Nella sua seduta dell’8 marzo 2024 il Consiglio federale ha approvato il mandato negoziale con l’Unione europea (UE). I negoziati riguardano anche settori di competenza del DATEC: è previsto l’aggiornamento degli accordi in vigore sul trasporto terrestre e sul trasporto aereo, come pure un nuovo accordo in materia di energia elettrica.
Accordo sull’energia elettrica
La Svizzera è strettamente integrata nel sistema elettrico dei Paesi con essa confinanti. Questa integrazione nell’UE non è tuttavia supportata da garanzie giuridiche, con conseguenti svantaggi. Il gestore della rete di trasporto svizzera Swissgrid è solo parzialmente coinvolto nei processi europei volti ad assicurare la stabilità della rete. L’accordo previsto sull’energia elettrica mira a garantire la cooperazione in relazione alla stabilità della rete, a semplificare il commercio e a rafforzare la sicurezza di approvvigionamento.
Tra il 2007 e il 2018 la Svizzera e l’UE avevano già condotto negoziati per un accordo in questo ambito, poi interrotti a causa di alcune questioni istituzionali allora pendenti. Ora i negoziati sono ripresi, con l’obiettivo che la Svizzera possa partecipare al mercato interno europeo dell’energia elettrica su un piano di parità e che Swissgrid sia integrata nei processi europei di gestione della rete di trasporto. L’accordo si prefigge inoltre di garantire la cooperazione tra autorità svizzere ed europee, come pure di definire norme sugli aiuti di Stato (ad es. per la produzione di energia elettrica rinnovabile).
Accordo sui trasporti terrestri
Dal 1999, tra Svizzera e UE è in vigore un accordo sui trasporti terrestri che regolamenta il trasporto transfrontaliero di merci e di passeggeri su strada e per ferrovia. L’Accordo disciplina il coordinamento con l’UE, ad esempio per quanto riguarda standard tecnici, disposizioni sociali e in materia di immatricolazione e regole per il trasporto di merci pericolose. Inoltre, garantisce deroghe per la Svizzera, come il divieto di cabotaggio nel traffico stradale transfrontaliero (divieto di trasporto con partenza e arrivo in Svizzera di veicoli immatricolati all’estero), il divieto di circolazione di notte e di domenica per gli autocarri nonché la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). A causa delle questioni istituzionali pendenti, negli scorsi anni l’Accordo sui trasporti terrestri non ha potuto essere ulteriormente sviluppato. Ad esempio la Svizzera non è rappresentata a pieno titolo nell’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie, motivo per cui il nostro Paese deve ricorrere a soluzioni transitorie.
I negoziati riguardano anche elementi istituzionali come il recepimento dinamico del diritto e il riconoscimento degli aiuti di Stato dell’UE nel trasporto terrestre transfrontaliero. Un altro tema da affrontare è l’apertura reciproca controllata del traffico viaggiatori ferroviario internazionale alle imprese estere. A tale proposito le condizioni salariali e lavorative svizzere devono essere rispettate, l’orario cadenzato deve avere la priorità e gli abbonamenti devono valere anche per i nuovi collegamenti. Le FFS potranno continuare a collaborare con compagnie ferroviarie straniere. Le diverse deroghe e i risultati finora ottenuti nel settore dalla politica dei trasporti svizzera (v. sopra) sono mantenuti e garantiti. Il servizio pubblico non è interessato dall’Accordo sui trasporti terrestri, in quanto non rientra nel relativo campo di applicazione.
Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), da parte sua, preparerà una direttiva sugli standard sociali (salari minimi) nel trasporto ferroviario internazionale di passeggeri e coinvolgerà le parti sociali nella sua elaborazione.
Accordo sul trasporto aereo
La Svizzera è un Paese situato nel cuore dell’Europa fortemente interconnesso a livello globale. Il coordinamento internazionale è pertanto essenziale. Buone condizioni quadro e compagnie aeree competitive sono importanti affinché la Svizzera continui a essere collegata in modo ottimale con l’Europa e il resto del mondo. L’Accordo sul trasporto aereo in vigore tra la Svizzera e l’UE crea queste condizioni regolamentando il reciproco accesso al mercato liberalizzato dei trasporti aerei e consentendo di equiparare gran parte delle compagnie aeree svizzere a quelle dell’UE. L’Accordo garantisce inoltre un elevato livello di sicurezza, poiché è collegato all’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA), l’organismo incaricato di promuovere norme di sicurezza internazionali. L’Accordo sul trasporto aereo è l’unico tra gli attuali accordi di accesso al libero mercato che contiene già oggi disposizioni in materia di aiuti di Stato, la cui applicazione in Svizzera è monitorata dalla Commissione della concorrenza (COMCO).
I negoziati con l’UE hanno pure l’obiettivo di sancire gli elementi istituzionali anche nell’Accordo sul trasporto aereo.
Aiuti di Stato
Per garantire l’attuazione delle disposizioni in materia di aiuti di Stato contenute negli accordi sul trasporto aereo, sui trasporti terrestri e sull’elettricità, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) dovrà elaborare un progetto di legge relativo alla vigilanza sugli aiuti di Stato, che sarà poi sottoposto a consultazione.