Pubblicato il 9 febbraio 2025

Iniziativa per la responsabilità ambientale

L'iniziativa popolare «Per un’economia responsabile entro i limiti del pianeta (Iniziativa per la responsabilità ambientale)» chiedeva che le attività economiche consumassero risorse ed emettessero sostanze nocive soltanto nella misura in cui le basi naturali della vita fossero conservate. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno riconosciuto la necessità di preservare le risorse naturali. Tuttavia, quanto proposto dall’iniziativa è risultato eccessivo, in quanto avrebbe comportato l’introduzione di numerose nuove prescrizioni e divieti per la popolazione e l’economia. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno quindi raccomandato di respingere l'iniziativa. Il Popolo ha seguito la raccomandazione e il 9 febbraio 2025 ha respinto l'Iniziativa per la responsabilità ambientale con il 69,8 per cento di voti.

L'accettazione dell’iniziativa avrebbe comportato misure per la protezione del clima molto più severe. Il consumo d’acqua, l’utilizzazione del suolo e i consumi interni sarebbero stati limitati, con ripercussioni sullo stile di vita della popolazione.

Il seguente dossier, contenente documenti pubblicati in vista della votazione, non viene più aggiornato (Stato: 9 febbraio 2025).

Risultati della votazione e conferenza stampa

Informazioni attuali:

Principi della politica ambientale

Economia e consumo (Sito web dell'Ufficio federale dell'ambiente UFAM)

Video in lingua dei segni: Iniziativa per la responsabilità ambientale

La Costituzione federale dispone che la Confederazione s’impegni per la conservazione duratura delle basi naturali della vita. Il Consiglio federale e il Parlamento assolvono questo compito adottando diverse misure riguardanti, ad esempio, il clima, l’economia circolare o le energie rinnovabili. Questi temi sono anche al centro della Strategia per uno sviluppo sostenibile 2030 del Consiglio federale. Inoltre, la Svizzera s’impegna anche a livello internazionale per la protezione delle risorse naturali. Oggi le risorse naturali sono impiegate in maniera più efficiente e i consumi pro capite hanno nel complesso un impatto sull’ambiente minore rispetto a vent’anni fa.

Nonostante questi progressi, sia in Svizzera sia all’estero le basi naturali della vita come l’acqua, il suolo e l’aria continuano a essere sfruttate intensamente, e spesso con un’intensità tale da non riuscire più a rigenerarsi. Questa situazione può avere ripercussioni negative sulle nostre condizioni di vita.

Contenuto dell’iniziativa

L’iniziativa per la responsabilità ambientale chiede che l’economia svizzera nel suo complesso operi in un contesto tale da garantire la capacità di rinnovamento della natura; le attività economiche dovrebbero pertanto consumare risorse ed emettere sostanze nocive esclusivamente nei limiti della capacità di rinnovamento della natura.

L’iniziativa chiede inoltre che, entro dieci anni, i consumi svizzeri non superino più i limiti del pianeta, in particolare nei seguenti settori: cambiamento climatico, perdita di biodiversità, consumo d’acqua, utilizzazione del suolo e immissione di azoto e fosforo.

Quali sono i limiti del pianeta?

Con «limiti del pianeta» si definiscono i limiti superati i quali le risorse naturali della Terra, in determinati settori ambientali come il clima o la biodiversità, non sono più in grado di rigenerarsi.

• Scheda informativa sull’iniziativa per la responsabilità ambientale

  PDF113.98 kB9 gennaio 2025

Possibili conseguenze in caso di adozione dell’iniziativa

L’iniziativa non specifica le misure necessarie per la sua attuazione. Tuttavia è prevedibile che questa richiederà prescrizioni, divieti e incentivi, che avranno ripercussioni sullo stile di vita della popolazione. Rispetto ad oggi l’offerta di prodotti e servizi si ridurrebbe e i consumi andrebbero limitati, soprattutto in settori di particolare rilevanza ambientale come quelli dell’alimentazione, dell’alloggio e della mobilità. In generale, è probabile che i costi di produzione aumentino, incidendo negativamente sulla competitività di molte aziende.

Argomenti del Consiglio federale e del Parlamento

Il Consiglio federale e il Parlamento riconoscono la necessità di preservare le risorse naturali. Per questo motivo, da decenni attribuiscono grande importanza alla protezione dell’ambiente e intendono proseguire con questo approccio dimostratosi valido. Per contro, quanto proposto dall’iniziativa è eccessivo e avrebbe ripercussioni di ampia portata per la popolazione e l’economia. Il Consiglio federale e il Parlamento respingono il progetto, in particolare per i motivi esposti qui di seguito:

• Prescrizioni e divieti

  L’iniziativa inciderebbe drasticamente sullo stile di vita della popolazione. La Confederazione e i Cantoni dovrebbero intervenire e limitare rapidamente i consumi adottando prescrizioni, divieti, incentivi e altre misure di ampia portata.

• Rinuncia ai consumi

  Le prescrizioni e i divieti non riguarderebbero solo l’acquisto di nuovi utensili, dispositivi o abiti, ma anche le nostre abitudini in fatto di alloggio, alimentazione e mobilità nonché il modo in cui trascorriamo il tempo libero e le vacanze. Si dovrebbe rinunciare a molte cose considerate oggi parte dell’usuale standard di vita svizzero.
  

• Indebolimento della piazza economica

  L’iniziativa potrebbe indebolire sensibilmente la piazza economica svizzera. Molte aziende dovrebbero adeguare la loro produzione o non potrebbero più produrre determinati beni. Vi è il rischio che il mercato di vendita svizzero diventi meno attrattivo e che le aziende si trasferiscano all’estero, con una conseguente perdita di posti di lavoro. Anche la posizione della Svizzera quale partner commerciale internazionale ne risulterebbe indebolita.
  

• Difficilmente sostenibile dal punto di vista sociale

  L’iniziativa causerebbe un aumento del prezzo di numerosi prodotti, a scapito soprattutto delle persone con redditi modesti. Sarebbe praticamente impossibile mitigare queste conseguenze senza gravare sulle finanze pubbliche. La sostenibilità sociale richiesta dall’iniziativa sarebbe pertanto difficilmente attuabile.
  

• Termine stretto

  Dato che l’iniziativa prevede un termine di soli dieci anni per la sua attuazione, occorrerebbe adottare rapidamente un gran numero di misure. In questo breve lasso di tempo sarebbe difficile elaborare soluzioni ragionevolmente esigibili e in grado di raccogliere il consenso della maggioranza.
  

• Prospettiva unilaterale

  La Costituzione contiene già disposizioni equilibrate per la promozione della sostenibilità che accordano al legislatore un certo margine di manovra. L’iniziativa è invece unilaterale e si limita a proteggere l’ambiente.
  

• Necessità di un approccio coordinato

  La Svizzera s’impegna nel quadro di accordi internazionali a favore di un’azione coordinata a livello mondiale per la protezione dell’ambiente e del clima. Questo approccio si è finora dimostrato valido. Una riduzione drastica dei consumi nella sola Svizzera non avrebbe praticamente alcun impatto sulla situazione ambientale mondiale.
  

Opuscolo delle spiegazioni di voto con gli argomenti del Consiglio federale e del comitato d’iniziativa (PDF)