AIRR: numero record di ricorsi nel 2020
Berna, 23.03.2021 - Nel 2020, sono pervenuti all’Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) 43 nuovi ricorsi. Come si evince dal rapporto di attività pubblicato in data odierna, l’AIRR ha accertato una violazione del diritto in 5 casi.
Nel 2020 sono stati interposti 43 nuovi ricorsi. Da quando è entrata in vigore la prima legge federale sulla radiotelevisione, l'Autorità di ricorso non ha mai registrato un numero così elevato di ricorsi. Una sola volta (1991), quando ancora non esistevano gli organi di mediazione ad essa anteposti, l’AIRR ha ricevuto più ricorsi (50). Gli otto organi di mediazione della SSR e delle emittenti private, che nell’iter procedurale sono anteposti all’AIRR, hanno registrato nel 2020 complessivamente 1194 reclami, contro i 636 dell’anno precedente. All’incirca il 4 per cento dei casi deferiti agli organi di mediazione sono sfociati in un ricorso dinanzi all'AIRR. Ciò dimostra l’importanza degli organi di mediazione che fungono da mediatori tra le parti.
I 43 nuovi ricorsi pervenuti nell'anno in esame avevano prevalentemente come oggetto trasmissioni televisive (30). Parte di questi ricorsi hanno riguardato anche diversi tipi di media della stessa emittente, come televisione, radio e/o contributi online (8). 5 servizi radiofonici sono stati contestati. 37 ricorsi hanno interessato trasmissioni, servizi o altri contenuti della SSR e 6 ricorsi trasmissioni di emittenti private.
Fatta una sola eccezione – una trasmissione satirica – sono stati contestati esclusivamente notiziari e altre trasmissioni informative così come pure documentari. L'attenzione si è concentrata su temi di attualità politica e sociale, come i cambiamenti climatici, la politica energetica, la protezione dei consumatori, l'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, le operazioni di soccorso nel Mar Mediterraneo, diverse procedure penali e le votazioni popolari, come l'iniziativa per multinazionali responsabili. Nella seconda metà dell'anno, sono stati criticati diversi servizi della SSR dedicati al coronavirus.
L'AIRR ha accertato una violazione del diritto in 5 (2019: 3) delle 36 procedure di ricorso evase nell'anno in esame. L'AIRR ha ritenuto che vi sia stata una violazione del principio della corretta presentazione di fatti e avvenimenti nel caso di un articolo online di RSI riguardante una giurista italiana che lavora nel Cantone Ticino, di un servizio della trasmissione dedicata ai consumatori "Kassensturz" di Televisione SRF concernente un capo "pedante" e di un documentario di Televisione SRF sul whistleblower Adam Quadroni. Quest’ultimo caso non è ancora concluso, in quanto la SSR ha introdotto un ricorso contro la decisione dell’AIRR dinanzi al Tribunale federale. L'AIRR ha ritenuto che il principio della pluralità delle opinioni non sia stato rispettato nei servizi di RSI dedicati alle elezioni al Consiglio degli Stati nel Cantone Ticino, poiché alcuni candidati di gruppi politici minori erano stati svantaggiati in modo significativo. L'AIRR ha infine accolto un ricorso inoltrato contro un servizio della trasmissione "Kassensturz" concernente la revisione parziale della legge federale sul contratto d'assicurazione. La SSR ha quindi impugnato la decisione dell’AIRR davanti al Tribunale federale, che ha accolto il ricorso. Il Tribunale federale ha invece respinto tre altri ricorsi contro le decisioni dell’AIRR, come nel caso del servizio "Rundschau" relativo a Pierre Maudet.
L'AIRR, istituita nel 1984, è una commissione extraparlamentare della Confederazione, di cui fanno parte 9 membri che esercitano la loro funzione a titolo accessorio e una segreteria composta da 3 persone. La commissione è presieduta da Mascha Santschi Kallay, avvocato e consulente in comunicazione. L'AIRR accerta, su ricorso, se i contenuti delle trasmissioni radiotelevisive diffuse da emittenti svizzere o i contenuti dell'ulteriore offerta editoriale della SSR (offerte online, teletext, ecc.) violano le disposizioni concernenti il contenuto redazionale delle pubblicazioni. Tali disposizioni riguardano in particolare i principi dell'informazione in materia radiotelevisiva, comprendenti il principio della corretta presentazione di fatti e avvenimenti e il principio della pluralità, la protezione dei giovani e il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui il divieto di discriminazione o il rispetto della dignità umana. Inoltre l'AIRR ha il compito di valutare se il rifiuto di accordare l'accesso a un programma radiotelevisivo o a un altro contenuto è illegale. In linea di principio le deliberazioni dell’AIRR sono pubbliche e la procedura di ricorso è gratuita per le parti, ad eccezione dei ricorsi temerari. Le decisioni dell'Autorità di ricorso possono essere impugnate dinanzi al Tribunale federale. Dopo l’accertamento della violazione del diritto, l’AIRR svolge di norma la procedura sulle misure da prendere per porre rimedio alla mancanza constatata e per evitare che violazioni simili si ripetano in futuro.
L'AIRR pubblica il suo rapporto di attività nelle quattro lingue nazionali sotto forma di opuscolo che può essere ottenuto gratuitamente presso la segreteria o consultato sul sito Internet dell'AIRR. Prima della sua pubblicazione, l'Autorità di ricorso sottopone il rapporto di attività al Consiglio federale.
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