Una rete di vie ciclabili di qualità aiuta a prevenire gli incidenti e a meglio far fronte alla crescente mobilità

Berna, 02.07.2018 - Il 23 settembre 2018 il decreto federale concernente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali verrà posto in votazione. Si tratta di un controprogetto diretto all'iniziativa per la bici che era stata ritirata. La Confederazione potrà così emanare principi in materia di vie ciclabili, nonché sostenere e coordinare provvedimenti di Cantoni, Comuni e altri attori. «In questo modo contribuirà ad aumentare la sicurezza stradale» ha affermato la Consigliera federale, illustrando la posizione del Consiglio federale. Ciò andrà a vantaggio di tutti. «Una rete di vie ciclabili di qualità contribuirà inoltre a ridurre l’affollamento in treni, bus e tram».

In Svizzera la bicicletta gode di sempre maggiore popolarità. Circa due terzi delle economie domestiche ne possiedono almeno una. Molti la usano nel tempo libero, ma sempre più spesso anche come mezzo di trasporto quotidiano, ad esempio per recarsi al lavoro. Il successo della bicicletta elettrica ha rafforzato questa tendenza. Nelle ore di punta bus, tram e treni sono spesso affollati e le strade congestionate, per cui la bici diventa un’alternativa sempre più interessante.

Al fine di valorizzare la mobilità ciclistica, nel 2015 diversi partiti e associazioni hanno lanciato l’iniziativa per la bici. Lo scopo era di sancire nella Costituzione l’obbligo della Confederazione di promuovere le vie ciclabili. Ritenendola eccessiva, Consiglio federale e Parlamento le hanno contrapposto un controprogetto diretto che dà alla Confederazione la possibilità di sostenere tali vie. La Confederazione avrà dunque il compito di emanare principi in materia di reti ciclabili e potrà inoltre sostenere e coordinare i provvedimenti dei Cantoni e di terzi a favore di tali reti come pure informare sulle medesime. Visto il controprogetto diretto, l’iniziativa è stata ritirata.

Col decreto federale le vie ciclabili riceveranno lo stesso trattamento giuridico previsto per i sentieri e i percorsi pedonali. A questo scopo verrà modificato l'articolo costituzionale vigente da ormai quasi quarant'anni. «Una rete di vie ciclabili di qualità aiuta a prevenire gli incidenti. Separando i flussi di traffico, si riduce il rischio che auto, bici e pedoni si intralcino a vicenda». ha affermato la Consigliera federale Doris Leuthard. Ciò andrà a vantaggio di tutti. La mobilità ciclistica è l’unico ambito nel quale, dal 2000, il numero di persone ferite o decedute in un incidente è aumentato.

Le vie ciclabili contribuiscono inoltre a meglio far fronte alla crescente mobilità e a ridurre l’affollamento nei treni, bus e tram. Occorre pertanto sfruttare meglio il potenziale offerto dalle biciclette: quasi l’80 per cento dei tragitti in bus e tram e il 50 per cento dei percorsi in automobile non superano infatti i cinque chilometri. «È dunque importante che la Confederazione possa sostenere l’azione dei Cantoni a favore delle vie ciclabili, come fa per i sentieri e i percorsi pedonali», ha sostenuto la Consigliera federale Leuthard.

La Confederazione interverrà soltanto a titolo sussidiario

Utilizzare la bicicletta al posto dell’automobile o dei mezzi pubblici significa ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2. Vuol dire anche non fare rumore e non produrre gas di scarico. Andare in bicicletta, inoltre, fa bene alla salute. Inoltre, la bicicletta, sempre più utilizzata per fare sport o per lo svago, acquista un’importanza crescente anche per il turismo svizzero: molte città e regioni di vacanza includono nelle loro offerte gite in bicicletta o con il rampichino. Per questo è necessaria una buona rete di vie ciclabili.

Il decreto federale prevede che pianificazione, realizzazione e manutenzione delle vie ciclabili restino di competenza dei Cantoni e dei Comuni. Se sarà accettato da Popolo e Cantoni, la Confederazione in futuro potrà sostenerli. I dettagli verranno definiti dal Parlamento in una legge. Alla Confederazione saranno verosimilmente affidati gli stessi compiti che svolge ora in relazione ai sentieri e ai percorsi pedonali, ad esempio elaborare dati e statistiche nazionali, sviluppare standard di qualità e di sicurezza e fornire geodati per cartine e applicazioni digitali.  

Si raccomanda di votare sì al decreto federale perché una rete di vie ciclabili di qualità …

  • aumenta la sicurezza stradale;
  • decongestiona il traffico;
  • permette di rispettare l'ambiente;
  • consente di promuovere il turismo.

Sentieri e percorsi pedonali: il ruolo della Confederazione

Da circa quarant’anni la Confederazione sostiene l’azione dei Cantoni e dei Comuni a favore dei sentieri e dei percorsi pedonali conducendo analisi, sviluppando strumenti di pianificazione, definendo standard e offrendo servizi di consulenza e formazione. Questa azione congiunta garantisce che gli oltre 60 000 chilometri di percorsi pedonali siano sottoposti ad adeguata manutenzione e dispongano di una segnaletica uniforme. Confederazione e Cantoni collaborano con diverse associazioni e fondazioni che si occupano di sentieri e percorsi pedonali,tra cui l’associazione mantello Sentieri Svizzeri, l’associazione Mobilità pedonale Svizzera e la fondazione SvizzeraMobile.


Indirizzo cui rivolgere domande

Annetta Bundi, Servizio stampa DATEC,
tel. +41 78 646 38 80



Pubblicato da

Segreteria generale DATEC
https://www.uvek.admin.ch/uvek/it/home.html

Ufficio federale delle strade USTRA
http://www.astra.admin.ch

https://www.uvek.admin.ch/content/uvek/it/home/datec/media/comunicati-stampa.msg-id-71409.html