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Pubblicato il 11 settembre 2025

Protezione del clima

Le temperature aumentano in tutto il pianeta. La Svizzera è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici, visto che nelle Alpi le temperature aumentano a velocità doppia rispetto alla media mondiale. Le conseguenze dei cambiamenti climatici si fanno sentire in modo chiaro: i ghiacciai si sciolgono, in estate l’acqua scarseggia, le ondate di calore mettono a rischio la salute e le forti precipitazioni causano inondazioni e colate detritiche.

Politica climatica nazionale

Il riscaldamento climatico è causato da gas serra che risultano principalmente dalla combustione di petrolio e gas naturale. La Svizzera fornisce il proprio contributo alla protezione del clima decisa a livello internazionale mediante la legge sul CO2 e la legge sul clima e sull’innovazione (in vigore dal 2025).

Legge sul clima e sull’innovazione

Nel giugno del 2023 gli aventi diritto di voto hanno accolto la legge sul clima e sull’innovazione che prevede un saldo netto pari a zero delle emissioni di gas serra in Svizzera nel 2050. Pertanto la suddetta legge prevede il passaggio dagli impianti di riscaldamento alimentati con energie fossili agli impianti di riscaldamento rispettosi dell’ambiente e di sostenere gli investimenti in tecnologie rispettose del clima.

La legge sul clima e sull’innovazione è stata concepita come controproposta indiretta del Parlamento all’Iniziativa per i ghiacciai, presentata nel 2019. Il Parlamento ha ritenuto opportuno contrapporre all’Iniziativa per i ghiacciai una legge che ne riprendesse gli obiettivi principali nel senso di un compromesso. Successivamente gli autori dell’Iniziativa hanno ritirato la loro proposta per i ghiacciai.

Questo testo di legge costituisce il quadro di riferimento per la politica climatica svizzera a lungo termine e definisce gli obiettivi climatici più importanti. L’attuazione concreta avverrà poi nell’ambito di altre leggi, in particolare con la legge sul CO2.

Dossier della votazione in merito alla legge sul clima e sull’innovazione del 18 giugno 2023

27 novembre 2024
Il Consiglio federale decreta l’entrata in vigore della legge sul clima e l’innovazione al 1° gennaio 2025

29 ottobre 2025
Il Consiglio federale avvia la procedura di consultazione relativa alla modifica dell’ordinanza sulla protezione del clima

Ruolo esemplare della Confederazione

L'articolo 10 della legge sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica stabilisce tra l’altro che l'Amministrazione federale svolga un ruolo esemplare nel settore del clima e presenti un saldo netto delle emissioni almeno pari a zero entro il 2040. Si tratta di tutte le emissioni che possono essere assegnate all’Amministrazione federale centrale. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo è in fase di sviluppo il «Modello ecCo» («Modello esemplare clima Confederazione»). Il relativo piano descrive l’organizzazione e l’attuazione di tale modello. Il «Modello ecCo» sostituisce l’attuale programma di gestione delle risorse e management ambientale dell’Amministrazione federale (RUMBA).

Legge federale del 30 settembre 2022 sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica (LOCli) | Fedlex, articolo 10

Revisione della legge sul CO2 per il periodo 2025–2030

Il Parlamento ha approvato la revisione della legge sul CO2 il 15 marzo 2024. Le emissioni di gas serra dovranno essere dimezzate entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e la revisione della legge sul CO2 prevede le misure necessarie per raggiungere questo obiettivo. Da un lato la revisione sancisce il proseguimento delle misure esistenti, come il sistema di scambio di quote di emissioni, il Programma Edifici e le prescrizioni sul CO2 per i nuovi veicoli. D’altro lato contiene una serie di nuove misure di promozione e incentivi mirati volti a ridurre le emissioni di gas serra. La revisione della legge sul CO2 costituisce il primo passo verso il raggiungimento degli obiettivi della legge sul clima e sull’innovazione (LOCli). La revisione della legge sul CO2 è entrata in vigore il 1° gennaio 2025, esattamente come la LOCli.

