La Svizzera condanna l’aggressione russa in Ucraina. Ha inoltre adottato alcune sanzioni contro la Russia, tra cui il blocco dello spazio aereo per tutti i voli russi. La guerra si ripercuote su numerosi ulteriori settori. Il Consiglio federale sta così monitorando attentamente la situazione e prendendo le misure necessarie. Ha già deciso provvedimenti per rafforzare l’approvvigionamento energetico il prossimo inverno. Affinché in Svizzera l’approvvigionamento elettrico sia garantito anche nel caso di un peggioramento della situazione, il Governo valuta in via preventiva anche un piano di salvataggio per le aziende elettriche.
Approvvigionamento energetico
La guerra in Ucraina si ripercuote sull'approvvigionamento globale. Le sanzioni economiche adottate da numerosi Paesi portano a una maggiore instabilità dei mercati energetici. Anche la Svizzera ne risente, perché il nostro Paese deve importare tutto il petrolio e il gas di cui ha bisogno. La Svizzera è quindi chiamata a ridurre questa dipendenza e a potenziare le energie rinnovabili nazionali.
La guerra porta anche a forti aumenti dei prezzi. Le aziende elettriche hanno quindi bisogno di maggiori risorse finanziarie per fornire le prestazioni di garanzia legate al commercio di elettricità. Questo aumenta il loro fabbisogno di liquidità. Il fallimento incontrollato di una grande azienda potrebbe mettere a rischio la sicurezza di approvvigionamento della Svizzera e provocare una reazione a catena. Il Consiglio federale vuole evitare che ciò avvenga.
Ha quindi deciso di predisporre un piano di salvataggio per le aziende elettriche di rilevanza sistemica. Un approvvigionamento elettrico sicuro e di buona qualità è essenziale per la nostra popolazione e la nostra economia. La legge federale urgente elaborata a tale scopo offre una soluzione per far fronte allo scenario peggiore. Il 18.05.2022 il Consiglio ha trasmesso al Parlamento il relativo messaggio.
Qual è lo scopo del piano di salvataggio?
Dalla fine del 2021 i prezzi sui mercati dell'energia sono notevolmente aumentati. La guerra in Ucraina ha inasprito questa tendenza. Di conseguenza, aumenta considerevolmente il fabbisogno di liquidità delle aziende attive nel commercio di energia elettrica. Sebbene le aziende elettriche svizzere siano solide, nel peggiore dei casi potrebbe verificarsi una reazione a catena incontrollabile che metterebbe a rischio la liquidità di aziende elettriche di rilevanza sistemica e, di conseguenza, anche l'approvvigionamento elettrico svizzero. Le conseguenze di un blackout prolungato sarebbero devastanti. Con il piano di salvataggio per le imprese di rilevanza sistemica, il Consiglio federale intende evitare questo scenario «worst case». Un approvvigionamento elettrico sicuro e di buona qualità è essenziale per la nostra popolazione e la nostra economia.
Che cosa può innescare una reazione a catena?
Le impennate straordinarie dei prezzi sui mercati europei dell'energia comportano rischi notevolmente più elevati per i crediti e le prestazioni di garanzia delle aziende elettriche svizzere e quindi per la loro liquidità. Nel caso di un brusco incremento dei prezzi, ad esempio a seguito del blocco delle forniture di gas da parte della Russia, della rinuncia dell'Europa a questa materia prima o di una grave penuria delle forniture materiali di gas, il fabbisogno di liquidità della aziende elettriche può aumentare in breve tempo fino al punto che esse non possono più assicurare tempestivamente sufficienti garanzie. Questo può avere come conseguenza un'insolvenza incontrollata di un'azienda di rilevanza sistemica.
La legge federale urgente concernente un piano di salvataggio offre una soluzione per far fronte allo scenario peggiore. Durante altre crisi il Consiglio federale è dovuto intervenire con il diritto di necessità, una decisione che intende ora evitare per quanto possibile. La legge federale urgente garantisce che il Parlamento possa essere coinvolto, contribuendo quindi anche a definire le condizioni di sostegno. Inoltre la Confederazione rende trasparenti le condizioni per la concessione degli aiuti statali.
Quali sono gli elementi principali del piano di salvataggio?
- Vengono sostenute soltanto le aziende elettriche di rilevanza sistemica.
- Il sostegno da parte della Confederazione è sussidiario; in primo luogo sono chiamati ad agire le aziende stesse e gli investitori che forniscono capitale proprio e di terzi.
- Si applicano condizioni severe, tra cui prescrizioni sulla trasparenza, una rimunerazione a condizioni di mercato dei mutui più un supplemento di rischio e il divieto di distribuzione di dividendi.
- Sono previsti mutui diretti della Confederazione per un importo massimo di 10 miliardi di franchi.
