Nel corso del suo mandato, la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha avuto l'opportunità di incontrare molte persone interessanti. Persone con i più svariati desideri e le più svariate esigenze. Persone di varia provenienza e con prospettive future differenti. Persone lontane dalla luce dei riflettori. Qui invece diventano protagonisti: «In questo spazio offro ogni settimana a queste persone la possibilità di esprimere un desiderio, una speranza o un punto di vista.»
Video
Panoramica di tutti gli incontri
«Nessuno avrebbe mai immaginato la portata della crisi del coronavirus, che ha indebolito fortemente l’economia e resa insicura la popolazione. Auspico che si traggano i dovuti insegnamenti da questa crisi e che li si condivida con gli ambienti economici e la società affinché si riconquisti fiducia quanto prima nel nostro sistema, a partire dalla semplice quotidianità fino alla gestione di grandi e complessi progetti.» Nicole Loeb, delegata del consiglio di amministrazione del gruppo bernese Loeb Holding AG
«La crisi del coronavirus ha liberato forze straordinarie e portato alla designazione di una task force scientifica. Auspico che questo dialogo intensificato tra politica e scienza continui anche in vista del cambiamento climatico e di ulteriori sfide.» Joël Mesot, presidente del Politecnico federale di Zurigo
«Grazie al forte impeto della Rivoluzione della dignità (2014) la decentralizzazione, la democrazia digitale e la digitalizzazione sono diventati elementi importanti con cui costruire un’Ucraina più trasparente, equa, sostenibile e innovativa. Mi auguro che nonostante tutte le sfide attuali, tali cambiamenti diventino irreversibili e che trasformino il mio Paese in un vero laboratorio di innovazioni!» Ilona Postemska, National Programme Officer all’Ambasciata di Svizzera in Ucraina
«È stato un periodo accompagnato da paure ma anche da gioie: da dubbi e da paure di non riuscire a soddisfare tutte le richieste e da gioie per aver svolto un buon lavoro. Spesso i volti soddisfatti e riconoscenti dei nostri clienti erano come un raggio di sole che alleviava le intense giornate di lavoro quotidiano. Personalmente però penso che bisogna continuare a essere prudenti!» Judith Schnider, responsabile del negozio Volg di Laax
«La fatica, il dolore e la sofferenza aprono tante domande: il desiderio che è nato in questi mesi è che la speranza non sia un generico «andrà tutto bene» ma nasca da ciò che dà significato e consistenza alla vita anche nelle situazioni più difficili e che la gratitudine sia il modo abituale di guardare all’altro e alla realtà.» Rita Monotti, medico, Primario di medicina Interna, Ospedale La Carità, Locarno
«Negli ultimi 30 anni, ho assistito ad un grande sviluppo dei trasporti pubblici nel nostro paese. Con l’apertura della galleria di base del San Gottardo e con la galleria di base del monte Ceneri si sono aggiunti due tasselli molto importanti alla nostra rete ferroviaria. La mia speranza è che il lavoro e l’impegno delle tante persone che hanno realizzato tutto ciò possa giovare ai nostri figli e all’ambiente in maniera significativa.» Arcangelo Ruperto, macchinista, Bellinzona
«Come guida di cantiere per il progetto AlpTransit, ho avuto la fortuna di poter incontrare e interagire con migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. A causa della crisi del coronavirus, oggi non è più possibile. Mi auguro che la gente possa presto riprendere a viaggiare e a incontrare altre persone senza paura e che i nostri giovani abbiano un futuro mobile e sereno.» Davor Turkovic, guida di cantiere AlpTransit
«Suonare il corno delle Alpi mi aiuta ad avvicinarmi maggiormente alla cultura Svizzera e per me è stato un onore poter suonare fuori dalle case per anziani anche durante il periodo coronavirus potendo così alleggerire ai più bisognosi, gli anziani, il difficile periodo di lockdown.» Catia Conti, suonatrice del corno delle Alpi
«Le montagne, i fiumi, i laghi, la neve e quel che resta dei ghiacciai, i fiori, gli alberi e gli animali sono i nostri beni più preziosi. Il corno delle alpi ne è il simbolo. Il suo suono e le sue melodie sono un’espressione di gratitudine, un inno alla bellezza e una speranza di fermare l’indifferenza dell’uomo. Vivere apprezzando la semplicità della natura è una garanzia di felicità.» Claudia Mazzucchelli, suonatrice del corno delle Alpi