Pacchetto di misure a favore dei media

Il Consiglio federale e il Parlamento hanno elaborato un pacchetto di misure a favore dei media per rafforzare i giornali nazionali, le radio locali, le televisioni regionali e i media online. Il 13 febbraio 2022 tale pacchetto di misure è stato respinto dall'elettorato svizzero. Dal punto di vista giuridico, tutto rimane quindi come prima.

l seguente dossier, contenente documenti pubblicati in vista della votazione, non viene più aggiornato (Stato: 13 febbraio 2022).

L’essenziale in breve

Video in lingua dei segni

Entrate pubblicitarie in calo e riduzione delle testate

I media versano in difficoltà finanziarie: gli introiti della pubblicità confluiscono in misura sempre maggiore nelle casse di grandi piattaforme Internet internazionali. Molti giornali sono scomparsi. Inoltre, nel contempo, diminuiscono le entrate dovute alla vendita di abbonamenti e la disponibilità a pagare per i contenuti mediatici su Internet è esigua. Anche le stazioni radiofoniche e televisive private perdono entrate pubblicitarie. Ciò va a scapito dell'informazione regionale e locale.

Introiti pubblicitari dei media svizzeri in milioni di franchi
A seguito della difficile situazione economica, in Svizzera numerose testate giornalistiche hanno dovuto cessare l'attività e dal 2003 sono scomparsi più di 70 giornali.

Strumenti consolidati

Il pacchetto di misure permette di mantenere anche in futuro la copertura mediatica in tutte le regioni e lingue nazionali. La popolazione di tutta la Svizzera trae vantaggio da servizi giornalistici diversificati. Consiglio federale e Parlamento puntano su strumenti consolidati, come il pacchetto di misure a favore dei media.

Giornali e media in linea

Tra gli strumenti consolidati rientrano la riduzione sui prezzi di distribuzione per i quotidiani e settimanali in abbonamento nonché per la stampa associativa e delle fondazioni. Già oggi la Confederazione rende più economica la distibuzione a domicilio, assumendosi una parte dei costi. Le case editrici nazionali possono così investire più denaro nel lavoro redazionale.

Secondo i dati del 2020, quasi l'80 per cento del sostegno è andato a beneficio di giornali di piccole e medie dimensioni come il Corriere del Ticino, la Tessiner Zeitung, La Gruyère, Le Courrier, l'Engadiner Post, la Simmental Zeitung o il Willisauer Bote. Nella distribuzione dei giornali delle tre maggiori case mediatiche – Ringier, Tamedia e CH-Media – è andato soltanto circa il 20 per cento dei fondi. La riduzione sul prezzo di distribuzione è andata soprattutto a testate come l'Appenzeller Zeitung, l'Obwaldner Zeitung, l'Oltner Tagblatt, la Tribune de Genève, la Berner Zeitung Emmental, il Landboten, lo Zürcher Unterländer e la Limmattaler Zeitung

Nella distribuzione dei giornali delle tre maggiori case mediatiche - Ringier, Tamedia CH-Media – è andato soltanto circa il 20 per cento dei fondi.

Grazie al pacchetto di misure, la riduzione del prezzo di distribuzione viene ora aumentata ed estesa a più giornali. Anche in futuro la maggior parte degli aiuti continuerà ad andare alle piccole e medie case editrici. Un maggiore sostegno è pure previsto per la stampa associativa. Già oggi, ad esempio, beneficiano di un sostegno la Bauernzeitung, l'Agri, la Gewerbezeitung, il Berghilfe Magazin, le riviste del TCS e del WWF nonché di Chiese, opere di soccorso e associazioni sportive e culturali.

Il pacchetto di misure prevede anche la riduzione del costo della distribuzione mattutina; visto che chi sceglie di abbonarsi a un giornale, lo legge volentieri la mattina presto. Inoltre, è previsto l'aumento del sostegno alle emittenti radiofoniche locali private e alle emittenti televisive regionali nonché la promozione dei media in linea nazionali. Le misure sono concepite in modo tale che i giornali di piccole e medie dimensioni e i media in linea ne traggano maggiore profitto (degressione). In questo modo è possibile rafforzare la copertura mediatica nelle regioni rurali e nelle città più piccole.

Radio locali e televisioni regionali

Emittenti radiofoniche locali private e emittenti televisive regionali trasmettono ogni giorno servizi giornalistici su politica, economia, cultura, società e sport delle rispettive regioni e per questo servizio pubblico ricevono contributi sin dalla metà degli anni Novanta.

La cartina mostra le radio locali e le televisioni regionali che già oggi beneficiano di un sostegno. Con il pacchetto di misure, il sostegno può essere aumentato di un massimo di 28 milioni di franchi all'anno. Il finanziamento proviene dal canone radiotelevisivo 

Cartina che mostra quali stazioni radio locali e televisione regionale che già oggi beneficiano di un sostegno

Misure per tutti i media

Il testo di legge in votazione comprende diverse misure a vantaggio del panorama mediatico in generale, tra cui in particolare il sostegno alle agenzie di stampa, che mettono a disposizione di altri media informazioni da tutta la Svizzera, e il potenziamento della formazione, anche continua, di giornalisti.

Finanziamento

Per il pacchetto di misure è previsto in totale un massimo di 151 milioni di franchi. Il finanziamento è garantito dai proventi dell'attuale canone radiotelevisivo e attraverso il bilancio federale. Non sono previste nuove tasse. Le riduzioni del costo della distribuzione e il sostegno ai media in linea nazionali sono inoltre limitati nel tempo e decadono dopo sette anni.

Misure a favore dei media in milioni di franchi all'anno

Argomenti del Consiglio federale

Il pacchetto di misure permette di mantenere anche in futuro una copertura mediatica in tutte le regioni e lingue nazionali, con giornali regionali ed emittenti radiofoniche locali. La popolazione trae vantaggio da servizi giornalistici diversificati. L'informazione è importante per la coesione sociale e vitale per la nostra democrazia diretta. La legge rafforza i media locali e di tutta la Svizzera.

Consiglio federale e Parlamento raccomandano di accettare il pacchetto di misure a favore dei media del nostro Paese, in particolare per le ragioni seguenti:

Indipendenza dei media

L'indipendenza dei media è mantenuta e continua a essere garantita dalla Costituzione federale. Le autorità non possono influenzare i contenuti degli articoli e delle trasmissioni. La legge in votazione conferma la consolidata politica mediatica. In Svizzera, i professionisti dei media riferiscono liberamente e con senso critico.

Interviste e documenti

Interviste con la consigliera federale Simonetta Sommaruga, articoli sull'oggetto in votazione e documenti sul tema (testo in votazione, schede informative, comunicati stampa)

Domande e risposte

Le domande più frequenti concernenti la legge federale su un pacchetto di misure a favore dei media

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