Coronavirus: il Consiglio federale propone di prorogare i provvedimenti e riduce a cinque giorni l’isolamento e la quarantena
Berna, 12.01.2022 - In considerazione della situazione critica negli ospedali, il Consiglio federale pone in consultazione la proposta di prorogare fino alla fine di marzo i provvedimenti decisi il 17 dicembre 2021 contro la diffusione del coronavirus. Propone inoltre di ridurre a 270 giorni la validità dei certificati. Nella seduta del 12 gennaio ha per altro deciso di abbreviare da subito a cinque giorni la durata dell’isolamento e della quarantena.
La situazione epidemiologica è critica e resta difficile prevederne l'evoluzione: nelle ultime settimane i ricoveri e il tasso d'occupazione dei reparti di terapia intensiva sono calati nonostante l'aumento esponenziale delle infezioni. Le persone vaccinate o guarite che si contagiano
con la variante Omicron devono essere ricoverate molto meno spesso di quanto non accada con la variante Delta. Anche la quota delle
persone ricoverate nei riparti di terapia intensiva sul totale delle ospedalizzazioni è diminuita. Nuovi dati scientifici confermano inoltre che la
terza dose di vaccino riduce notevolmente il rischio di ricovero. Vaccinarsi resta il modo migliore per proteggersi dai decorsi gravi e dalle conseguenze a lungo termine della malattia.
Probabile aumento della pressione sugli ospedali
Anche se per le persone vaccinate o guarite la variante Omicron è meno pericolosa, l'altissimo numero di contagi lascia prevedere un aumento dei ricoveri. Probabilmente la pressione aumenterà dapprima nei reparti normali e in un secondo tempo, forse, anche nei reparti di terapia intensiva. È inoltre in costante aumento il numero dei pazienti ospedalizzati per malattie diverse dalla COVID-19 che risultano positivi al test e devono quindi essere isolati, il che complica non poco la loro degenza. A questo si aggiunge che anche negli ospedali una percentuale sempre più alta del personale sarà assente per malattia.
In consultazione: proroga dei provvedimenti
La strategia del Consiglio federale contro la diffusione del coronavirus rimane quella di adottare provvedimenti che permettano di evitare il più possibile il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Per questo motivo, il 17 dicembre 2021 l'Esecutivo ha deciso ampie restrizioni quali, tra l'altro, l'introduzione della «regola 2G» per alcuni luoghi chiusi, la limitazione degli incontri privati e l'obbligo del telelavoro. I provvedimenti dovevano restare in vigore fino al 24 gennaio 2022, ma, a causa della difficile situazione negli ospedali, il Consiglio federale propone di prorogarli sino al 31 marzo. La consultazione durerà fino al 17 gennaio.
Tuttavia, indipendentemente dall'esito della consultazione, se la situazione negli ospedali dovesse peggiorare notevolmente, il Consiglio federale sarà in grado di agire rapidamente e di adottare ulteriori restrizioni, come la chiusura di strutture o limitazioni della capienza per le grandi manifestazioni.
In consultazione: riduzione della durata di validità dei certificati COVID
Il Consiglio federale intende inoltre ridurre la validità del certificato di vaccinazione da 365 a 270 giorni, in modo da continuare a garantirne il riconoscimento nell'UE. Analogamente è ridotta a 270 giorni pure la durata di validità del certificato di guarigione. Anche per questo provvedimento saranno consultati i Cantoni e, se dovessero essere d'accordo, l'entrata in vigore è prevista il 1° febbraio 2022.
Ulteriori questioni poste in consultazione
Il Consiglio federale intende valersi della consultazione per sottoporre ai Cantoni anche altre questioni, come il divieto dell'insegnamento in presenza per il livello terziario, limitazioni della capienza per le grandi manifestazioni, l'inasprimento dell'obbligo della mascherina, le capacità nei reparti di terapia intensiva, l'obbligo di sottoporsi al test prima dell'entrata in Svizzera per le persone vaccinate o guarite, l'adeguamento della strategia di test a causa del sovraccarico dei laboratori, la rinuncia ai test antigenici rapidi o la revoca delle regole sulla quarantena.
Decisione: la durata dell'isolamento e della quarantena è ridotta a cinque giorni
Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha anche deciso di ridurre a partire da domani, giovedì 13 gennaio, la durata dell'isolamento da dieci a cinque giorni. Come finora, per poter uscire dall'isolamento una persona deve essere priva di sintomi per almeno 48 ore. I Cantoni possono prevedere deroghe per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento.
Anche la quarantena dei contatti sarà ridotta a cinque giorni. Sarà inoltre limitata a chi vive nella stessa economia domestica o che, in modo analogo, ha contatti regolari e stretti con una persona risultata positiva al test. Sono esentate dalla quarantena le persone che hanno ricevuto
l'ultima dose di vaccino o sono guarite da meno di quattro mesi. Anche per la quarantena dei contatti, i Cantoni possono prevedere deroghe per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento.
Motivo della riduzione della durata dell'isolamento e della quarantena è la variante Omicron, con la quale l'intervallo di tempo tra infezione e trasmissione del virus si è ridotto. Inoltre, nelle ultime settimane il numero di persone in isolamento o quarantena è aumentato notevolmente mettendo sono pressione le strutture di tracciamento dei contatti dei Cantoni, l'economia e la società.
Aumento delle assenze dal lavoro
Anche se la riduzione della durata della quarantena dovrebbe permettere di alleviare la situazione, il numero di assenze dal lavoro dovrebbe continuare ad aumentare. In questo contesto, il Consiglio federale sottolinea l'importanza cruciale dell'obbligo del telelavoro, che contribuisce
in misura determinante a prevenire i contagi nelle aziende. Secondo l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese e l'Ufficio federale della protezione della popolazione, le infrastrutture per l'approvvigionamento economico del Paese e le infrastrutture critiche sono ben preparate per far fronte all'aumento delle assenze dal lavoro.
Discussione sul potenziamento dei reparti di terapaia intensiva
Il Consiglio federale ha inoltre discusso su come la Confederazione possa sostenere i Cantoni nel potenziamento dei reparti di terapia intensiva.
La costituzione di capacità sufficienti è un compito dei Cantoni, previsto ora anche nella legge COVID-19.
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