Il 21 e il 22 novembre 2024 il consigliere federale Albert Rösti ha rappresentato la Svizzera alla 29a Conferenza dell’ONU sul clima (COP29), che si è tenuta a Baku (Azerbaigian). Alla Conferenza la Svizzera si è impegnata a favore di un allargamento del finanziamento, in particolare tramite i Paesi con elevate emissioni di CO2. L’obiettivo è mobilizzare fondi per aiutare i Paesi più bisognosi ad affrontare i danni causati dal cambiamento climatico. Tutti i Paesi devono contribuire in base alle proprie possibilità.
1.5 Degree Pledge
La Svizzera appoggia l’iniziativa «1.5 Degree Pledge», che esorta i Paesi a proporre obiettivi climatici conformi all’«obiettivo di 1,5 gradi». Nel suo intervento di oggi alla COP29 in merito a questa iniziativa il consigliere federale Albert Rösti ha sottolineato che gli obiettivi di protezione climatica possono essere raggiunti solo attraverso l’adozione di misure da parte dell’intera comunità mondiale.
Environmental Integrity Group
Il 21 novembre il consigliere federale Rösti ha guidato l’Environmental Integrity Group (Georgia, Liechtenstein, Messico, Principato di Monaco, Corea del Sud, Svizzera), la cui presidenza è affidata alla Svizzera.
Colloqui bilaterali
Il 21 e il 22 novembre si sono svolti diversi colloqui bilaterali, tra cui quello con il ministro norvegese dell’ambiente Tore Onshuus Sandvik. Durante i colloqui si è discusso anche delle possibilità di compensazione delle emissioni di CO2 della Svizzera nei Paesi partner. A questo scopo la Svizzera ha concluso accordi con 13 Paesi. Grazie alla compensazione all’estero possono essere raggiunti gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima.
Bilancio
L’Accordo di Parigi obbliga tutti gli Stati a compiere passi concreti per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Alla COP29 sono state adottate risoluzioni per l’attuazione dell’Accordo di Parigi; un tema importante è stato il nuovo obiettivo finanziario collettivo. I Paesi hanno trovato un’intesa su un nuovo obiettivo finanziario collettivo, da raggiungere entro il 2035, pari a 300 miliardi di dollari all’anno. La Svizzera si è impegnata affinché tutti i Paesi che sono in condizione di farlo partecipino al nuovo obiettivo di finanziamento, in particolare gli Stati con elevate emissioni di gas serra. I fondi pubblici mobilitati in tal modo a favore della riduzione delle emissioni e dell’adeguamento ai cambiamenti climatici dovranno essere utilizzati nei Paesi più poveri. Con oltre 700 milioni di franchi l’anno, già oggi la Svizzera rispetta in misura più che proporzionale il suo impegno assunto nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima. Anche le aziende svizzere stanno dando un contributo importante con le loro tecnologie.
Alla COP29 sono state inoltre finalizzate norme per il meccanismo di mercato. Tale meccanismo consente ai Paesi di computare a favore del proprio obiettivo climatico la riduzione di emissioni conseguita grazie all’attuazione di progetti di protezione climatica all’estero. A questo scopo la Svizzera ha firmato contratti con 13 Stati.
Politica climatica della Svizzera
- Nuovi obiettivi climatici:la Svizzera presenterà i propri obiettivi climatici nazionali per il 2035 entro la prossima primavera.
- Zero emissioni nette entro il 2050:con la nuova legge sul clima, approvata dal Popolo, la Svizzera ha fissato alcuni traguardi fondamentali per il settore degli edifici, dei trasporti e dell’industria.
- Energie rinnovabili:la legge sull’approvvigionamento elettrico, approvata dal Popolo, intende potenziare in modo significativo le energie rinnovabili.