In una democrazia diretta caratterizzata da una pluralità linguistica e culturale, il servizio universale nel settore dei media audiovisivi riveste un ruolo centrale. Un finanziamento solidale mediante i proventi del canone combinato con un mandato di prestazioni assicura che tutte le regioni linguistiche e tutte le fasce d'età possano beneficiare di offerte di buona qualità.

Il canone radiotelevisivo consente di finanziare, oltre alle radio e televisioni locali private, soprattutto i programmi della SSR. Quale contropartita la SSR è tenuta per legge ad adempiere un mandato sociale e di servizio pubblico specifico: i suoi programmi devono raggiungere l'intera popolazione in tutte le regioni linguistiche e contribuire all'istruzione, alla libera formazione delle opinioni, allo sviluppo culturale e all'intrattenimento.
Fruizione dei media e cambiamenti
La digitalizzazione ha modificato la fruizione dei media, e il numero delle offerte e dunque la pluralità mediatica in Svizzera sono aumentate. La maggior parte della popolazione utilizza più spesso Internet invece dei media classici come la radio e la televisione.

Fonti: Internet: Università di Zurigo 2015 (sondaggio); radio, TV, giornali: IaKom 2015 (sondaggio)
Importanza del servizio pubblico per la politica nazionale
In un mondo dei media digitale e frammentato, l'importanza di un buon servizio pubblico in quanto punto di orientamento per la democrazia è più importante che mai. Le offerte radiotelevisive private senza mandato di prestazione e che non beneficiano dei proventi del canone sono però principalmente orientate all'intrattenimento: contrariamente a quelle del servizio pubblico, queste ultime dedicano meno spazio ai retroscena politici e alle trasmissioni culturali e a carattere formativo. Il servizio pubblico invece adempie una funzione integrativa: le comunità linguistiche, le religioni, le generazioni, le persone con un retroterra migratorio o altri gruppi sociali dovrebbero pertanto essere coinvolti nei programmi.
Sfide per il futuro
Con il suo rapporto di giugno 2016 il Consiglio federale ha verificato la definizione e le prestazioni del servizio pubblico della SSR. In tale documento stabilisce che anche in futuro il mandato di prestazioni con il modello attuale, ossia quello di un grande fornitore per tutte le regioni linguistiche e delle radio e televisioni locali nelle regioni, resta il più efficace per affrontare queste sfide. Al contempo occorre tenere conto della digitalizzazione e delle mutevoli esigenze del pubblico. Ciò dovrebbe avvenire fra le altre cose grazie alle misure seguenti:
L'informazione è un pilastro della formazione democratica dell'opinione e della volontà. Il Consiglio federale parte dal presupposto che la SSR utilizzi almeno la metà dei proventi del canone radiotelevisivo per questo ambito di centrale importanza. Le emittenti regionali e locali che prestano un servizio pubblico dovranno porre l'accento sull'informazione democratica a carattere regionale, mostrando anche i retroscena e le implicazioni.
Affinché il servizio pubblico ottenga consensi e legittimazione, è importante che i programmi della SSR si distinguano in maniera ancora più marcata da quelli delle emittenti commerciali.
In futuro è opportuno che l'offerta del servizio pubblico sia resa ancora più appetibile per i giovani: infatti, conquistare questa fascia della popolazione è una delle sue principali sfide. Prossimamente la SSR dovrà orientare la propria offerta audiovisiva in modo tale da destare l'interesse di questo target.
Per quanto riguarda l'intrattenimento, il Consiglio federale sottolinea i requisiti di distinguibilità e unicità. In particolare dalla SSR il Governo si attende un'analisi critica della politica perseguita finora relativamente all'acquisto di determinate produzioni di terzi.
Di norma i costi per i diritti di trasmissione delle manifestazioni sportive sono elevati. Considerati i mezzi finanziari limitati di cui dispone, nel rapporto si invita la SSR a cooperare maggiormente con altre emittenti per continuare a garantire una valida offerta in questo ambito.
Con il rapporto sul servizio pubblico il Consiglio federale ha espresso chiaramente che le possibilità pubblicitarie per la SSR devono rimanere limitate. Ha inoltre già deciso che nel 2019 la quota dei proventi del canone destinata alla SSR sarà ridotta a 1,2 miliardi di franchi all'anno. Per le 21 emittenti radiofoniche e le 13 emittenti televisive con mandato di servizio pubblico locale la quota aumenta a 81 milioni di franchi.
I contenuti audiovisivi del servizio necessitano di un ampio consenso. In futuro il dibattito in merito ai requisiti e alle prestazioni del servizio pubblico nazionale dovrà coinvolgere ancor più la popolazione.
Documenti
Link
- Politica dei media: attualità e fondamenti (Sito web dell'Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM)
- Revisione della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV)
- L'UFCOM come autorità di vigilanza delle emittenti radiotelevisive
- Fatti e cifre nel settore radiotelevisivo (Sito web dell'Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM)
- Ricerca nel campo dei mass media (Sito web dell'Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM)
- Il futuro canone radiotelevisivo in breve (Sito web dell'Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM)
- Strategia «Svizzera digitale»
- Service Public in generale
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