Coronavirus: lanciato un piano d’azione europeo per coordinare la cooperazione internazionale nella ricerca e nell’innovazione

Berna, 07.04.2020 - Nell’ambito della lotta al coronavirus, i Paesi membri dell’Unione europea hanno deciso di coordinare la cooperazione nella ricerca e nell’innovazione, così da sfruttare le sinergie all’interno dello Spazio europeo della ricerca. Il 7 aprile 2020, durante una videoconferenza i ministri della ricerca e dell’innovazione dei vari Stati si sono accordati su un piano d’azione nello Spazio europeo della ricerca durante la crisi del coronavirus («ERAvsCorona Action Plan»). La Svizzera è stata rappresentata dalla segretaria di Stato Martina Hirayama, direttrice della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). Il nostro Paese aderisce alle misure dell’«ERAvsCorona Action Plan» nel quadro della sua partecipazione allo Spazio europeo della ricerca.

Il piano d’azione approvato sotto la presidenza croata del Consiglio dell’Unione europea mira a coordinare le misure di ricerca e innovazione nello Spazio europeo della ricerca e comprende dieci misure che possono essere realizzate in poco tempo. In primis verranno applicati gli strumenti di promozione esistenti, ad esempio quelli del Consiglio europeo per l’innovazione (European Innovation Council).

Verranno tuttavia adottate anche nuove misure, come l’istituzione di una task force di alto livello nel settore della ricerca e dell’innovazione e l’incremento degli scambi di dati scientifici e dei risultati della ricerca, ai quali partecipano già istituzioni svizzere. Il piano d’azione viene aggiornato regolarmente e allineato ad altre misure.

Durante l’incontro si è discusso anche di iniziative nazionali nel settore della ricerca e dell’innovazione, concentrandosi in particolare sullo sfruttamento di sinergie e sullo scambio di informazioni tra gli Stati. La segretaria di Stato Martina Hirayama ha informato gli altri ministri in merito a varie iniziative della Svizzera, ad esempio la recente istituzione dell’organo scientifico consultivo della Confederazione, la «Swiss National COVID-19 Science Task Force». In considerazione del fatto che la pandemia del coronavirus è una sfida da affrontare tutti insieme, la segretaria di Stato si è inoltre dichiarata a favore della collaborazione non solo a livello europeo sui provvedimenti di promozione, ma anche tra la «Science Task Force» europea e quella svizzera.

La Svizzera partecipa allo Spazio europeo della ricerca con diverse modalità. Dal 2004 è membro associato dei programmi europei di ricerca e innovazione, al momento dell’ottavo programma quadro di ricerca e innovazione (Orizzonte 2020, 2014−2020). Inoltre è membro di diverse infrastrutture di ricerca internazionali, come il Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL).


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