Queste, in breve, le conclusioni presentate nel rapporto strategico «Il futuro delle reti infrastrutturali in Svizzera", in cui il Consiglio federale offre per la prima volta una panoramica generale sulle reti energetiche, dei trasporti e delle telecomunicazioni che rientrano per lo più nella sfera di competenza della Confederazione.
Il rapporto sottolinea l'importanza per l'economia nazionale di reti infrastrutturali ben funzionanti e illustra cinque orientamenti strategici:
- mantenimento della capacità e ammodernamento continuo delle reti infrastrutturali già altamente sviluppate;
- protezione della popolazione e dell‘ambiente;
- sostegno allo sviluppo territoriale auspicato;
- creazione di condizioni quadro favorevoli per l'ulteriore sviluppo dei settori infrastrutturali;
- garanzia di un finanziamento sostenibile.
Infine, per quanto concerne le infrastrutture per il trasporto terrestre (strade nazionali e rete ferroviaria) finanziate dallo Stato vanno garantiti un esercizio possibilmente redditizio e un finanziamento sostenibile. È perciò necessario aumentare, a medio termine, i contributi degli utenti ai costi infrastrutturali. A lungo termine, il Consiglio federale propone di introdurre in modo capillare e per tutti i vettori di trasporto una tassa sulla mobilità commisurata alle prestazioni («mobility pricing»). Tale tassa sarà calcolata in base ai tratti effettivamente percorsi, tenendo conto anche della qualità delle infrastrutture, dell'attuale domanda di trasporti e di criteri ecologici. In questo modo si creano gli incentivi atti a sfruttare in modo ottimale e sostenibile i vari vettori di trasporto.