Svizzera e Cile: concluso l’accordo per una maggiore collaborazione nel settore energetico e ambientale

Berna, 30.10.2015 - Nella giornata di ieri la Consigliera federale Doris Leuthard ha firmato a Santiago del Cile due Memoranda of Understanding tesi a rafforzare la collaborazione tra Svizzera e Cile in ambito energetico e ambientale. Vi è un forte interesse dei due Paesi a collaborare soprattutto nei settori della pianificazione delle infrastrutture, dell’efficienza energetica e dei cambiamenti climatici.

L'accordo (Memorandum of Understanding, MoU) firmato con il Ministro dell'energia cileno Máximo Pacheco mira ad accrescere la collaborazione tra Svizzera e Cile, ad esempio sul tema della partecipazione dei cittadini all'attività del governo. Il Cile si trova di fronte a una sfida: accrescere l'interesse e l'apertura dei cittadini nei confronti di nuovi progetti infrastrutturali coinvolgendoli maggiormente nelle decisioni del governo in materia. Ciò vale in particolare per i progetti nei settori dell'energia idroelettrica e delle reti elettriche. Il Cile ha studiato in modo approfondito la prassi svizzera di coinvolgere la società civile. Un esempio di politica energetica vicina alla popolazione è il marchio "Città dell'energia", sviluppato dal nostro Paese: in Svizzera esso viene consegnato a città e Comuni che conducono una politica energetica sostenibile coinvolgendo autorità, imprese e cittadini nei diversi processi. Il marchio è stato introdotto anche in Cile attraverso un progetto pilota che ha dato ottimi risultati; ora si passerà alla sua introduzione definitiva.

Ci sono anche similitudini tra le politiche energetiche dei due Paesi: alla stregua della Svizzera, il Cile intende ridurre il consumo di energie fossili sostituendole con le energie rinnovabili. Questo Paese del Sud America presenta uno dei maggiori potenziali di energia solare ed eolica al mondo. Si stanno investendo miliardi nello sviluppo delle energie rinnovabili, anche con il coinvolgimento di aziende svizzere. Un altro obiettivo che il Cile intende raggiungere grazie alla collaborazione con la Svizzera è aumentare la propria efficienza energetica: già l'estate scorsa, ad esempio, nel Paese è stata introdotta la piattaforma Internet Topten, sviluppata dalla Svizzera, che aiuta i consumatori nella ricerca degli apparecchi e dei veicoli più efficienti da un punto di vista energetico. Anche nel settore della produzione di calore dal legno la Svizzera può contribuire alla lotta contro l'inquinamento atmosferico con il proprio know-how tecnologico per la produzione di filtri.

Insieme contro i pericoli naturali

La Consigliera federale Doris Leuthard ha firmato un altro MoU con il Ministro dell'ambiente cileno Pablo Badenier, il cui scopo è quello di accrescere lo scambio tra i due Paesi in materia di cambiamenti climatici, biodiversità, igiene dell'aria, rifiuti ed economia verde. Anche sul tema della prevenzione dei pericoli naturali i due Paesi hanno molto da condividere, essendo entrambi caratterizzati da un territorio in prevalenza montagnoso. Il MoU permette, all'occorrenza, di estendere la collaborazione, ad esempio in seno a conferenze internazionali sull'ambiente, su questioni normative o nei settori delle tecnologie e dell'innovazione. Potranno essere coinvolti anche attori privati o del mondo scientifico, in particolare nel settore delle tecnologie pulite (cleantech).

La collaborazione tra i due Paesi in ambito ambientale è iniziata molti anni fa. Tra il 2004 e il 2009, ad esempio, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione condusse un progetto nell'ambito dell'igiene dell'aria basato sul know-how dell'Ufficio federale dell'ambiente, che portò all'installazione di filtri antiparticolato su oltre 3000 bus a Santiago del Cile.

Inoltre ieri, con la firma di una convenzione tra la città di Berna e le tre città cilene di Vitacura, Temuco e Coyhaique, è stato fatto un primo passo verso la concretizzazione dei due MoU.


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