Il Consiglio federale adotta il messaggio concernente l'iniziativa contro la dispersione degli insediamenti

Berna, 11.10.2017 - L'11 ottobre 2017 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l'iniziativa popolare «Fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile (Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti)», chiedendo alle Camere federali di sottoporre l'iniziativa al voto del Popolo e dei Cantoni con la raccomandazione di respingerla. Il Consiglio federale è del parere che l’attuale legge sulla pianificazione (LPT) sia sufficiente a contrastare la dispersione degli insediamenti.

L'iniziativa contro la dispersione degli insediamenti è stata presentata il 21 ottobre 2016 con 113 216 firme valide. L'intento è quello di arginare un ulteriore aumento delle zone edificabili in Svizzera. Nuove zone edificabili sono ammesse soltanto se si procede al dezonamento di un'altra superficie di dimensioni almeno equivalenti e con una qualità del suolo comparabile. Questa disposizione dovrebbe far sì che le zone edificabili esistenti vengano sfruttate in modo più efficiente e che vengano mantenuti buoni e sufficienti terreni per l'agricoltura. L'iniziativa prevede inoltre normative sullo sviluppo centripeto degli insediamenti, sui quartieri sostenibili e sull'edificazione al di fuori delle zone edificabili.

Nella sua seduta dell'11 ottobre 2017, il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l'iniziativa contro la dispersione degli insediamenti, chiedendo alle Camere federali di raccomandare a Popolo e Cantoni di respingere l'iniziativa popolare senza controprogetto diretto o controproposta indiretta. Infatti, pur condividendo le principali richieste dell'iniziativa, come lo sviluppo sostenibile degli insediamenti o l'impegno a favore del mantenimento di terreni coltivi, il Consiglio federale è del parere che la legge sulla pianificazione del territorio (LPT) riveduta, in vigore dal 1° maggio 2014, tenga già sufficientemente conto delle esigenze in materia di sviluppo sostenibile degli insediamenti. I lavori per l'attuazione delle relative disposizioni sono in atto a pieno regime e si cominciano già a intravvedere i primi effetti positivi. Inoltre, un gruppo di esperti si sta occupando dell'ulteriore sviluppo del piano settoriale per l'avvicendamento delle colture, che assicura all'agricoltura le migliori superfici coltive.

Il Consiglio federale ritiene pure che l'iniziativa popolare non consideri in modo appropriato né lo sviluppo demografico ed economico né le diverse peculiarità regionali e cantonali: i Cantoni e i Comuni che finora hanno utilizzato il suolo con misura verrebbero fortemente penalizzati. In caso di trasferimento insufficiente di terreni al di là dei confini cantonali e regionali, in determinate regioni vi sarebbe anche il rischio di una penuria di terreni edificabili con tutte le conseguenze negative (p. es. affitti per spazi abitativi e commerciali più elevati). Inoltre, sarebbe difficile mettere a disposizione in luoghi adeguati terreni sufficienti per le nuove imprese. D'altro canto in determinate regioni non verrebbe frenata la dispersione degli insediamenti, anzi, verrebbe addirittura accentuata qualora l'attività edilizia si spostasse in zone edificabili inadeguate come risposta al congelamento della superficie edificabile. Il Consiglio federale sottolinea pure il fatto che in caso di accettazione dell'iniziativa l'agricoltura risulterebbe fortemente colpita, visto che la produzione indipendente dal suolo nelle zone agricole in linea di principio non sarebbe più ammessa.

In conclusione il Consiglio federale ritiene che, sotto diversi aspetti, l'iniziativa, persegua obiettivi troppo ambiziosi, non consideri le differenze cantonali e regionali e non tenga conto in modo appropriato dello sviluppo demografico ed economico.


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