Protezione del clima

Le temperature aumentano in tutto il pianeta. La Svizzera è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici, visto che nelle Alpi le temperature aumentano a velocità doppia rispetto alla media mondiale. Le conseguenze dei cambiamenti climatici si fanno sentire in modo chiaro: i ghiacciai si sciolgono, in estate l’acqua scarseggia, le ondate di calore mettono a rischio la salute e le forti precipitazioni causano inondazioni e colate detritiche

Politica climatica nazionale

Il riscaldamento climatico è causato da gas serra che risultano principalmente dalla combustione di petrolio e gas naturale. La Svizzera fornisce il proprio contributo alla protezione del clima decisa a livello internazionale mediante la legge sul CO2 e la legge sul clima e sull’innovazione (in vigore dal 2025). La legge sul CO2 attualmente in vigore prescrive che, rispetto al 1990, la Svizzera riduca le emissioni di gas serra del 20 per cento entro il 2020 e che tra il 2021 e il 2024 le stesse siano ridotte ogni anno dell’1,5 per cento.

Legge sul clima e sull’innovazione

Nel giugno del 2023 gli aventi diritto di voto hanno accolto la legge sul clima e sull’innovazione che prevede un saldo netto pari a zero delle emissioni di gas serra in Svizzera nel 2050. Pertanto la suddetta legge prevede il passaggio dagli impianti di riscaldamento alimentati con energie fossili agli impianti di riscaldamento rispettosi dell’ambiente e di sostenere gli investimenti in tecnologie rispettose del clima. L’entrata in vigore è prevista per l’1 gennaio 2025.

La legge sul clima e sull’innovazione è stata concepita come controproposta indiretta del Parlamento all’Iniziativa per i ghiacciai, presentata nel 2019. Il Parlamento ha ritenuto opportuno contrapporre all’Iniziativa per i ghiacciai una legge che ne riprendesse gli obiettivi principali nel senso di un compromesso. Successivamente gli autori dell’Iniziativa hanno ritirato la loro proposta per i ghiacciai.

Questo testo di legge costituisce il quadro di riferimento per la politica climatica svizzera a lungo termine e definisce gli obiettivi climatici più importanti. L’attuazione concreta avverrà poi nell’ambito di altre leggi, in particolare con la legge sul CO2.

Revisione della legge sul CO2 per il periodo 2025–2030 («nuova legge»)

L’attuale legge sul CO2 è limitata fino alla fine del 2024. Per il periodo 2025–2030, le misure di riduzione delle emissioni di gas serra necessitano di una nuova base legale. Pertanto il 16 settembre 2022 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente la revisione della legge sul CO2 per il periodo dal 2025–2030. Questa revisione è stata approvata dal Parlamento il 15 marzo 2024.

Come è collegata la legge sul clima e sull’innovazione con la nuova legge?

Le due si completano a vicenda. La legge sul clima e sull’innovazione definisce principalmente gli obiettivi della politica climatica svizzera fino al 2050. Si tratta di una legge quadro. Le misure che devono permettere di raggiungere gli obiettivi vengono fissate principalmente nella legge sul CO2. La revisione di tale legge («nuova legge») per il periodo 2025–2030 dovrà permettere di attuare la prima fase del percorso verso l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050. La nuova legge sottostà a referendum facoltativo.

Strategia climatica a lungo termine

Secondo un obiettivo fissato dal Consiglio federale nel 2019, entro il 2050 la Svizzera deve presentare un bilancio neutro delle emissioni di gas serra (saldo netto delle emissioni pari a zero). Ciò è in linea con l’obiettivo concordato a livello internazionale di limitare il riscaldamento globale a un massimo di 1,5 °C rispetto all’era preindustriale. Con l’adozione della legge sul clima e sull’innovazione, che sancisce per legge l’obiettivo del saldo netto pari a zero entro il 2050, è stato compiuto un passo importante nella strategia climatica a lungo termine della Svizzera.

Politica climatica attuale

Uno strumento centrale contemplato dalla legge attuale è la tassa sul CO2, introdotta nel 2008 e applicata ai combustibili fossili. Si tratta di una tassa d’incentivazione: i suoi proventi sono ridistribuiti alla popolazione e alle imprese. A partire dal 2022, per l’olio da riscaldamento l’aliquota della tassa sarà pari a 120 franchi per tonnellata di CO2. Fino a 450 milioni di franchi all’anno saranno così destinati a provvedimenti edilizi efficaci nell’ottica della riduzione delle emissioni. Si tratta ad esempio di isolare meglio finestre, porte e facciate, come pure di sostituire riscaldamenti vecchi con sistemi di riscaldamento che non emettono CO2. Due terzi della tassa sul CO2 sono ridistribuiti alla popolazione e all’economia. Nel 2023 ogni abitante della Svizzera ottiene così 61,20 franchi.

Politica climatica internazionale

La politica climatica internazionale è fondata sulla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 1992, con la quale 193 Stati hanno assunto l’impegno di contenere le emissioni al fine di evitare qualsiasi interferenza nefasta nel sistema climatico.

Protocollo di Kyoto

Inizialmente svolgeva un ruolo chiave il Protocollo di Kyoto, un accordo aggiuntivo alla Convenzione che, per i Paesi industrializzati, prevedeva un impegno giuridicamente vincolante di limitazione delle emissioni di gas serra per il periodo 2008–2012 e, successivamente, per il periodo 2013–2020.