Legge sul CO2 per il periodo successivo al 2024. Revisione

Legge sul CO2

Legge sul CO2 dal 01.01.2025 (modifiche)

Nella sua seduta del 2 aprile 2025, il Consiglio federale ha decretato l’entrata in vigore della revisione dell’ordinanza sul CO2 con effetto retroattivo al 1° gennaio 2025. Essa stabilisce gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra per i diversi settori fino al 2030 e concretizza le misure necessarie.

2 aprile 2025
Il Consiglio federale decreta l’entrata in vigore dell’ordinanza sul CO2 modificata

Come è collegata la legge sul clima e sull’innovazione con la revisione della legge sul CO2?

Le due si completano a vicenda. La legge sul clima e sull’innovazione definisce principalmente gli obiettivi della politica climatica svizzera fino al 2050. Si tratta di una legge quadro. Le misure che devono permettere di raggiungere gli obiettivi vengono fissate principalmente nella legge sul CO2. La revisione di tale legge per il periodo 2025–2030 permette di attuare la prima fase del percorso verso l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050.

«Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente» (Iniziativa per un fondo per il clima)

Votazione il 08.03.2026
Il Consiglio federale respinge l’Iniziativa per un fondo per il clima senza un controprogetto diretto o indiretto. Il fondo sul clima richiesto non è necessario per il raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera.

Contenuto dell'iniziativa, messaggio e trattamento in Parlamento (sito web della Cancelleria federale)

Comunicato stampa del Consiglio federale (29.01.2025)

Articoli sulla stampa

Strategia climatica a lungo termine

Politica climatica dopo il 2030

Nella sua seduta del 12 settembre 2025, il Consiglio federale ha discusso due tematiche attinenti all’orientamento della politica climatica dopo il 2030: la revisione della legge sul CO2 e le condizioni quadro giuridiche per la rimozione e il sequestro di CO2. Il disegno di modifica della legge sul CO2 continuerà a basarsi, oltre che sugli incentivi per la riduzione delle emissioni di CO2, soprattutto su un sistema di scambio di quote di emissioni aggiuntivo, rinunciando a tasse più elevate o nuove. I processi di rimozione e sequestro di CO2 verranno accelerati mediante una legge quadro. Il DATEC è incaricato di elaborare, entro fine giugno 2026, un disegno per la modifica della legge sul CO2 a partire dal 2030 e per la legge quadro.

12 settembre 2025
Il Consiglio federale si è occupato del tema della politica climatica dopo il 2030

Obiettivo del saldo netto pari a zero

Secondo un obiettivo fissato dal Consiglio federale nel 2019, entro il 2050 la Svizzera deve presentare un bilancio neutro delle emissioni di gas serra (saldo netto delle emissioni pari a zero). Ciò è in linea con l’obiettivo concordato a livello internazionale di limitare il riscaldamento globale a un massimo di 1,5 °C rispetto all’era preindustriale. Con l’adozione della legge sul clima e sull’innovazione, che sancisce per legge l’obiettivo del saldo netto pari a zero entro il 2050, è stato compiuto un passo importante nella strategia climatica a lungo termine della Svizzera.

Strategia climatica a lungo termine 2050 (Sito web dell'Ufficio federale dell'ambiente UFAM)

29 gennaio 2025
Clima: il Consiglio federale approva i nuovi obiettivi di riduzione previsti dall’Accordo di Parigi

Tassa sul CO2

Uno strumento centrale contemplato dalla legge attuale è la tassa sul CO2, introdotta nel 2008 e applicata ai combustibili fossili. Si tratta di una tassa d’incentivazione: i suoi proventi sono ridistribuiti alla popolazione e alle imprese. A partire dal 2022, per l’olio da riscaldamento l’aliquota della tassa sarà pari a 120 franchi per tonnellata di CO2. Fino a 450 milioni di franchi all’anno saranno così destinati a provvedimenti edilizi efficaci nell’ottica della riduzione delle emissioni. Si tratta ad esempio di isolare meglio finestre, porte e facciate, come pure di sostituire riscaldamenti vecchi con sistemi di riscaldamento che non emettono CO2. Due terzi della tassa sul CO2 sono ridistribuiti alla popolazione e all’economia. Nel 2024 ogni abitante della Svizzera ottiene così 64,20 franchi.