Quali sono le aziende elettriche considerate di rilevanza sistemica?
Si tratta di imprese svizzere che rappresentano una quota significativa nel parco degli impianti di produzione e nella commercializzazione dell'elettricità. La legge definisce le imprese che soddisfano questa condizione. Il criterio adottato è una potenza elettrica installata in Svizzera di almeno 1200 megawatt. Tra queste aziende vi sono la Axpo Holding SA, la Alpiq Holding SA e la BKW SA. La ElCom può definire aziende di rilevanza sistemica altre imprese aventi una minore potenza elettrica installata, purché esse siano in particolare fortemente interconnesse e rilevanti per l'economia.
Chi è responsabile delle altre aziende di approvvigionamento elettrico?
Nel caso delle aziende elettriche che non sono di rilevanza sistemica sono responsabili i proprietari. A questi ultimi spetta assicurare la liquidità e il capitale necessari. Se una di tali aziende dovesse cessare l'attività, sarà sostituita da una concorrente.
In caso di fallimento, una centrale elettrica potrebbe semplicemente continuare la propria attività?
Nel caso ideale sì, nel caso peggiore non è da escludere tuttavia una cessazione delle attività che potrebbe avere conseguenze sull'approvvigionamento elettrico in Svizzera. Attualmente non esistono ancora piani aziendali sufficienti finalizzati a garantire la continuità della produzione e della distribuzione di energia elettrica anche in caso di illiquidità dell'azienda. Per questo motivo il Consiglio federale intende agire in modo preventivo. In linea di principio, le prestazioni delle aziende elettriche di rilevanza sistemica sono indispensabili per l'economia. Se non possono essere riprese in tempo utile (per il mercato elettrico ciò significa entro poche ore) da altri operatori del mercato, in certi casi l'approvvigionamento elettrico potrebbe non più essere garantito in tutto il Paese.
Non dovrebbero essere chiamati in causa in primo luogo i proprietari e in particolare i Cantoni?
I principali responsabili dell'approvvigionamento rimangono in primo luogo le aziende elettriche e i rispettivi proprietari. Il piano di salvataggio interviene solo a titolo sussidiario e solo in caso di sviluppi straordinari del mercato, quando vi è il rischio immediato di insolvenza o indebitamento eccessivo. Se, in caso di fallimento di un'azienda, non è garantita la sicurezza dell'approvvigionamento, la Confederazione deve intervenire. Molti Cantoni non sono in grado di reperire liquidità così ingenti in poco tempo. I Cantoni devono tuttavia rimborsare alla Confederazione la metà delle eventuali perdite sui mutui.
A quali condizioni sono vincolati gli aiuti federali?
- La partecipazione al piano di salvataggio non è facoltativa: le aziende elettriche di rilevanza sistemica vi sono assoggettate per legge.
- Le condizioni per il sostegno da parte della Confederazione sono molto severe. Esse comprendono, tra l'altro, prescrizioni sulla trasparenza, una rimunerazione a condizioni di mercato dei mutui più un supplemento di rischio e il divieto di distribuzione di dividendi. I mutui sono rimunerati a condizioni di mercato, con un supplemento di rischio compreso fra il 4 e il 10 per cento. La severità delle condizioni esprime il fatto che il piano di salvataggio è disponibile solo per situazioni estreme. Le imprese assoggettate pagano inoltre un importo forfettario annuale a copertura perlomeno parziale dei costi per la messa a disposizione del piano di salvataggio.
- Le aziende elettriche di rilevanza sistemica possono concordare in anticipo con la Confederazione le condizioni per un mutuo di cui usufruire a titolo sussidiario in una situazione di crisi, perché in caso di emergenza l'aiuto deve essere disponibile entro 48 ore.
- La legge rimarrà in vigore fino alla fine del 2026. Successivamente, dovrà essere adottata una serie di misure in grado di rendere il settore elettrico più resiliente in caso di crisi e il piano di salvataggio superfluo. Queste misure includeranno prescrizioni per garantire in ogni momento la continuità di funzioni importanti come la produzione di elettricità (Business Continuity Management), una legge sull'integrità e la trasparenza del commercio all'ingrosso di elettricità e gas, così come eventuali requisiti sulla liquidità e la capitalizzazione delle aziende.
- I Cantoni devono rimborsare alla Confederazione la metà delle eventuali perdite sui mutui. La quota dei singoli Cantoni corrisponde alla loro quota del PIL. In cambio, essi ricevono il 50 per cento delle entrate generate dal supplemento di rischio.
Perché il piano salvataggio è obbligatorio per le aziende di rilevanza sistemica?