Accordo di Parigi

L’Accordo di Parigi, che sostituisce il Protocollo di Kyoto, è in vigore dal 2020. In occasione della Conferenza sul clima di Parigi, svoltasi nel dicembre 2015, 195 Paesi hanno adottato un accordo giuridicamente vincolante, volto a limitare a meno di due gradi, idealmente a 1,5 gradi, l’aumento globale della temperatura. L’accordo è stato firmato anche dalla Svizzera, che si è fortemente impegnata nei negoziati ed entro il 2030 intende ridurre di almeno il 50 per cento le emissioni di gas serra rispetto al 1990, mirando alla neutralità climatica entro il 2050.

Accordi bilaterali sul clima

Sulla scorta dell’Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera, come primo Stato al mondo, ha concluso degli accordi bilaterali sul clima che rendono possibile una collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi climatici. I primi Paesi con cui ha concluso questi accordi sono il Perù, il Ghana, il Senegal, la Georgia, Vanuatu e la Dominica. Grazie a questi accordi, la Svizzera, oltre a ridurre le emissioni sul proprio territorio, può contribuire alla protezione globale del clima riducendo le emissioni all’estero, ad esempio sostenendo progetti di protezione del clima quali la realizzazione di impianti fotovoltaici decentrati o la costruzione di impianti a biogas. Questi progetti realizzati all’estero, tuttavia, sono legati a norme severe. Così, i due Stati contraenti non hanno il diritto di farsi accreditare entrambi le riduzioni di emissioni di CO2 realizzate attraverso i progetti. I progetti, inoltre, devono essere realizzati nel rispetto dei diritti umani e degli standard ambientali.

Finanziamento per il clima

I cambiamenti climatici si manifestano in maniera sempre più marcata; l’adattamento ai loro effetti diventa quindi sempre più importante. In questo contesto, la Svizzera promuove progetti di riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo e sostiene il loro impegno di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici. A tal fine versa contributi a diversi fondi, come il Fondo verde per il clima (Green Climate Fund), che eroga mezzi finanziari a favore di progetti volti a tutelare il clima nei Paesi in via di sviluppo.

Conferenze ONU sul clima

Le principali Conferenze sul clima e l’impegno della Svizzera

Cronologia

Data Evento
1° maggio 2000 Entrata in vigore della legge sul CO2
9 luglio 2003 Adesione della Svizzera al Protocollo di Kyoto
16 febbraio 2005 Entrata in vigore del Protocollo di Kyoto
1° luglio 2007 Entrata in vigore dell'ordinanza relativa alla tassa sul CO2
Dal 1° gennaio 2008 Tassa sul CO2 sui combustibili fossili pari a 12 franchi per tonnellata di emissioni di CO2
Dal 1° gennaio 2010 Aumento della tassa sul CO2 sui combustibili fossili da 12 a 36 franchi per tonnellata di emissioni di CO2
Inizio 2010 Avvio del Programma Edifici della Confederazione e dei Cantoni
1° luglio 2012 Prescrizioni sulle emissioni di CO2 delle automobili nuove
8 dicembre 2012 Conferenza dell'ONU sul clima, Doha: accordo sulla proroga del Protocollo di Kyoto (Kyoto 2) fino al 2020
1° gennaio 2013 Entrata in vigore della legge sul CO2, totalmente riveduta, e della relativa ordinanza sulla riduzione delle emissioni di CO2
1° gennaio 2014 Aumento della tassa sul CO2 sui combustibili fossili da 36 a 60 franchi per tonnellata di emissioni di CO2
12 dicembre 2015 Conferenza dell’ONU sul clima, Parigi: accordo che impegna tutti gli Stati e il cui obiettivo è limitare a meno di due gradi, idealmente a 1,5 gradi, l’aumento della temperatura globale
1° gennaio 2016 Aumento della tassa sul CO2 sui combustibili fossili da 60 a 84 franchi per tonnellata di emissioni di CO2
5 novembre 2017 Dopo la consegna dello strumento di ratifica il 6 ottobre 2017 a New York, il Accordo di Parigi sul clima entra in vigore il 5 novembre 2017 per la Svizzera
1° gennaio 2018 Rafforzamento degli strumenti di politica climatica grazie all’adozione del primo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050
28 agosto 2019 Il Consiglio federale fissa l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero: entro il 2050 la Svizzera si impegna a presentare un bilancio neutro delle emissioni di gas serra.
dal 1° gennaio 2020 Il sistema svizzero di scambio di quote di emissioni è collegato con quello dell’UE. Le ditte svizzere integrate in questo sistema possono operare sul più grande mercato europeo con i diritti di emissione.
dal 1° gennaio 2021 Proroga di un anno (ossia fino a fine 2021) degli strumenti della legge sul CO2 in scadenza a fine 2020
13 giugno 2021 La revisione totale della legge sul CO2 viene respinta in una votazione referendaria
27 gennaio 2021 La Svizzera sottopone la propria Strategia climatica a lungo termine al Segretariato per il clima delle NU. Il documento presenta le grandi linee per raggiungere l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050.
dal 1° gennaio 2022 Aumento della tassa sul CO2 per i combustibili fossili da 96 a 120 franchi per tonnellata di emissioni di CO2
dal 18 giugno 2023 Approvazione della legge sul clima e sull’innovazione grazie a una votazione referendaria con il 59,1 per cento dei voti a favore
dal 1° gennaio 2025 Entrata in vigore della legge sul clima e sull’innovazione

Dossier di approfondimento sui cambiamenti climatici

Informazioni dettagliate dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) in relazione ai cambiamenti climatici: panoramica, informazioni settoriali (cambiamenti climatici, ripercussioni, adeguamenti, politica climatica, mercato finanziario, settore internazionale), consigli per la vita quotidiana, dossier d’attualità, dati e indicatori, basi giuridiche, aiuti all’esecuzione, pubblicazioni e studi, manifestazioni.

Dossier sui cambiamenti climatici (UFAM)

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