Informazioni attuali:
Oggigiorno i programmi radiofonici e televisivi possono essere seguiti praticamente in ogni luogo e in ogni momento, anche sul cellulare, sul tablet o al computer. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno quindi proposto di sostituire l'attuale canone di ricezione con un canone generale, adeguando di conseguenza la legge. Il 14 giugno 2015 il Popolo ha approvato la modifica della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV), decidendo quindi di rafforzare le emittenti radiotelevisive locali con mandato di servizio pubblico.
Il seguente dossier, contenente documenti pubblicati in vista della votazione, non viene più aggiornato (Stato: 14 giugno 2015).
Dossier votazione sulla LRTV
Oggigiorno sono tenute a pagare il canone di ricezione le economie domestiche e le aziende che dispongono di apparecchi per la ricezione di programmi radiotelevisivi pronti all'uso. Questo tributo serve a sostenere la SSR e le emittenti radiotelevisive locali. La regolamentazione legata all'apparecchio di ricezione è stata creata prima dell'avvento di Internet, ma nel frattempo in Svizzera il 92 per cento delle economie domestiche e quasi tutte le aziende hanno accesso ad Internet. È dunque giunto il momento di adeguare il sistema di riscossione alla situazione attuale.
Conseguenze per le economie domestiche
Il nuovo canone sarà più conveniente per la maggior parte delle economie domestiche: siccome il finanziamento sarà ripartito fra più soggetti e i radioascoltatori e telespettatori pirata non potranno più eludere il canone, si abbasserà la fattura per le economie domestiche da 462 o 451 franchi a circa 400 franchi l'anno (conformemente alla sentenza del Tribunale federale).
Il canone risponde a criteri sociali: i beneficiari di prestazioni complementari all'AVS/AI e chi abita in una casa per anziani o per studenti non sarà tenuto a pagarlo. Chi non ha apparecchi di ricezione, dopo l'introduzione del nuovo canone, potrà chiedere l'esenzione per cinque anni. In questo modo sarà possibile evitare situazioni economicamente difficili.
Conseguenze per le imprese
Il canone è sostenibile per il settore economico: poiché anche le aziende traggono beneficio dall'offerta radiotelevisiva (ad es. trasmissioni sull'economia, piattaforme pubblicitarie) dovranno continuare a contribuire al finanziamento. Il canone sarà graduato in funzione della cifra d'affari; se questa non raggiunge i 500 000 franchi l'anno, l'impresa non dovrà versare nulla. Ciò significa che circa il 75 per cento, ossia i tre quarti delle imprese, non pagherà il canone. Attualmente ogni filiale versa per il canone di ricezione tra i 612 e i 598 o i 1409 e i 1374 franchi l'anno, a seconda del tipo di utilizzo (conformemente alla sentenza del Tribunale federale).
Snellimento amministrativo
Poiché i dati per il canone delle economie domestiche provengono dal registro degli abitanti e quelli per le imprese dal registro dell'IVA, in futuro non saranno più necessarie le burocratiche procedure di iscrizione e disdetta. Diventeranno inutili anche gli onerosi controlli, come le perquisizioni di locali privati per scovare eventuali televisori, cellulari o altri apparecchi di ricezione. I costi per la riscossione del canone dovrebbero ridursi di circa un quinto.
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Documenti
Il nuovo canone radiotelevisivo (PDF, 188 kB, 16.03.2015)Scheda informativa n. 1 sulla revisione della LRTV
Servizio pubblico alla radio e alla televisione (PDF, 595 kB, 16.03.2015)Scheda informativa n. 2 sulla revisione della LRTV
Revisione della LRTV: panoramica (PDF, 197 kB, 16.03.2015)Scheda informativa n. 3 sulla revisione della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV)
Revisione della LRTV: posizione del Consiglio federale (PDF, 188 kB, 16.03.2015)Argomentario sulla revisione della LRTV
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