Le aziende del mercato elettrico sono strettamente collegate tra loro. Se manca la corrente il nostro Paese si paralizza. Il Consiglio federale non ritiene che un assoggettamento puramente volontario delle imprese di rilevanza sistemica sia un'opzione praticabile, perché potrebbero verificarsi situazioni in cui tali imprese non sono più in grado di raccogliere da sole in tempo utile la liquidità necessaria e il loro fallimento potrebbe portare a reazioni a catena e persino a un collasso del sistema. Il Governo propone tuttavia che un'impresa di rilevanza sistemica possa in larga misura essere esclusa dal campo di applicazione della legge se può contare, in termini di liquidità, su un sostegno cantonale equivalente a quello previsto dalla norma federale.
Sono previste a lungo termine altre misure?
Il piano di salvataggio è un provvedimento temporaneo a breve termine. La Confederazione prevede di adottare altre misure, al fine di garantire a lungo termine un approvvigionamento elettrico sicuro e di buona qualità nonché di rendere i gruppi energetici più resilienti:
- prescrizioni sulla trasparenza per i grandi produttori di energia elettrica, in modo da riconoscere per tempo problemi di liquidità (le cosiddette prescrizioni Remit: Regulation on Wholesale Energy Market Integrity and Transparency). Il Consiglio federale si attende che le aziende applichino fin da subito e volontariamente tali prescrizioni. Si tratta di informazioni che devono essere trasmesse alla ElCom, in modo che quest'ultima sia in grado di prevedere meglio le difficoltà e avere una visione d'insieme della situazione. Il Consiglio federale ha intenzione in un secondo momento di integrare queste prescrizioni sulla trasparenza in una legge;
- affinché sia possibile continuare a produrre energia elettrica anche in caso di fallimento, sono necessarie direttive per il mantenimento di importanti funzioni (il cosiddetto Business Continuity Management BCM). Anche queste sono attualmente in fase di elaborazione e saranno sottoposte al Parlamento;
- sono allo studio prescrizioni in materia di capitale proprio e di liquidità, analogamente a quelle applicate attualmente alle banche (Remit +). Tali regole potrebbero in futuro sostituire la legge federale urgente concernente il piano di salvataggio.
Il Consiglio federale ha adottato alcune misure anche per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas. Il 4 marzo 2022 ha creato le condizioni necessarie al settore svizzero del gas per procurarsi insieme e rapidamente le forniture per il prossimo inverno, senza dover temere conseguenze sul piano del diritto dei cartelli. Si tratta dell’acquisto di gas, gas liquefatto, capacità di stoccaggio supplementari e capacità nei terminali. Nel frattempo i lavori sono stati ultimati. Il 18 maggio 2022 il Consiglio federale ha preso atto del concetto imponendo al settore del gas di assicurarsi capacità di stoccaggio nei Paesi limitrofi e opzioni per ulteriori forniture di gas. Circa il 15 per cento del nostro approvvigionamento energetico dipende dal gas, di cui la metà proviene dalla Russia. La maggior parte del gas è destinato al riscaldamento.
18.05.2022: Conferenza stampa del Consiglio federale con la consigliera federale Simonetta Sommaruga
14.04.2022: Conferenza stampa del Consiglio federale con la consigliera federale Simonetta Sommaruga
04.03.2022: Conferenza stampa del Consiglio federale con la consigliera federale Simonetta Sommaruga
Approvvigionamento energetico: comunicati stampa
L'Agenzia internazionale dell'energia: riunioni ministeriali
Vertice ministeriale dell'AIE del 24 marzo 2022
Il 24 marzo 2022 la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha partecipato al vertice ministeriale dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) a Parigi. A causa dell'attacco della Russia all'Ucraina, l'attenzione si è concentrata sulla sicurezza energetica, sulla decarbonizzazione e sulla riduzione della dipendenza dell'Europa dal gas russo. L'AIE ha mostrato come tale dipendenza può essere ridotta significativamente nei prossimi mesi.
Vertice ministeriale dell'AIE del 1° marzo 2022
Il 1° marzo 2022 la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha partecipato a una conferenza ministeriale virtuale indetta dall’Agenzia internazionale dell’energia (AIE), in cui è stato deciso di sbloccare 60 milioni di barili di petrolio proveniente dai depositi obbligatori degli Stati membri allo scopo di impedire un’impennata dei prezzi. La Svizzera è solidale e partecipa a questo provvedimento inteso a stabilizzare i prezzi e a combattere l’inflazione.
Der Krieg in der 🇺🇦 verschärft auch die Lage auf dem Erdölmarkt. Wir Ministerinnen + Minister haben an der Konferenz der Intern. Energieagentur beschlossen, etwas gegen die hohen Preise zu tun. Im Krisenfall würde #Erdöl aus unseren Pflichtlagern freigegeben, auch aus der🇨🇭.@IEA pic.twitter.com/MRdQ23kaI1
— Simonetta Sommaruga (@s_sommaruga) March 1, 2022
Rete elettrica dell’Europa continentale
Insieme ad altri gestori della rete elettrica, la Svizzera ha sostenuto il raccordo dell’Ucraina e della Moldova alla rete elettrica dell’Europa continentale. Da metà marzo i due Paesi sono collegati. Tutti i membri della Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell'energia elettrica (Entso-E) hanno approvato questa sincronizzazione in uno spirito di solidarietà.