Clima (Sito web dell'Ufficio federale dell'ambiente UFAM)

29 gennaio 2025
Il Consiglio federale respinge l’Iniziativa per un fondo per il clima
Nella sua seduta del 29 gennaio 2025, il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l’iniziativa popolare federale «Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente (Iniziativa per un fondo per il clima)». Il Consiglio federale respinge l’iniziativa senza controprogetto diretto o indiretto. Il Consiglio federale ritiene che il fondo sul clima richiesto dall’iniziativa non sia necessario per il raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera. Inoltre, rispetto all’ampia combinazione di misure già esistenti, l’iniziativa si basa esclusivamente su investimenti federali ingenti.

Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente (Iniziativa per un fondo per il clima)

Politica climatica internazionale

La politica climatica internazionale è fondata sulla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 1992, con la quale 193 Stati hanno assunto l’impegno di contenere le emissioni al fine di evitare qualsiasi interferenza nefasta nel sistema climatico.

Protocollo di Kyoto

Inizialmente svolgeva un ruolo chiave il Protocollo di Kyoto, un accordo aggiuntivo alla Convenzione che, per i Paesi industrializzati, prevedeva un impegno giuridicamente vincolante di limitazione delle emissioni di gas serra per il periodo 2008–2012 e, successivamente, per il periodo 2013–2020.

Accordo di Parigi

L’Accordo di Parigi, che sostituisce il Protocollo di Kyoto, è in vigore dal 2020. In occasione della Conferenza sul clima di Parigi, svoltasi nel dicembre 2015, 195 Paesi hanno adottato un accordo giuridicamente vincolante, volto a limitare a meno di due gradi, idealmente a 1,5 gradi, l’aumento globale della temperatura. L’accordo è stato firmato anche dalla Svizzera, che si è fortemente impegnata nei negoziati ed entro il 2035 intende ridurre di almeno il 65 per cento le emissioni di gas serra rispetto al 1990, mirando alla neutralità climatica entro il 2050.

Accordi bilaterali sul clima

Sulla scorta dell’Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera, come primo Stato al mondo, ha concluso degli accordi bilaterali sul clima che rendono possibile una collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Grazie a questi accordi, la Svizzera, oltre a ridurre le emissioni sul proprio territorio, può contribuire alla protezione globale del clima riducendo le emissioni all’estero, ad esempio sostenendo progetti di protezione del clima quali la realizzazione di impianti fotovoltaici decentrati o la costruzione di impianti a biogas. Questi progetti realizzati all’estero, tuttavia, sono legati a norme severe. Così, i due Stati contraenti non hanno il diritto di farsi accreditare entrambi le riduzioni di emissioni di CO2 realizzate attraverso i progetti. I progetti, inoltre, devono essere realizzati nel rispetto dei diritti umani e degli standard ambientali.

Accordi bilaterali per il clima (Sito web dell'Ufficio federale dell'ambiente UFAM)

Finanziamento per il clima

I cambiamenti climatici si manifestano in maniera sempre più marcata; l’adattamento ai loro effetti diventa quindi sempre più importante. In questo contesto, la Svizzera promuove progetti di riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo e sostiene il loro impegno di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici. A tal fine versa contributi a diversi fondi, come il Fondo verde per il clima (Green Climate Fund), che eroga mezzi finanziari a favore di progetti volti a tutelare il clima nei Paesi in via di sviluppo.

9 dicembre 2014

Conferenze ONU sul clima

Le principali Conferenze sul clima e l’impegno della Svizzera

Cronologia

Dossier di approfondimento sui cambiamenti climatici

Informazioni dettagliate dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) in relazione ai cambiamenti climatici: panoramica, informazioni settoriali (cambiamenti climatici, ripercussioni, adeguamenti, politica climatica, mercato finanziario, settore internazionale), consigli per la vita quotidiana, dossier d’attualità, dati e indicatori, basi giuridiche, aiuti all’esecuzione, pubblicazioni e studi, manifestazioni.

Dossier sui cambiamenti climatici (UFAM)

Ulteriori informazioni

FAQ

Ufficio federale competente

Ufficio federale dell'ambiente UFAM
Tema Clima