Gruppo di lavoro Abitazioni secondarie: riunione conclusiva per il progetto d’ordinanza

Ittigen, 02.07.2012 - Il gruppo di lavoro Abitazioni secondarie ha discusso in data odierna il progetto d’ordinanza sulla costruzione di abitazioni secondarie, sulla base dei risultati emersi dall’indagine conoscitiva in forma di conferenza. Il testo rielaborato dal gruppo di lavoro sarà ora sottoposto al Consiglio federale, che presumibilmente prenderà una decisione in merito nel prossimo mese di agosto. La Consigliera federale Doris Leuthard ha ringraziato i membri del gruppo di lavoro per la loro preziosa collaborazione.

In occasione della sua ultima seduta, il gruppo di lavoro ha rielaborato ulteriormente il testo dell’ordinanza sulla costruzione di abitazioni secondarie, ritenendo sensato integrare diverse proposte avanzate da Cantoni, partiti, associazioni e organizzazioni durante la recente indagine conoscitiva in forma di conferenza.

L’ordinanza disciplina esclusivamente la costruzione di nuove abitazioni secondarie in Comuni che presentano una quota superiore al venti per cento. In questi Comuni non si possono rilasciare licenze edilizie a meno che le autorità comunali non subordino la licenza edilizia alla condizione che con la costruzione di una nuova abitazione secondaria siano creati unicamente «letti caldi».

Eventuali restrizioni concernenti le costruzioni residenziali edificate e sfruttate prima dell’11 marzo 2012 necessitano di una base legale poiché inciderebbero sulla garanzia della proprietà, che è protetta dalla Costituzione. A differenza del progetto sottoposto ad indagine conoscitiva in forma di conferenza, il testo discusso oggi dal gruppo di lavoro vieta espressamente cambiamenti di destinazione abusivi per le costruzioni già edificate come, ad esempio, la vendita di un’abitazione primaria come residenza secondaria, se ciò comporta una nuova costruzione volta a sostituire uno spazio abitativo. Se, a seguito di un cambiamento di destinazione di un edificio in un edificio di abitazioni secondarie, scaturisce un maggior numero di spazi abitativi, secondo il nuovo testo di ordinanza ciò viene considerato come costruzione di abitazioni secondarie e può essere autorizzato sono in casi eccezionali; in altre parole, solo se si creano «letti caldi». Inoltre, viene introdotta una precisazione: per eventuali trasformazioni con cambiamenti di destinazione si intendono i “classici casi” di cambiamento di domicilio, di stato civile, di mantenimento del contesto insediativo o di trasformazione a seguito di un’eredità.  

Il gruppo di lavoro ha pure precisato ulteriormente il concetto di «abitazione secondaria»: un’abitazione viene considerata secondaria se è abitata da persone che non sono domiciliate nel Comune dove si trova la costruzione. Sono fatte salve le abitazioni utilizzate per motivi di lavoro o per ragioni di formazione. In un nuovo articolo si tiene inoltre conto delle particolari condizioni delle costruzioni sfruttate in passato per scopi agricoli, come ad esempio i rustici e i maggenghi. Tali costruzioni, se si rispettano le severe disposizioni dell’ordinanza sulla pianificazione del territorio, possono essere trasformate anche in quei Comuni che presentano una quota di abitazioni secondarie superiore al venti per cento.

Il Consiglio federale deciderà presumibilmente in agosto in merito al testo d’ordinanza elaborato nel corso dell’odierna e ultima seduta del gruppo di lavoro. Il Consiglio federale dovrà pure chiarire la data dell’entrata in vigore. In seno al gruppo di lavoro vi erano pareri discordanti (1° settembre 2012 / 1° gennaio 2013), come anche sulla questione se le precisazioni relative ai cambiamenti di destinazione debbano essere riprese nell’ordinanza o nelle relative spiegazioni. L’ordinanza avrà validità fino a quando non entrerà in vigore la legge esecutiva sulle nuove disposizioni costituzionali relative alla costruzione di abitazioni secondarie. Sarà compito del Parlamento emanare il testo di legge in questione.

In occasione dell’ultima riunione, la Consigliera federale Doris Leuthard ha ringraziato tutti i membri del gruppo di lavoro per la fattiva e preziosa collaborazione.

I membri del gruppo di lavoro
Il gruppo di lavoro, diretto dall'ARE, è composto di rappresentanti del comitato d'iniziativa, della Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell'ambiente (DCPA), della Conferenza dei direttori
cantonali dell'economia pubblica (CDEP), della Conferenza dei Governi dei Cantoni alpini (CGCA), della Conferenza svizzera dei pianificatori cantonali (COPC), dell'Associazione dei Comuni svizzeri (ACS) e del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) nonché di esperti di turismo dell'Università di San Gallo e rappresentanti dell'Ufficio federale di giustizia (UFG), dell'Ufficio federale di statistica (UST), dell'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) e della Segreteria di Stato dell’economia (SECO).


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