Traffico aereo
Blocco dello spazio aereo per i voli dalla Russia
Il Consiglio federale si unisce alle sanzioni decretate dall’UE contro la Russia. Tra queste vi è il blocco dello spazio aereo svizzero per tutti i voli dalla Russia, in vigore dal 28 febbraio 2022. Questo blocco si applica anche ai jet privati appartenenti a oligarchi russi. Fanno eccezione i voli effettuati a scopo umanitario, medico e diplomatico.
Sorvoli della Svizzera
Trasporto pubblico
Dallo scorso 1° marzo, i profughi dall'Ucraina possono utilizzare gratuitamente i trasporti pubblici dal confine svizzero al proprio luogo di destinazione. Da subito possono inoltre viaggiare gratuitamente su tutta la rete di validità dell'abbonamento generale.
La Svizzera ha inoltre assicurato alla Polonia il pieno appoggio per mettere in sicurezza i profughi. A partire dal 13 marzo le FFS mettono a disposizione singole carrozze Eurocity e interi convogli per il trasporto di aiuti umanitari. Insieme alle imprese partner dei Paesi coinvolti, le FFS rafforzano con carrozze supplementari l’offerta dei treni notturni per le tratte Berlino-Zurigo e Budapest-Vienna-Zurigo.
«#Ucraina: la Svizzera sostiene la Pologna nel mettere in sicurezza i rifugiati. Le #SBBCFFFFS mettono a disposizione vagoni Eurocity e treni per il trasporto di materiale di soccorso. Ho assicurato pieno sostegno e #solidarietà al ministro delle infrastrutture @AMAdamczyk.» https://t.co/qTPhbbyOFp
— DATEC - UVEK - DETEC (@UVEK_DATEC) March 16, 2022
Circolazione stradale
Posta
In collaborazione con la Croce Rossa, la Posta ha lanciato una raccolta di donazioni per prestare sostegno in Ucraina alle vittime del conflitto.
Telekom
Swisscom, Sunrise e Salt hanno rimosso l’emittente russa RT dal proprio programma. Inoltre Swisscom e Sunrise hanno reso gratuite le chiamate dalle loro reti verso l’Ucraina.
Interviste con la consigliera federale Simonetta Sommaruga
Tweet generali sulla guerra in Ucraina
19.03.2022: Manifestazione per l'Ucraina
Demonstration für die Ukraine auf dem Bundesplatz 🇺🇦 + 🇨🇭: solidarisch, solidaires, solidali. pic.twitter.com/FWuciJVMUv
— Simonetta Sommaruga (@s_sommaruga) March 19, 2022
16.03.2022: Concerto di beneficenza
Nicht zuschauen – Stellung beziehen, solidarisch sein 🇺🇦 #Benefizkonzert #Ukraine #Beethoven pic.twitter.com/hLHfDZH91a
— Simonetta Sommaruga (@s_sommaruga) March 16, 2022
09.03.2022: Libertà dei mezzi d'informazione
«Mit jedem getöteten oder mundtot gemachten Journalisten und mit jeder in einem Gefängnis verschwundenen Demonstrantin stirbt ein Stück Freiheit. Wenn Stimmen zum Schweigen gebracht werden, müssen andere für sie ihre Stimme dagegen erheben». https://t.co/6HWoeFdIAq
— UVEK - DETEC - DATEC (@UVEK) March 9, 2022
09.03.2022: Minuti commemorativi
3 Minuten innehalten für Frieden und Demokratie: In Verbundenheit mit den Opfern des Ukraine-Kriegs haben mein Team und ich heute einen kurzen Moment vor dem Berner Münster verbracht anstatt im Büro. Hunderttausende erleben unermessliches Leid. Wir sind in Gedanken bei ihnen. pic.twitter.com/FmmabZwjrO
— Simonetta Sommaruga (@s_sommaruga) March 9, 2022
28.02.2022: Incontro con l’ambasciatore ucraino
I crossed paths with Ukrainian Ambassador @RybchenkoArtem in the Swiss Parliament. We visited the Donbas in 2020 and experienced a risky moment. The violence was staggering even then. Today, the suffering of the civilian population is immeasurable.🇨🇭 stands in solidarity with 🇺🇦. pic.twitter.com/SGDC5qkqk0
— Simonetta Sommaruga (@s_sommaruga) February 28, 2022