Il Consiglio federale accorda solo uno scarico parziale al consiglio di amministrazione della Posta

Berna, 11.06.2018 - Nella sua seduta dell’8 giugno 2018 il Consiglio federale ha deciso di non accordare uno scarico totale al consiglio di amministrazione della Posta per l’esercizio 2017. All’origine della decisione vi sono le irregolarità riscontrate in relazione al beneficio di sussidi da parte di AutoPostale SA per il traffico regionale viaggiatori. Il Consiglio federale farà inoltre esaminare esternamente il governo d’impresa. In generale la Posta ha soddisfatto i mandati del Consiglio federale. Il rapporto sul raggiungimento degli obiettivi strategici per l’anno di esercizio 2017 è stato adottato all’attenzione delle Commissioni parlamentari di vigilanza.

In vista dell’assemblea generale della Posta prevista per il prossimo 26 giugno 2018, il Consiglio federale ha deciso in merito alle proposte del consiglio di amministrazione, non accordando lo scarico totale al consiglio di amministrazione della Posta per l’esercizio 2017 a seguito delle irregolarità emerse lo scorso mese di febbraio in relazione al beneficio di sussidi da parte di AutoPostale Svizzera SA per il traffico regionale viaggiatori. Dallo scarico sono esclusi i casi relativi al beneficio di sovvenzioni da parte delle società di AutoPostale.

Il consiglio di amministrazione della Posta chiede l’approvazione del conto 2017 e il Consiglio federale dà seguito alla richiesta. Nelle voci a bilancio, la Posta ha effettuato accantonamenti per i rimborsi alla Confederazione e ai Cantoni dei sussidi ottenuti irregolarmente per il traffico regionale viaggiatori. La KPMG SA verrà nominata nuovamente organo di revisione esterno della Posta anche per l’esercizio 2018. Successivamente, la collaborazione con tale società non sarà più portata avanti, per garantire una ripartenza su basi nuove. Nell’estate del 2018 la Posta avvierà la procedura per la messa a concorso del mandato di revisione per l’esercizio 2019.

Governo d’impresa sotto esame

Alla luce degli avvenimenti degli ultimi mesi (caso AutoPostale, attacchi di ciberspionaggio contro la RUAG, furto di dati personali alla Swisscom), il Consiglio federale ha tuttavia deciso di sottoporre a una verifica esterna, entro fine 2018, le modalità di controllo delle imprese parastatali (governo d’impresa). Il Governo ha così incaricato il DFF di commissionare, insieme al DATEC e al DDPS, un esame in tal senso e di informare il Consiglio federale nel primo trimestre 2019 sui risultati emersi.

Il governo d’impresa della Confederazione (cfr. riquadro) è stato valutato l’ultima volta nel 2012. Nel relativo rapporto, la Commissione della gestione del Consiglio nazionale è giunta alla conclusione che il «modello di pilotaggio» della Confederazione ha dato nel complesso buoni risultati.

Gli obiettivi del Consiglio federale sono stati complessivamente raggiunti

Fatto salvo il settore AutoPostale, in tutti gli altri ambiti la Posta, nell’esercizio 2017, ha raggiunto gli obiettivi del Consiglio federale. I servizi postali del servizio universale e del traffico dei pagamenti sono stati garantiti a un buon livello di qualità e a prezzi ragionevoli. La soddisfazione della clientela nel suo insieme si è situata sui livelli dell’anno precedente (83 punti su un massimo di 100). Le quote di mercato nei settori di mercato principali (lettere, pacchi, traffico dei pagamenti e traffico viaggiatori) sono rimaste invariate. Il volume delle lettere e dei giornali continua a diminuire; lo stesso discorso vale per il traffico dei pagamenti allo sportello. La Posta, invece, ha trasportato più pacchetti rispetto agli anni precedenti a seguito della continua crescita della vendita online per corrispondenza.

Rispetto al 2016, nel 2017 l’utile del gruppo è diminuito di 138 milioni di franchi passando a 420 milioni di franchi. Questa contrazione è da ricondurre alla diminuzione dei volumi e ai bassi tassi d’interesse, che si ripercuotono in particolare su PostFinance. Il conto è stato influenzato anche dagli accantonamenti per i rimborsi dovuti ai sussidi percepiti indebitamente da AutoPostale Svizzera SA. PostMail, PostLogistics, Swiss Post Solutions e PostFinance hanno migliorato i loro risultati d’esercizio. La rete di uffici postali, invece, continua ad essere deficitaria; la ristrutturazione della rete ha permesso di ridurre il deficit di 34 milioni di franchi, portandolo a 159 milioni. La distribuzione dei dividendi alla Confederazione ammonta, come negli anni precedenti, a 200 milioni di franchi.

La Posta è un datore di lavoro socialmente responsabile e sostiene la conciliabilità tra famiglia e vita professionale con diversi modelli di tempi di lavoro e contributi finanziari a favore della custodia di bambini complementare alla famiglia; anche il tempo di lavoro parziale viene incentivato. Le formazioni e le formazioni continue vengono sostenute finanziariamente e con agevolazioni sul tempo di lavoro. Il grado di soddisfazione dei collaboratori oscilla sempre da anni su livelli alti. Per quanto riguarda le cooperazioni e le partecipazioni è aumentata la reddittività delle società estere.

Il rapporto sul raggiungimento degli obiettivi strategici della Posta nell’esercizio 2017 è stato adottato dal Consiglio federale all’attenzione delle Commissioni parlamentari di vigilanza.

Retribuzioni degli alti organi direttivi della Posta nell’esercizio 2019

Per la prima volta, il Consiglio federale si è inoltre espresso, all’attenzione dell’assemblea generale della Posta, sulle proposte del consiglio di amministrazione riguardanti il tetto massimo delle retribuzioni degli alti organi direttivi nell’esercizio 2019, approvando gli importi massimi chiesti per il consiglio di amministrazione, il presidente del consiglio di amministrazione e la direzione; queste retribuzioni massime si attestano sul livello registrato per l’esercizio 2016. Il Consiglio federale ritiene che per i salari dei quadri delle imprese parastatali occorra mostrare una maggiore cautela e una maggiore attenzione al fatto che queste imprese devono fungere da esempio. Il Consiglio federale si aspetta quindi, come già successo con i consigli di amministrazione delle FFS e di Skyguide, che anche il consiglio di amministrazione della Posta riduca il tetto massimo di retribuzione degli altri organi direttivi per l’esercizio 2020. D’altro canto, dall’esercizio 2019 il tetto massimo delle retribuzioni della direzione deve restare al di sotto del tetto votato dall’assemblea generale 2018.

Governo d’impresa per le imprese parastatali

La Confederazione controlla le imprese parastatali tramite la nomina del consiglio di amministrazione, la fissazione degli obiettivi strategici, l’approvazione del rapporto d’esercizio e dei conti annuali. Le questioni operative sono di competenza delle imprese. Il Consiglio federale a riguardo non ha voce in capitolo. Le misure sul piano del personale e organizzative rientrano tra le competenze della Posta (consiglio di amministrazione / direzione).


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