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Pubblicato il 19 novembre 2012

Il suolo è un bene raro

Visti l'aumento della popolazione, il crescente fabbisogno di superfici abitative, commerciali e infrastrutturali, e in considerazione delle mutate abitudini della popolazione, in Svizzera si costruisce senza sosta. Si assiste così alla perdita di terreni coltivi. Ogni anno viene ad esempio edificata una superficie pari alle dimensioni del lago di Morat o di Walen. Poiché il suolo non è un bene illimitato, occorre utilizzarlo in modo parsimonioso. Le seguenti immagini degli anni 1950 e di oggi illustrano il forte sfruttamento del suolo in Svizzera.

Cliccare sulle carte per ottenere un'immagine ingrandita.

Winterthur-Seen (ZH)

Brunnen (SZ)

Belmont (VD)

Pully (VD)

Renens (VD)

Ginevra aeroporto (GE)

Meyrin (GE)

Ginevra (GE)

Saconnex (GE)

Emmenbrücke (LU)

Horw (LU)

Kriens (LU)

Meggen (LU)

Mett (BE)

Brügg (BE)

Evilard (BE)

Nidau (BE)

Monthey (VS)

Saas-Fee (VS)

Thusis (GR)

Celerina (GR)

Lugano (TI)

Biasca (TI)

San Gallo (SG)