità. La legge definisce le imprese che soddisfano questa condizione. Il criterio adottato è una potenza elettrica installata in Svizzera di almeno 1200 megawatt. Tra queste aziende vi sono la Axpo Holding SA, la Alpiq Holding SA e la BKW SA. La ElCom può definire aziende di rilevanza sistemica altre imprese aventi una minore potenza elettrica installata, purché esse siano in particolare fortemente interconnesse e rilevanti per l'economia.
Chi è responsabile delle altre aziende di approvvigionamento elettrico?
Nel caso delle aziende elettriche che non sono di rilevanza sistemica sono responsabili i proprietari. A questi ultimi spetta assicurare la liquidità e il capitale necessari. Se una di tali aziende dovesse cessare l'attività, sarà sostituita da una concorrente.
In caso di fallimento, una centrale elettrica potrebbe semplicemente continuare la propria attività?
Nel caso ideale sì, nel caso peggiore non è da escludere tuttavia una cessazione delle attività che potrebbe avere conseguenze sull'approvvigionamento elettrico in Svizzera. Attualmente non esistono ancora piani aziendali sufficienti finalizzati a garantire la continuità della produzione e della distribuzione di energia elettrica anche in caso di illiquidità dell'azienda. Per questo motivo il Consiglio federale intende agire in modo preventivo. In linea di principio, le prestazioni delle aziende elettriche di rilevanza sistemica sono indispensabili per l'economia. Se non possono essere riprese in tempo utile (per il mercato elettrico ciò significa entro poche ore) da altri operatori del mercato, in certi casi l'approvvigionamento elettrico potrebbe non più essere garantito in tutto il Paese.
Non dovrebbero essere chiamati in causa in primo luogo i proprietari e in particolare i Cantoni?
I principali responsabili dell'approvvigionamento rimangono in primo luogo le aziende elettriche e i rispettivi proprietari. Il piano di salvataggio interviene solo a titolo sussidiario e solo in caso di sviluppi straordinari del mercato, quando vi è il rischio immediato di insolvenza o indebitamento eccessivo. Se, in caso di fallimento di un'azienda, non è garantita la sicurezza dell'approvvigionamento, la Confederazione deve intervenire. Molti Cantoni non sono in grado di reperire liquidità così ingenti in poco tempo. I Cantoni devono tuttavia rimborsare alla Confederazione la metà delle eventuali perdite sui mutui.
A quali condizioni sono vincolati gli aiuti federali?
- La partecipazione al piano di salvataggio non è facoltativa: le aziende elettriche di rilevanza sistemica vi sono assoggettate per legge.
- Le condizioni per il sostegno da parte della Confederazione sono molto severe. Esse comprendono, tra l'altro, prescrizioni sulla trasparenza, una rimunerazione a condizioni di mercato dei mutui più un supplemento di rischio e il divieto di distribuzione di dividendi. I mutui sono rimunerati a condizioni di mercato, con un supplemento di rischio compreso fra il 4 e il 10 per cento. La severità delle condizioni esprime il fatto che il piano di salvataggio è disponibile solo per situazioni estreme. Le imprese assoggettate pagano inoltre un importo forfettario annuale a copertura perlomeno parziale dei costi per la messa a disposizione del piano di salvataggio.
- Le aziende elettriche di rilevanza sistemica possono concordare in anticipo con la Confederazione le condizioni per un mutuo di cui usufruire a titolo sussidiario in una situazione di crisi, perché in caso di emergenza l'aiuto deve essere disponibile entro 48 ore.
- La legge rimarrà in vigore fino alla fine del 2026. Successivamente, dovrà essere adottata una serie di misure in grado di rendere il settore elettrico più resiliente in caso di crisi e il piano di salvataggio superfluo. Queste misure includeranno prescrizioni per garantire in ogni momento la continuità di funzioni importanti come la produzione di elettricità (Business Continuity Management), una legge sull'integrità e la trasparenza del commercio all'ingrosso di elettricità e gas, così come eventuali requisiti sulla liquidità e la capitalizzazione delle aziende.
- I Cantoni devono rimborsare alla Confederazione la metà delle eventuali perdite sui mutui. La quota dei singoli Cantoni corrisponde alla loro quota del PIL. In cambio, essi ricevono il 50 per cento delle entrate generate dal supplemento di rischio.
Perché il piano salvataggio è obbligatorio per le aziende di rilevanza sistemica?
Le aziende del mercato elettrico sono strettamente collegate tra loro. Se manca la corrente il nostro Paese si paralizza. Il Consiglio federale non ritiene che un assoggettamento puramente volontario delle imprese di rilevanza sistemica sia un'opzione praticabile, perché potrebbero verificarsi situazioni in cui tali imprese non sono più in grado di raccogliere da sole in tempo utile la liquidità necessaria e il loro fallimento potrebbe portare a reazioni a catena e persino a un collasso del sistema. Il Governo propone tuttavia che un'impresa di rilevanza sistemica possa in larga misura essere esclusa dal campo di applicazione della legge se può contare, in termini di liquidità, su un sostegno cantonale equivalente a quello previsto dalla norma federale.
Sono previste a lungo termine altre misure?
Il piano di salvataggio è un provvedimento temporaneo a breve termine. La Confederazione prevede di adottare altre misure, al fine di garantire a lungo termine un approvvigionamento elettrico sicuro e di buona qualità nonché di rendere i gruppi energetici più resilienti:
- prescrizioni sulla trasparenza per i grandi produttori di energia elettrica, in modo da riconoscere per tempo problemi di liquidità (le cosiddette prescrizioni Remit: Regulation on Wholesale Energy Market Integrity and Transparency). Il Consiglio federale si attende che le aziende applichino fin da subito e volontariamente tali prescrizioni. Si tratta di informazioni che devono essere trasmesse alla ElCom, in modo che quest'ultima sia in grado di prevedere meglio le difficoltà e avere una visione d'insieme della situazione. Il Consiglio federale ha intenzione in un secondo momento di integrare queste prescrizioni sulla trasparenza in una legge;
- affinché sia possibile continuare a produrre energia elettrica anche in caso di fallimento, sono necessarie direttive per il mantenimento di importanti funzioni (il cosiddetto Business Continuity Management BCM). Anche queste sono attualmente in fase di elaborazione e saranno sottoposte al Parlamento;
- sono allo studio prescrizioni in materia di capitale proprio e di liquidità, analogamente a quelle applicate attualmente alle banche (Remit +). Tali regole potrebbero in futuro sostituire la legge federale urgente concernente il piano di salvataggio.