Politica dei media
Data la sua democrazia diretta, la Svizzera ha bisogno di avere un sistema mediatico performante e variegato che informi la popolazione e promuova la libera formazione delle opinioni. L’obiettivo della politica dei media è creare condizioni quadro idonee in tal senso.
Servizio pubblico
In un mondo mediatico digitalizzato e frammentato, un buon servizio pubblico è un punto di riferimento più importante che mai per la democrazia. Le offerte radiotelevisive private senza mandato di prestazioni e senza partecipazione al canone sono incentrate in primis sull’intrattenimento e, a differenza delle offerte del servizio pubblico, propongono poche informazioni politiche di base o diffusione di cultura e istruzione. Il servizio pubblico, dal canto suo, ha una funzione integrativa, ovvero quella di coinvolgere nei programmi le diverse comunità linguistiche, religioni, generazioni, persone con retroterra migratorio e altri gruppi sociali.
Canone radiotelevisivo (H3)
Il canone radiotelevisivo consente di finanziare, oltre a emittenti radiotelevisive locali private, principalmente i programmi della SSR. In compenso la SSR è tenuta per legge ad adempiere un particolare mandato sociale all’insegna del servizio pubblico: i suoi programmi devono raggiungere l’insieme della popolazione in tutte le regioni linguistiche e devono contribuire all’istruzione, alla libera formazione delle opinioni, allo sviluppo culturale e all’intrattenimento.
Iniziativa SSR (Votazione il 8 marzo 2026)
Il 10 agosto 2023 è stata depositata l’iniziativa popolare «200 franchi bastano!». Questa chiedeva che l’onere a carico delle economie domestiche scendesse da 335 a 200 franchi e che le imprese fossero tutte esonerate dall’obbligo di pagare il canone. Il Consiglio federale ha respinto tale iniziativa ritenendo che avrebbe effetti di vasta portata sull’offerta giornalistica e sul radicamento regionale della SSR. Tuttavia, intende sgravare finanziariamente le economie domestiche e le imprese:
- Nel 2027 per le economie domestiche il canone sarà ridotto da 335 a 312 franchi e dal 2029 da 312 franchi fino a raggiungere il valore obiettivo di 300 franchi.
- Nel 2027 il limite per l’obbligo delle imprese assoggettate all’IVA di pagare il canone passerà dall’attuale mezzo milione a 1,2 milioni di franchi: circa l’80% delle imprese sarà quindi esentato dal canone.
Comunicato stampa del Consiglio federale (19.06.2024)
Sovvenzione per la stampa
Nella sessione primaverile del 2025 il Parlamento ha deciso un ampliamento del sostegno indiretto alla stampa. Primo: la Confederazione dovrà aumentare di 10 milioni di franchi il contributo per la distribuzione regolare della stampa locale e regionale, portandolo a 40 milioni di franchi all’anno. Secondo: anche il recapito mattutino dei quotidiani e settimanali in abbonamento beneficerà di un sostegno, pari a 25 milioni di franchi all’anno. L’importo del sostegno alla stampa associativa e delle fondazioni non subirà variazioni. In futuro la riduzione sarà concessa anche per la distribuzione effettuata da organizzazioni di recapito private. Queste misure sono limitate a sette anni, dopodiché verrà ripristinato lo status quo.
15.10.2025
Aumento del sostegno alla stampa regionale e locale
Decisione del Parlamento sull'adeguamento del sostegno indiretto alla stampa, 21.03.2025
Sovvenzione per la stampa (Sito web dell' Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM))
Altri sostegni ai media
I media tradizionali sono meno utilizzati e le relative entrate pubblicitarie sono in calo, mentre per i media online non è previsto un sostegno finanziario. Per mantenere la pluralità del paesaggio mediatico svizzero, il Consiglio federale si concentra su un sostegno ai media orientato al futuro e indipendente dal canale di diffusione. Le sue proposte a tal fine sono illustrate nel rapporto del 21 febbraio 2024 in adempimento di un postulato.
21 febbraio 2024
Sostegno ai media indipendente dal canale di diffusione: proposte del Consiglio federale
Indice
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Ufficio federale competente
Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM
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