DATEC: la procedura del Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi viene attuata correttamente

Berna, 03.12.2012 - La ricerca di possibili siti per i depositi in strati geologici profondi si svolge secondo i criteri definiti nel Piano settoriale. È quanto emerge dagli accertamenti effettuati dalla Segreteria generale del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (SG-DATEC). La procedura deve però ancora essere migliorata in alcuni punti. Gli accertamenti sono stati effettuati in seguito alle accuse formulate pubblicamente contro la Società cooperativa nazionale per l'immagazzinamento di scorie radioattive (Nagra), l'Ufficio federale dell'energia e l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN), incaricati di attuare il Piano settoriale.

Nel giugno di quest'anno Marcos Buser, ex membro della Commissione per la sicurezza nucleare (CSN), aveva espresso pubblicamente critiche sull'attuazione della procedura stabilita dal Piano settoriale per la selezione di siti per depositi in strati geologici profondi. In particolare aveva criticato la Nagra, che lavorerebbe nell'ombra per pilotare la procedura, la quale inoltre non verrebbe attuata in modo trasparente e senza soluzioni preconcette. La autorità federali competenti, come l'Ufficio federale dell'energia (UFE), non godrebbero dell'indipendenza necessaria per fungere da organo di gestione del processo e di controllo. Sempre secondo Buser, in questo processo la CSN verrebbe sistematicamente ignorata; inoltre le indennità versate ai suoi membri sarebbero troppo basse.

La Segreteria generale del DATEC ha effettuato degli accertamenti per verificare se queste accuse corrispondono al vero. Da tali accertamenti è emerso che la maggior parte delle accuse, e tutte quelle più gravi, formulate da Marcos Buser sono prive di fondamento. La SG-DATEC giunge alla conclusione che la procedura del Piano settoriale non è "deragliata", come affermato da Marcos Buser, e che le raccomandazioni della CSN non sono state sistematicamente ignorate. Nel suo rapporto, la SG-DATEC rileva inoltre che non vi sono elementi che consentano di affermare che l'UFE non sta gestendo la procedura in modo conforme al Piano settoriale.

Su altri punti, tuttavia, la SG-DATEC ritiene che Marcos Buser abbia ragione, e che sia necessario intervenire in particolare per quanto riguarda le procedure con cui le autorità federali interagiscono fra di loro e con la Nagra. Raccomanda all'UFE di precisare o di completare le regole amministrative che devono essere rispettate dalle autorità e dalle istituzioni coinvolte nella procedura del Piano settoriale, in modo da evitare che si ripetano le carenze procedurali riscontrate nel corso degli accertamenti. Secondo la SG-DATEC, è inoltre opportuno versare ai membri della CSN che esercitano una libera professione un'indennità che compensi la rinuncia ai mandati che potrebbero essere altrimenti svolti. L'attuale situazione ha portato alcuni membri ad assumere mandati da autorità e istituzioni la cui attività è oggetto delle valutazioni della CSN. La SG-DATEC auspica quindi un aumento dell'indennità versata ai membri della CSN liberi professionisti.

La SG-DATEC è infine dell'opinione che l'ordinanza sulla Commissione federale per la sicurezza nucleare (OCSN) debba essere sottoposta a un riesame.


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