La Svizzera alle riunioni virtuali di primavera 2020 di Fondo monetario internazionale e Banca mondiale e al vertice dei ministri delle finanze del G20

Berna, 16.04.2020 - Il consigliere federale Ueli Maurer, la segretaria di Stato Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch in rappresentanza del consigliere federale Guy Parmelin e il presidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS), Thomas Jordan, partecipano alle riunioni di primavera virtuali del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale, in programma il 16 e 17 aprile 2020. Le riunioni, così come il vertice dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 che si terrà a margine, verteranno sulla gestione a livello globale delle conseguenze della crisi COVID-19.

Il comitato direttivo ministeriale del FMI discuterà in merito alle sfide di politica economica e alle necessità di intervento da parte del FMI. La Svizzera sottolineerà l’importanza della concessione di crediti di emergenza a erogazione rapida da parte del FMI, in modo da creare i margini finanziari necessari per far fronte a uscite urgenti. In questo contesto, il nostro Paese incoraggia anche un ampliamento mirato e transitorio degli strumenti emergenziali del Fondo, chiedendo che i provvedimenti del FMI priorizzino in particolare l’uscita rapida e duratura dalla crisi, come pure la sostenibilità a medio e lungo termine dei bilanci nazionali.

In seno al Comitato per lo sviluppo della Banca mondiale, la Svizzera appoggerà il pacchetto di misure per affrontare la crisi COVID-19. Nello specifico, il nostro Paese esige dalla Banca mondiale interventi calibrati e sostenibili nel futuro, da attuare in stretto coordinamento con le organizzazioni partner. L’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile e l’Accordo di Parigi sul clima devono servire, anche nella gestione della crisi innescata dalla pandemia, come quadro di riferimento internazionale per affermare uno sviluppo globale sostenibile. La Banca mondiale ha la capacità di stanziare, nei prossimi 15 mesi, aiuti finanziari per un importo massimo di 160 miliardi di dollari a favore dei Paesi in via di sviluppo.

Inoltre, nell’incontro la Svizzera si dichiarerà disposta ad aderire all’iniziativa lanciata dal FMI e dalla Banca mondiale volta a sospendere temporaneamente i debiti contratti dai Paesi più poveri. Il piano di moratoria del debito consentirà ai Paesi più vulnerabili gravemente colpiti dalla pandemia di liberare risorse da destinare immediatamente alla lotta contro il coronavirus.

A margine delle riunioni di primavera si è tenuto, in videoconferenza, il vertice dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, al quale hanno partecipato anche il consigliere federale Ueli Maurer e il presidente della Direzione generale della BNS, Thomas Jordan. Il G20 ha presentato il suo piano di azione per contrastare la crisi COVID-19, che comprende anche le iniziative summenzionate. In occasione del G20 la Svizzera ha sottolineato l’importanza cruciale delle misure per garantire la stabilità finanziaria, ribadendo che, per rafforzare la fiducia dei mercati e degli investitori, sono necessarie una soluzione finanziariamente sostenibile e una prospettiva credibile a lungo termine.


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